Flavio Benedettini: “All’Expo di Milano il nostro Consorzio rappresenta il Paese”.
di Loris Pironi
Nel 2015 San Marino parteciperà all’Expo di Milano, una grande vetrina in cui raccontare il proprio sistema paese, i propri punti di forza, le proprie peculiarità. Considerato anche il tema particolare di questa esposizione universale, “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, il Consorzio Terra di San Marino avrà un ruolo di fondamentale importanza. Non solo fa parte del Comitato Consultivo (previsto dal Decreto Delegato 177-2013) ma di fatto sarà il partner “tecnico” dell’Expo, presente a Milano con i propri prodotti ma, soprattutto, con il proprio approccio, la propria filosofia. “Per il Consorzio Terra di San Marino – spiega il Presidente Flavio Benedettini – la partecipazione all’Expo di Milano rappresenta uno dei momenti più significativi del nostro percorso di promozione del nostro sistema agroalimentare al di fuori del territorio. Non so se può essere considerato un traguardo o un ulteriore punto di partenza: noi siamo concreti e di sicuro porteremo di fronte agli occhi di mezzo mondo un’immagine del nostro Paese che è assolutamente rappresentativa. Un’immagine che peraltro non tutti conoscono”.
In che senso?
“San Marino è un Paese fatto di persone che lavorano, che hanno a cuore la qualità, che portano avanti una tradizione che ha radici solidamente piantate nella nostra storia e nella nostra tradizione. All’interno del Padiglione della nostra Repubblica, il Consorzio avrà l’ambizione e l’orgoglio di raccontare un sistema di qualità, forte di una filiera molto corta, di leggi di certificazione semplici ma efficaci, di una qualità garantita al consumatore. Al visitatore dell’Expo con cui entreremo in contatto cercheremo di lasciare l’idea di un territorio che è molto più vivo, sano e piacevole di quanto si possano immaginare. E magari anche più di quanto abbiano percepito se sono già stati in visita sul Titano”.
In effetti l’Esposizione Universale di Milano 2015 è un’opportunità importante per lavorare sull’immagine di San Marino offuscata, spesso ingiustamente, negli ultimi anni.
“In effetti noi produttori del Consorzio Terra ci sentiamo un po’ ambasciatori di San Marino, in questa circostanza e ogni volta che possiamo rappresentare la nostra Repubblica. Il settore dell’agroalimentare, dobbiamo dirlo, è un po’ ‘di moda’, in quest’ultimo periodo, sviluppa una importante nicchia di turismo ma è anche un settore sensibile, in cui non ci si possono permettere errori. Ecco, San Marino in questo ambito è forte: con i nostri prodotti della terra possiamo far presente a tante persone ciò che siamo in realtà, come lavoriamo. Quando abbiamo l’occasione di portare qualche visitatore in giro per il nostro territorio rimane letteralmente folgorato: pochi si aspettano tanto verde, la nostra agricoltura sostenibile”.
Come intendete utilizzare questa opportunità nei 6 mesi dell’Expo?
“A Milano naturalmente avremo l’opportunità di vendere i prodotti delle cooperative nostre associate, unitamente alle altre eccellenze sammarinesi e ai prodotti d’artigianato. Ma non saremo lì soltanto per così dire per fare affari. Anche perché, se si esclude il vino, non abbiamo produzioni che ci possano permettere di commercializzare grandi lotti. Però possiamo ‘vendere’, per così dire, una meta turistica enogastronomica di alta qualità, ed è quello che faremo. All’interno del Padiglione organizzeremo poi tutta una serie di eventi dedicati ai nostri singoli prodotti”.
È vero che quando avete presentato il vostro sistema di certificazione ai responsabili dell’Expo di Milano sono rimasti favorevolmente colpiti?
“Sì, c’è stata molta curiosità, anche perché non essendo all’interno dell’Unione Europea abbiamo leggi nostre, peculiari di San Marino, che fissano la qualità degli alimenti. Ma soprattutto tanta ammirazione perché nella semplicità dei sistemi di controllo su tutta la filiera riusciamo ad essere molto efficaci. Per paradosso per noi è più facile che per altri riuscire a fare della qualità il nostro punto di forza perché non siamo trasformatori o commercianti dei nostri prodotti, siamo semplicemente dei piccoli produttori che sanno lavorare solo in un certo modo”.