Prosegue a Baku la 23esima Sessione Annuale dell’Assemblea Parlamentare dell’OSCE, alla quale partecipa la delegazione sammarinese composta dai Consiglieri Oscar Mina (Presidente) e William Giardi.
In apertura dei lavori, il Presidente della Repubblica dell’Azerbaijan Ilham Aliyev ha illustrato i profondi cambiamenti nel Paese che hanno portato alla creazione di un nuovo sistema politico e finanziario nei primi vent’anni della sua indipendenza. Sono seguiti l’intervento del Presidente del Parlamento azero che, nell’accogliere i Parlamentari, ha evidenziato l’importanza dell’OSCE come forum privilegiato di dialogo e del Presidente della Confederazione Elvetica e Presidente in esercizio dell’OSCE Didier Burkhalter, che si è compiaciuto per la liberazione degli osservatori OSCE sequestrati dai separatisti in Ucraina ed ha invitato l’organizzazione a coltivare le proprie capacità di mediazione nei conflitti in atto.
L’Assemblea ha dibattuto il fenomeno dell’ascesa degli estremismi, dell’intolleranza, del razzismo e della xenofobia, auspicando una lotta comune più efficace nei confronti di ogni discriminazione e confermando il pieno impegno nel combatterne le cause, nel promuovere un miglioramento dell’istruzione a livello nazionale e nel favorire il dialogo tra le civiltà.
Il Presidente della Duma russa Sergey Naryshkin ed il Vice Presidente della Verkhovna Rada ucraina, Ruslan Koshulynskyi, sono intervenuti in plenaria sulla situazione in Ucraina, offrendo le diverse prospettive dei due Paesi sulla crisi ma auspicando entrambi una risoluzione diplomatica del conflitto. In particolare, il Presidente della Duma ha proposto la creazione di un gruppo di contatto e l’organizzazione di una conferenza internazionale in materia. Il Vice Presidente della Verkhovna Rada ha invitato la Russia a sostenere il piano di pace del nuovo eletto Presidente Poroshenko e ha ringraziato l’OSCE per gli sforzi compiuti nel monitorare la situazione del Paese.
La sessione si concluderà con l’adozione della dichiarazione di Baku, risultato dei lavori delle tre Commissioni Generali sul tema: “Helsinki +40: verso una sicurezza umana per tutti”. Tra le problematiche contenute nel documento, il controllo degli armamenti, i cambiamenti climatici, l’uso delle risorse idriche e alimentari, la sicurezza energetica, l’impatto dei flussi migratori.