La seduta riprende dal decreto delegato n.82 “Armonizzazione e aggiornamento della Legge 23 febbraio 2006 n. 47 e successive modifiche in relazione alla nuova normativa per l’esercizio delle attività economiche”, che viene ratificato a maggioranza. Il report dell’agenzia Della Torre.
SAN MARINO – I lavori del 16 luglio sono dedicati all’esame e alla ratifica di cinque decreti scorporati. La seduta riprende dal decreto delegato n.82 “Armonizzazione e aggiornamento della Legge 23 febbraio 2006 n. 47 e successive modifiche in relazione alla nuova normativa per l’esercizio delle attività economiche”, che viene ratificato a maggioranza. Segue l’esame e la ratifica dei decreti n. 96 della Repubblica di San Marino, allegato al decreto 18 marzo 1996 n. 32 della Repubblica di San Marino” e n.100 “Interventi urgenti in materia di ammortizzatori sociali e di trattamento previdenziale temporaneo”. E’ la volta quindi della ratifica a maggioranza del decreto delegato 30 giugno 2014 n. 101, “Modifiche all’allegato A della legge 5 dicembre 2011 n.188” e dell’ultimo decreto rimasto da esaminare il n. 98. “IV Conto energia”.
L’Aula passa quindi ad affrontare il comma successivo, il n. 10, dedicato alle istanze d’Arengo. Approvate con il parere unanime dei gruppi le prime due all’ordine del giorno, Istanza d’Arengo n. 1 “per la ratifica della Convenzione Europea per la Protezione del Patrimonio Archeologico” e istanza d’Arengo n.14 “per rendere fruibile e visitabile da parte del pubblico l’area archeologica di Domagnano – Paradiso”. La seduta si è conclusa con la presentazione, da parte del segretario di Stato per la Cultura, Giuseppe Morganti, dell’istanza n. 4 sulle modalità di assegnazione dei punteggi delle graduatorie per insegnanti. I lavori riprenderanno dal dibattito su questa ultima istanza.
Di seguito, un estratto del dibattito odierno.
Comma 9. Ratifica decreti delegati-decreti legge
Decreto delegato n.82,”Armonizzazione e aggiornamento della Legge 23 febbraio 2006 n. 47 e successive modifiche in relazione alla nuova normativa per l’esercizio delle attività economiche.
Ratificato a maggioranza.
Segretario di Stato all’Industria, Marco Arzilli: “Abbiamo presentato alcuni emendamenti per migliorare il testo e renderlo più comprensibile. A seguito di questa armonizzazione si renderà necessario realizzare un testo armonizzato sulle società. Aspettiamo la ratifica di questo decreto e poi andremo a fare un Testo unico per regolamentare l’attività delle società sammarinesi”.
Elena Tonnini, Rete: “Con la nuova Legge sulle licenze praticamente si andavano ad abrogare diverse norme della Legge del 2010. Mi chiedo: non era più facile e più fruibile per tutti, dato che si parla spesso di sburocratizzazione e abuso dei decreti, fare un Testo unico nel momento in cui si è fatta la legge sulle licenze di marzo 2014? Avremmo aspettato un mese in più ma almeno avremmo avuto un Testo unico sin dall’inizio”.
Decreto Delegato 26 giugno 2014 n.96 – Modifiche dello Statuto dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Libero Professionisti della Repubblica di San Marino, allegato al Decreto 18 marzo 1996 n.32
Ratificato a maggioranza
Gian Matteo Zeppa, Rete: “Ritengo ottimale il decreto. Ma il mio unico dubbio è, dato che tra le altre cose si vieta la pubblicità su organi di stampa dei liberi professionisti (studi dentistici o altro), se lo stesso divieto viene applicato anche a studi professionali esterni alla nostra nazione”.
Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni e Giustizia: “La proposta di modifica allo Statuto è stata proposta dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. Abolisce ogni forma pubblicitaria limitandola solo al sito internet che però deve essere autorizzato da un’apposita commissione etica costituita dall’Ordine. La ratio della norma è di vietare pubblicità impropria”.
Decreto Legge 30 giugno 2014 n.100 – Interventi urgenti in materia di ammortizzatori sociali e di trattamento previdenziale temporaneo
Ratificato a maggioranza
Iro Belluzzi, segretario di Stato per il Lavoro: “La necessità di prorogare i dispositivi del decreto Legge nasce dal perdurare della crisi economica e occupazionale. Dobbiamo mantenere strumenti di tutela per i lavoratori licenziati e attualmente senza lavoro. Lo strumento della disoccupazione straordinaria ha avuto il seguente utilizzo dopo un anno dall’entrata in vigore: disoccupazione straordinaria utilizzata da 20 casi per oltre 49 mila euro di spesa. Ritornando al decreto in discussione in relazione al pensionamento anticipato fornisco questi dati: le domande presentate per “pensione vecchiaia anticipata” sono state 18 (di cui 3 in pagamento) mentre le domande di “pensione ordinaria d’anzianità anticipata” sono state 29 (in pagamento 12). Il costo relativo all’erogazione di questi due tipi di pensioni è rispettivamente di 3.129 euro e di oltre 42 mila euro”.
Tony Margiotta, Su: “Parto dalla relazione del Segretario Belluzzi. E’ importante introdurre con una spiegazione il decreto in esame. Noi pensiamo sia un decreto molto importante vista la situazione d’emergenza che molte famiglie di lavoratori stanno vivendo. Un disagio sociale che crea una situazione d’emergenza. L’obiettivo che dobbiamo darci è quello di creare posti di lavoro e di poter creare ricchezza per la propria famiglia e la propria comunità. Gli ammortizzatori sociali devono garantire sostentamento e dignità anche alle persone che non rientrano nei parametri indicati. Per questo abbiamo presentato un emendamento”.
Roberto Ciavatta, Rete: “Questa Legge prende atto di una situazione che si viene a creare: la difficoltà di riaccedere al mondo del Lavoro. E questo stona tantissimo con l’idea proposta ad ogni riforma del mercato del Lavoro: prolungamento dell’orario di lavoro e del periodo di lavoro. Il dato di fatto è che c’è meno lavoro a San Marino. Non c’è abbastanza lavoro per garantire occupazione a tutti. Il decreto dovrebbe tenerne conto in una riformulazione degli orari di lavoro. Le normative sul lavoro nascono non per fare gli interessi di una o dell’altra parte ma per garantire la dignità del lavoro e per permettere di a chiunque di accedere al mercato del lavoro”.
Andrea Zafferani, Civico 10: “Il governo sta facendo molto poco per creare posti di lavoro. In questa fase però vorrei concentrarmi su quello che è il decreto e le sue finalità: protezione dalla disoccupazione quando questa arriva. Lo sforzo di riforma degli ammortizzatori sociali in questo Paese è stato molto scarso. Manca il tema delle politiche attive. Con questo decreto allunghiamo il periodo di durata degli ammortizzatori sociali solo per alcune categorie di persone. Questo decreto incentiva le persone che possono farlo, a farsi licenziare perché andare in pensione a 57 anni con questo decreto è una manna dal cielo mentre andare in pensione a 57 anni con la Legge significa perdere il 20% della pensione per tutta la vita. La ratio della norma è giusta ma andrebbero trovate altre applicazioni perché altrimenti si crea disparità impressionante”.
Iro Belluzzi, segretario di Stato al Lavoro: “Vorrei rassicurare il consigliere Zafferani sul fatto che per quello a cui ho assistito e a cui assiste settimanalmente il mio collaboratore Casali non c’è stato un soggetto, pur avanti con l’età, che abbia cercato la strada per essere licenziato. Voglio anzi ringraziare tutte quelle persone che si sono fatte da parte per lasciare spazio ai nostri concittadini più giovani. La logica di non andare a penalizzare ulteriormente chi, in maniera solidale, si fa da parte per lasciare spazio alle nuove generazioni credo sia quella giusta. I numeri sono bassi perché il decreto è del 2013: chi viene licenziato passa attraverso 12 mesi di mobilità e 12 di disoccupazione. La stragrande maggioranza dei soggetti che è andata in mobilità nell’ultimo anno ancora è dunque ancora coperta dagli strumenti ordinari”.
Decreto delegato 30 giugno 2014 n. 101, Modifiche all’allegato A della legge 5 dicembre 2011 n.188. Ratificato a maggioranza
Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni: “E’ decreto molto semplice, la seconda parte sono allegati in attuazione dei primi tre articoli dell’attuale decreto e quindi dell’indicazione contenuta nella relazione della spending review si vanno ad accorpare uffici con una nuova organizzazione. L’intervento più significativo riguarda gli istituti culturali e il dipartimento territorio, dove alcuni servizi sono stati spostati dall’ufficio edilizia a quello ambiente”.
Francesca Michelotti, Su: “Ci tengo a sottolineare che non sono d’accordo sulla proposta avanzata con il decreto di accorpare archivio di Stato all’enorme ufficio che diventerà ufficio istituti culturali, E’ pessima interpretazione di ciò che fa un archivio di Stato, in particolare, archivio della Repubblica di San Marino che deve tutelare sui simboli della sovranità e per le funzioni di conservazione notarili che si rapportano più con aspetti istituzionali dello Stato che culturali. Presenterò un emendamento a riguardo e su altri aspetti, come l’articolo 2 che sposta l’ufficio centrale di collegamento dal dipartimento Finanze fra le unità organizzative extra, che comprende le authority, e che affronteremo meglio esaminando l’articolato”.
Elena Tonnini, Rete: “Volevo chiedere spiegazione al segretario. Si è detto che il decreto è stato fatto per le esigenze di organizzazione e spending review, ma rilevo che si va a prendere in un caso, a cambiare i ruoli previsti dalla legge sull’efficienza energetica, appena stata fatta. In questo caso forse c’è stato un errore piuttosto che dare risposte a esigenze organizzative e di spending review, forse sono stati indicati gli uffici sbagliati in quella legge e con questo decreto si mette una toppa a una legge appena fatta”.
Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni, replica: “Nell’aprile scorso si è ritenuto, su suggerimento della segreteria di Stato competente, di attribuire la prevenzione all’ufficio ambiente invece che all’ufficio edilizia, per essere di supporto allo sportello energia e all’ufficio gestione e procedure energetiche, collocazione che è stata ritenuta più opportuna. Riguardo all’articolo 2, le disposizioni internazionali chiedono un indirizzo sempre più di terzietà degli uffici perciò è stato portato a livello interdipartimentale, ma le funzioni e le competenze sono le stesse”.
Decreto delegato 27 giugno 2014 , n. 98. IV Conto energia. Ratificato a maggioranza.
Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni, sostituisce il segretario di Stato per il Territorio, Antonella Mularoni: “Si era esaurito l’effetto del terzo conto energia e reso necessario il quarto che ridefinisce la potenza degli impianti quale requisito per gli incentivi”.
Elena Tonnini, Rete: “Il decreto prevede incentivi per impianti Fer, abbiamo avuto modo di definire la nostra posizione sulla legge e su questa tipo di incentivazione. E’ vero, gli incentivi sono stati abbassati, ma a San Marino si conta troppo sulla loro leva che dovrebbe dare un primo impulso in un periodo transitorio e non rappresentare motivo di sussistenza. Togliere incentivi al Fer, mi riferisco al fotovoltaico, non significa disincentivare il settore, ma che la leva non deve essere ritenuta necessaria, dal momento che si dovrebbe parlare di efficienza energetica. Nessun Paese che voglia guardare a una maggior autonomia energetica deve ridurre gli sprechi a monte e pensare a buone pratiche”.
Roberto Ciavatta, Rete: “Nessuno dice che bisogna risparmiare energia spegnendo la tv o la luce. Ma che si deve avere il più possibile autonomia energetica. Prima ancora di promuovere la produzione di energia con effetti impattanti sull’ambiente, bisogna cercare di risparmiarla. Se in una casa si ha il 40% di perdita di calore, si produce spreco. Se lo si elimina, si usa meno energia e la si deve produrre meno. Senza contare che è un valore aggiunto eliminare gli sprechi e le case a riduzione energetica valgono di più. Dovremmo fare una valutazione degli sprechi di energia. Il problema va anteposto alla soluzione”.
Gian Carlo Venturini, segretario di Stato, replica: “Il tema dell’efficienza energetica e degli incentivi del settore solare-termico è uno degli obiettivi di questo governo come del precedente. Dopo la legge del 2008, si è avviato settore con diverse aziende sammarinesi sorte in seguito alla normativa. Il tema degli incentivi è condivisibile sia con le osservazioni dei consiglieri Ciavatta e Tonnini, c’è un apposito decreto che riguarda incentivi per questo e la segreteria lo presenterà in Aula a breve. Per il resto, non riconosciamo priorità oggi a classe energetiche inferiori alla B e non intendiamo disperdere le risorse. Di qui non accoglieremo il relativo emendamento”.
Istanze d’Arengo.
Istanza d’Arengo n. 1 “per la ratifica della Convenzione Europea per la Protezione del Patrimonio Archeologico” e istanza d’Arengo n.14 “per rendere fruibile e visitabile da parte del pubblico l’area archeologica di Domagnano – Paradiso”. Entrambe approvate a maggioranza.
Giuseppe Maria Morganti, Segretario di Stato per la Cultura: “Il governo è d’accordo con la ratifica della convenzione europea perché si tratta di un accordo che aiuta gli Stati a tutelare i propri beni archeologici. Un “si” netto e chiaro sull’istanza presentata ed un “si” altrettanto netto e chiaro per quanto riguarda la seconda istanza. Il governo si è fatto trovare pronto sul tema sollevato da questa istanza d’Arengo. Nell’area di Domagnano sono stati riportati alla luce resti di una villa urbano rustica romana. Il museo di Stato ha presentato un progetto di recupero dell’area in base alle moderne esigenze di utilizzo museale degli scavi archeologici. Non solo. C’è anche il tesoro della principessa Gota che è stato ritrovato a due chilometri circa dalla villa. Un’altra area di notevole interesse storico che intendiamo valorizzare”.
Elena Tonnini, Rete: “Siamo contenti che il segretario di Stato appoggi entrambe le istanze d’Arengo. Ci auguriamo che presto venga attuata la volontà del governo. C’era già stato un comunicato stampa in cui il segretario si impegnava a ratificare la convenzione. Questo accordo definisce l’accesso dei visitatori ai siti e tutto quello che riguarda le politiche educative per diffondere la massima conoscenza del patrimonio culturale e storico dei siti”.
Denise Bronzetti, Indipendente: “Mi accodo al “si” del segretario Morganti. Credo che sia ormai evidente come l’attenzione, non solo dal punto di vista didattico ma anche più in senso generale, sulle aree archeologiche stia aumentando ovunque”.
Francesca Michelotti, Su: “Sulla prima convenzione posso dire che è senz’altro un atto doveroso ma anche simbolico. In sé la convenzione non dice nulla di più di quanto acquisito nella pratica, ma chiede espressamente una cosa che, a mio parere, ancora non è stata fatta: prevede una sorta di obbligo per le quali le parti accettano di adottare le misure necessarie per preservare i siti di interesse archeologico. Se ci saranno ricadute economiche sul progetto per la valorizzazione delle due aree sarebbe davvero un successo straordinario. Siamo favorevoli alle istanze”.
Mimma Zavoli, C10: “La ratifica della convenzione, che è del ’92, sarebbe dovuta arrivare prima. Ci fa piacere sapere dal segretario che il governo appoggia le ragioni di coloro che hanno presentato le istanze d’Arengo. L’auspicio ora è che l’istanza venga approvata all’unanimità”.
Nicola Renzi, Ap: “Vorrei fare un invito a quelli che interverranno poi per contenersi dall’accentare un ruolo che, nell’antichità, la Repubblica di San Marino non ha avuto. Non eravamo l’epicentro del mondo antico. Questo non toglie che quello che è stato ritrovato sia molto importante. In riferimen-to al tesoro dei Goti voglio ricordare il grande lavoro di archeologia sperimentale fatto anche grazie al Rotary club di San Marino. Un’altra cosa che voglio ricordare è la grande passione che gli esperti del museo di Stato hanno messo nel lavoro svolto, in funzione dei nostri ritrovamenti archeologici. Credo che avere un’attenzione forte per quelle che sono state le nostre origini significhi non perdere mai di vista i valori del nostro Stato che sono poi quelli che ci hanno permesso di mantenere la nostra autonomia e la nostra indipendenza”.
Gian Matteo Zeppa, Rete: “Dovremmo sempre ringraziare la cittadinanza per dare uno sprone alla politica stessa attraverso le istanze d’Arengo. Siamo favorevoli alle istanze”.
Marco Podeschi, Upr: “Siamo favorevoli all’accoglimento di entrambe le istanze”.
Andrea Belluzzi, Psd: “Il nostro patrimonio archeologico deve divenire fruibile. Ringrazio i consiglieri Tonnini e Michelotti per la profondità dei loro interventi e il Segretario Morganti per il suo lavoro. Costruiamo non solo la fruibilità di un singolo luogo ma anche l’inserimento in un contesto che renda ancora più appetibile l’intera area”.
Stefano Canti, Pdcs: “Chi visita a Londra il British Museum può ammirarvi i gioielli del tesoro di questo ritrovamento ottocentesco. Ed anche in altri musei del mondo. E’ perciò motivo di grande orgoglio per San Marino. Il sito di Domagnano ha gettato nuova luce su quel determinato periodo storico. A Domagnano-Paradiso sono stati ritrovati i resti di una villa d’età romana ristrutturata in età gota. L’area è meritevole di un’adeguata valorizzazione. Come ricordato anche dal Segretario Morganti, gli scavi a Domagnano sono stati conclusi nel 2000. E’ auspicabile che, in attesa di un progetto complessivo di valorizzazione, possano essere effettuati interventi di manutenzione delle strutture”.
Istanza d’Arengo n.4 perché – ai fini dell’assegnazione del punteggio nelle graduatorie per incarichi e supplenze degli insegnanti – non rilevino i titoli di studio conseguiti al termine di corsi di per-fezionamento e specializzazione, erogati online da Consorzi o Enti affini e accessibili anche solo tramite la titolarità di diploma di laurea triennale.
Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per la Cultura e l’Istruzione: “L’istanza non può essere approvata anche se segnala una normativa che si è sedimentata nel tempo e che manifesta talune lacune specifiche. Siamo invece orientati ad approvare l’odg proposto da numerosi consiglieri che indica la necessità di elaborare un provvedimento che faccia chiarezza. No quindi all’accogliemento istanza, sì a quello di un odg che accetta la revisione di graduatorie attraverso un provvedimento che la segreteria è chiamata a presentare entro 30 settembre”.