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Emanuele Cesarini, un sammarinese, guiderà Banca di San Marino

da Redazione

Per Banca di San Marino si è chiusa un’epoca, se ne riapre una nuova. L’avvicendamento annunciato nel ruolo di Direttore Generale si è infatti consumato. Al posto di Tagliaferro c’è oggi Emanuele Cesarini. Che si presenta.

di Loris Pironi

 

SAN MARINO – Per Banca di San Marino si è chiusa un’epoca, se ne riapre una nuova. L’avvicendamento annunciato nel ruolo di Direttore Generale si è infatti consumato nelle scorse settimane e questo martedì è stato presentato alla stampa il successore di Vincenzo Tagliaferro, Emanuele Cesarini. Cesarini può essere considerato giovane, giovane per ricoprire un incarico così importante (classe di ferro 1970), ed è sammarinese. Due prerogative importanti se unite a una professionalità e una competenza maturate nel corso di lunghi anni all’interno del gruppo.

 

“Vengo dalla gavetta”
“Sono cresciuto nel vivaio del Gruppo” afferma il neo Direttore Emanuele Cesarini utilizzando il gergo calcistico, “ho fatto tutta la trafila”. Partendo dall’ultimo dei gradini. “Sono entrato nel 1995 come aiuto-cassiere, il punto più basso della scala gerarchica, quando Banca di San Marino era ancora Cassa Rurale di Faetano. Fra l’altro – ricorda – sono stato il primo dipendente della banca a ricevere l’abbattimento dello stipendio”. Poi però è iniziata la salita personale, contestualmente alla crescita del gruppo. “Eravamo una piccola realtà fatta di 46 persone, oggi siamo un gruppo che ne conta circa 170, comprese le società controllate. E io personalmente sono giunto alla Direzione Generale, che ritengo non un approdo ma un nuovo punto di partenza, perché la Banca, anzi tutto il Gruppo, ha progetti da sviluppare e affari da seguire”.
Emanuele Cesarini sa bene di ricevere un’eredità pesante, quella di Tagliaferro. Non soltanto una persona di “immensa esperienza e competenza” come se ne sono viste poche, sul Titano, ma anche di “grande umanità”, come il nuovo Direttore Generale ci racconta chiacchierando amabilmente a margine della conferenza stampa. Ed ora le linee guida del Cesarini-pensiero, in attesa che prenda concretamente in mano le redini dell’istituto: “Banca di San Marino è e sarà sempre più vicina alle imprese e alle famiglie della nostra Repubblica. A maggior ragione in questo momento così difficile siamo impegnati al massimo per portare il nostro contributo nel far ‘girare’ il sistema. Ci sentiamo una banca ‘forte’, con un patrimonio importante che ci serve per dare sicurezza alla nostra clientela ma deve essere utilizzato anche in funzione del sistema”. E proseguendo sulla linea “storica” dell’istituto, anche il nuovo Direttore Generale, così come il Presidente Giuseppe Guidi, punta sul concetto di BSM quale “banca di sistema”. “Sono attorniato da un gruppo di ragazzi giovani (l’età media comunicata è di 36 anni, ndr) e dinamici. Un gruppo di giovani sammarinesi bravi e capaci cresciuti, come me, all’interno della banca. Abbiamo una rete importante di filiali su tutto il territorio e fra qualche mese apriremo la tredicesima, a Cailungo, peraltro collegata al parcheggio dell’Ospedale, inaugurato di recente grazie al contributo dell’Ente Cassa di Faetano”. E anche in questo caso, all’insegna della continuità, Emanuele Cesarini conferma il solido rapporto tra la capogruppo e la fondazione di riferimento.
Gli fa eco il Presidente dell’Ente, Maurizio Zanotti: “L’Ente Cassa di Faetano ha accolto con favore la nomina del dottor Cesarini, una persona giovane  e capace, che peraltro conosce molto bene anche la nostra Fondazione, fin dalle origini. Come ECF abbiamo già avuto modo di esprimere la nostra fiducia nella scelta fatta e ricevuto l’impegno a far sì che il prossimo torni ad essere un bilancio in positivo”.

 

“Scelta non di bandiera”
“La nostra Repubblica – afferma il Presidente Giuseppe Guidi – così come il nostro gruppo Banca di San Marino, ha importanti risorse al proprio interno. Persone competenti, di grande capacità e professionalità. E la scelta all’unanimità del nostro Cda di nominare quale Direttore Generale un sammarinese non è soltanto una scelta di bandiera ma rappresenta la nostra convinzione nel portare avanti una politica di crescita e valorizzazione delle persone all’interno della nostra struttura. D’altro canto la nostra visione strategica ci porta ad aprirci all’esterno, ed ecco che con il nuovo direttore intendiamo portare avanti la prospettiva di mantenere e anzi ampliare le relazioni in ambito internazionale, nella ‘famiglia’ della Federazione delle BCC, le Banche di Credito Cooperativo, nell’ambito del circuito ICCREA e naturalmente con un’attenzione particolare alle linee guida della Banca Europea e di Banca d’Italia.
Una battuta del Presidente infine sul Direttore uscente, Vincenzo Tagliaferro: “Ci siamo sentiti venerdì scorso, è molto vicino alla nostra banca e condivide le nostre scelte. È stato un grande artefice dello sviluppo di Banca di San Marino, abilissimo nel gestire la crisi finanziaria e immobiliare, due crisi gestite con grande abilità. Ha messo tutti quanti a lavorare per reagire la crisi e governarla, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

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