Tra i protagonisti Battiato, Mussida, Gramellini, Agosti, Marcetti, Magi, La Porta e Jodorowsky.
SAN MARINO – Alcuni dei più grandi artisti che indagano il rapporto fra la realtà e lo spirito sono stati ospiti per tre giorni della Repubblica di San Marino. Hanno accolto con entusiasmo l’invito a confrontarsi su un tema che vede l’umanità impegnata da sempre nella ricerca dell’essenza della vita, del motivo per cui abbiamo la straordinaria fortuna di essere chiamati a dare una risposta sul significato della realtà al di la’ della realtà stessa.
Il film autobiografico di Alejandro Jodorowsky, “La danza della realtà” indica nel piccolo Alejandro la predisposizione a non temere l’incontro con l’altro, il suo abbraccio con il diseredato privo delle mani che non riesce a grattarsi la schiena, è emblematico. “Ho cercato disperatamente – dice Jodorowsky- un sentiero e un senso per la vita”, sullo splendido palcoscenico del Cinema Turismo dopo la proiezione del capolavoro che ha incantato la platea, l’attore protagonista
Brontis Jodorowsky ci ha, con una dolcezza incredibile, spiegato come le generazioni stiano vivendo un rapido e deciso percorso verso la consapevolezza traducendo il desiderio di spiritualità in comportamenti migliori.
Non meno intenso il confronto con i responsabili del carcere Due Palazzi di Padova, e Corrado Marcetti, presidente della Fondazione Giovanni Michelucci, architetto quest’ultimo a cui il nostro Paese deve tanto per il capolavoro che ci ha donato nella realizzazione della Chiesa di Borgo Maggiore, un’opera ponte fra realtà e anima.
Gli “artisti dentro” che hanno sviluppato la propria ricerca in lunghissimi anni di detenzione, (Domenico Morelli, che espone i suoi quadri e le sue poesie al Teatro Turismo è un ergastolano), dimostrano come attraverso l’arte il processo di liberazione sia possibile. Qui si inserisce il lavoro di Franco Mussida, famoso chitarrista della mitica Premiata Forneria Marconi, che ha attivato nelle carceri di Opera, Secondigliano e Rebibbia, il progetto CO2, metafora dell’invisibile veleno che l’uomo emette ogni giorno respirando, filtrandolo attraverso la musica e riducendo quindi le emissioni di odio e cieco risentimento.
La rassegna ArteSpirito ha scelto lo spazio del Cinema Turismo, del suo incantevole anfiteatro e dei giardini della Pasquella per rappresentare anche attraverso l’architettura la capacità del nostro Paese di dialogare su un tema cosi’ profondo. Lo stesso Gabriele La Porta, dopo aver visitato il nostro centro storico, se ne è innamorato.
Gianluca Magi spinge la sua ricerca regalandoci un racconto: “Una volta un maestro, in compagnia dei suoi discepoli, giunse in un paese dove un gruppo di scalmanati presero a scagliargli sassi e maledizioni. Il maestro sorridendo li’ benedì amorevolmente.” Ma come? -chiesero stupiti i discepoli – queste squallide figure ti lanciano pietre e maledizioni e tu li benedici?”. “Ciascuno spende le monete che ha nella propria borsa”. Concluse il maestro.”
Se per un attimo trasponiamo questo pensiero al modo in cui spesso si sviluppa il confronto sociale e politico ai nostri giorni, ebbene Magi, con una frase semplice ci spiega l’arcano che si cela dietro l’aggressività e la violenza. Gli effetti sociali della spiritualità sono stati esaminati da Silvano Agosti, il regista che ha avuto l’intuizione di dichiarare patrimonio dell’umanità l’uomo stesso. Ebbene nel 1970 in questa sua ricerca Agosti con il film N.P. Il Segreto prevede quanto accaduto e accadrà fino al 2029, preannunciando un periodo di grave crisi della durata di 12 anni.
Chi di noi non ha subito e continua a subire il fascino delle proposte di riflessione che ci sottopone Franco Battiato. Gli anni della nostra formazione, della formazione di intere generazioni, sono caratterizzati dalla sua musica e dalle frasi che in essa si dipanano, rivelatrici di qualcosa che ci sentiamo dentro e che, ascoltandolo, emerge in tutta evidenza facendoci riconoscere e quindi diventare partecipi del percorso che attraverso l’anima ci fa capire noi stessi.
Battiato con” Attraversando il Bardo” ci ha fatto riflettere sulla morte (oppure sulla nuova vita?). Il Bardo è lo stato dello spirito dopo la morte, quando la coscienza, separata dal corpo, cerca la sua destinazione. È affascinante che da un luogo della cultura sammarinese venga promosso questo messaggio. La Repubblica di San Marino ha premiato gli artisti che sono tornati ai loro paesi entusiasti dell’accoglienza ricevuta.
Artespirito dimostra come in un piccolo Paese si possano fare cose grandi.