“Small enough to be big”: ovvero “Piccoli abbastanza per essere grandi”. E’ il concetto alla base della partecipazione del Titano. In un padiglione multimediale e decisamente hi-tech i frutti della nostra terra rappresenteranno le peculiarità dell’intera Repubblica.
È lunga, lunga e ricca di aneddoti gustosi, la storia delle partecipazioni della Repubblica di San Marino alle Esposizioni Universali. Le prime risalgono al XIX Secolo. Nel 1889, nella Ville Lumière, quando fu inaugurata la Torre Eiffel, il padiglione costruito da San Marino era una riproduzione fedele del Palazzo del Governo. Erano bei tempi, emozionanti, brillanti. Anche perché allora era il Console che finanziava, di tasca propria, le opere. Quel che si dice mecenatismo.
San Marino ha partecipato anche all’Esposizione Universale di Milano del 1906, poi, tra quelle organizzate dal Bureau international des expositions, ovvero dall’organizzazione intergovernativa che da quasi un secolo organizza le Expo, si ricorda, fino ai tempi più recenti, solo quella di Bruxelles del 1956. Anche in quell’occasione il Titano grazie al proprio ambasciatore costruì il proprio padiglione, ma erano davvero altri tempi.
In epoca moderna San Marino è tornata all’Expo a Lisbona nel 1998 e poi a Shanghai quattro anni fa. Allora, con Mauro Maiani come Commissario dell’Expo (proprio come sarà a Milano) e con un padiglione di 430 metri quadrati nel cuore dell’area espositiva, il Titano esibì la propria storia, i propri prodotti, le proprie tradizioni per un pubblico nella stragrande maggioranza orientale di oltre 1,7 milioni di persone. Quasi quante visitano “fisicamente” il Titano ogni anno.
All’Expo di Milano 2015 San Marino può e deve fare bella figura. Non solo perché, come si dice sempre quando si parla di questo genere di eventi, non si può non esserci. Ma anche perché le opportunità per far scoprire e promuovere il sistema paese, per intrecciare rapporti economici, per sviluppare nuove nicchie di turismo, si tratta di un’opportunità più che ghiotta.
Il tema di questa edizione dell’Expo, poi, sembra stato studiato apposta per valorizzare le peculiarità del Titano. “Nutrire il pianeta, energia per la vita” è un topic che esalta il lavoro, le scelte e anche le politiche adottate in ambito agroalimentare.
La passione dei produttori, la qualità dei prodotti, il gusto di quanto finisce sulle tavole dei sammarinesi e dei visitatori della Repubblica sono un biglietto da visita importante che San Marino può esibire all’Expo di Milano. E non solo all’Expo.
Il Titano infatti può vantare un modello di agricoltura sostenibile, di rispetto e tutela della terra che parte dalle tradizioni rurali e dai prodotti tipici. Un modello che mira alla valorizzazione di produzioni sì limitate nei numeri, ma di altissima qualità. E poi c’è il percorso di certificazione alimentare, che tanto è piaciuto quando San Marino ha presentato le sue idee per l’Expo 2015, che grazie ai disciplinari e ai controlli effettuati sull’intera filiera consente di risalire e conoscere ogni passaggio dell’intera filiera produttiva, a garanzia del consumatore finale. È questo, insomma, il modello sostenibile che San Marino porta all’Expo di Milano. Con la certezza di proporre un punto di vista piccolo ma sostenibile. E proprio per questo, infinitamente grande.
Nutrire il Pianeta, energia per la vita. Con la candidatura di Milano per ospitare l’Esposizione Universale di Milano 2015, l’Italia ha deciso di confrontarsi – e di spingere al confronto i 144 Paesi partecipanti – con una problematica fondamentale, quella del nutrimento dell’uomo e della Terra in maniera sostenibile in un mondo sempre più affollato e sempre più bisognoso di acqua e nutrimento. L’Expo sarà, forse mai come in questa occasione, un momento di dialogo tra i protagonisti della comunità internazionale su una delle principali sfide di sempre per l’umanità.
La Repubblica di San Marino presenterà come concept della partecipazione all’Expo 2015 “Small enough to be big”, ovvero “Abbastanza piccolo da essere grande”. Della serie, in un mondo che tra produzioni meccanizzate su grande scala e micro realtà a chilometro zero cerca il suo centro di gravità, un piccolo Stato e un microsistema come quello del Titano possono rappresentare un modello da guardare con attenzione e, perché no, da cui trarre motivi di ispirazione.
Il progetto di San Marino: tra piccolo e grande, sicuramente è bello
Il progetto “Small enough to be big” è stato giudicato il migliore da parte della Commissione Giudicatrice che l’ha scelto con il punteggio di 91/100 tra i 14 presentati.
Questa la motivazione della giuria: “Il progetto interpreta pienamente il tema espositivo proposto da expo 2015 e le linee guida del Commissario Generale sia nell’impostazione architettonica che comunicativa. Si segnala l’ottimo equilibrio tra gli elementi oggetto di valutazione; sia l’impostazione architettonica che comunicativa sono di alta qualità e di impatto emozionale. L’utilizzo di elementi tecnologici multimediali ed il richiamo alla tradizione con il pavimento in pietra e l’uso del linguaggio del design conferiscono all’allestimento una ottima fruibilità degli spazi disposizione del visitatore, elemento questo chiave data la limitatezza delle dimensioni del modulo espositivo. Viene evidenziata l’immediatezza del messaggio comunicativo in rapporto al tempo medio di permanenza del visitatore.”
Il team di progetto è guidato dall’Arch. Casadei, ed è composto da Paolo Caporossi della Hoop Communication di Faenza responsabile della comunicazione e dei consulenti Dario Marastoni e Enrico Gamberini dello Studio Arklab di Imola.
Per il Titano un padiglione hi-tech. Spazio ai buoni prodotti della terra di San Marino
San Marino sarà presente a Milano con un modulo espositivo affittato di 250 mq, disposto su due piani. L’area espositiva netta è di 90 mq. Il padiglione della Repubblica di San Marino è collocato all’interno del cluster bio-mediterraneo. Per la prima volta in un’Expo i padiglioni collettivi non vengono raggruppati secondo criteri geografici, ma secondo identità tematiche e filiere alimentari, i cluster appunto: il Titano è inserito nell’area che evoca concetti di salute, bellezza e armonia e raggruppa nazioni e culture diverse ma che hanno diversi elementi in comune, a partire da prodotti come il grano, l’olio e la vite. San Marino sarà in compagnia con tutti i paesi del Nord Africa, con diverse nazioni balcaniche, con la Grecia, Cipro e Malta.
Dopo una lunga fase di stand-by San Marino ha recuperato terreno. Il concorso di idee si è concluso a inizio maggio. Una volta conosciuto il nome del vincitore si è attualmente in fase di assegnazione dell’incarico. Il progetto sarà presentato ai vertici di Expo a fine luglio, dopo di che, una volta approvato (con le eventuali varianti richieste dall’organizzazione) si comincerà l’allestimento vero e proprio del padiglione.
Dato il tema espositivo così particolare e specifico, il Consorzio Terra di San Marino è il partner “Terra di San Marino” è il partner del Commissariato, in quanto interlocutore privilegiato e primario, per presentare le eccellenze del territorio. Oltre al Consorzio, con i propri soci, ci saranno diverse realtà d’eccellenza del settore food presenti a Milano all’interno del padiglione. Ma non mancheranno anche altre aziende non-food, perché l’Expo, pur non essendo una fiera campionaria, è un’opportunità per presentare il sistema paese in tutte le sue sfaccettature.
San Marino presenterà un padiglione estremamente hi-tech. Il piano terra ruoterà attorno a una grande tavola imbandita, dove i piatti saranno sostituiti da touch screen che presenteranno infografiche sulle singole filiere di prodotto (latte, carne, grano, olio, miele, vino), il Progetto Terra di San Marino e altri prodotti specifici che hanno attinenza con il tema dell’Expo di Milano: rifiuto zero, ovvero il progetto di rifiuti porta a porta di San Marino, e il progetto di cultura alimentare che vede protagoniste le scuole del Titano.