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Stretta del credito, Tiziano Arlotti scrive ai presidenti delle banche del territorio

da Redazione

La lettera per approfondire il problema della stretta creditizia, sottolineando la necessità di condividere gli obiettivi delle politiche di sviluppo intraprese a livello nazionale e sollecitando un’azione sinergica che risponda alle necessità di famiglie e imprese.

 



RIMINI – Il deputato PD riminese Tiziano Arlotti ha scritto ai presidenti degli istituti di credito maggiormente radicati nel territorio riminese (Banca Carim, Banca di Rimini, Banca Malatestiana, Banca Valmarecchia, Banca Valconca, Banca Romagna Est) per approfondire il problema della stretta creditizia, sottolineando la necessità di condividere gli obiettivi delle politiche di sviluppo intraprese a livello nazionale e sollecitando un’azione sinergica che risponda alle necessità di famiglie e imprese. “Approfondiremo le questioni in un incontro – anticipa Arlotti -, anche per capire quali sono gli ostacoli che le banche con un forte radicamento territoriale incontrano nella concessione del credito, e per valutare quali azioni parlamentari intraprendere a loro supporto per avere ricadute positive sul nostro sistema economico e le nostre famiglie”.

Di seguito alcuni passaggi della lettera.


I provvedimenti adottati a livello nazionale, come il decreto “Finanza per la crescita” approvato recentemente dal Consiglio dei Ministri, il decreto “Cultura e turismo” che prevede incentivi per la riqualificazione del comparto turistico-ricettivo, il decreto Irpef approvato nei giorni scorsi alla Camera con misure a sostegno di lavoratori e imprese, l’ecobonus per le ristrutturazioni edilizie, sono solo alcuni dei tasselli che vanno a comporre la politica intrapresa in questa legislatura dal Governo e dal Parlamento a sostegno del sistema economico italiano, dello sviluppo, dell’occupazione, dell’impresa e della famiglia.
Si tratta di scelte strategiche a livello nazionale che non possono non avere una corrispondenza nelle risposte a livello locale. Occorre che vi sia coerenza fra quanto stiamo portando avanti a Roma e l’impegno delle istituzioni sul territorio. Anche il sistema creditizio è chiamato a fare la propria parte per fare ripartire l’economia e aiutare i nostri concittadini ad uscire da una crisi tuttora stringente.
Come noto, dati statistici divulgati all’inizio di questo mese in occasione della XII Giornata Nazionale dell’Economia mostrano che in provincia di Rimini il 1° trimestre 2014 ha visto un calo degli impieghi alle imprese del 2,2% rispetto a marzo 2013, con la variazione peggiore con riferimento al credito verso il settore edile (-21,9%). La ristrettezza del credito è confermata dai dati dei finanziamenti per cassa, oltre il breve termine e agevolati: a questa si aggiungono i dati allarmanti sulle sofferenze bancarie che in provincia di Rimini al 31/12/13 ammontano a 1.365 milioni di euro (erano 927 milioni al 31/12/12), con un incremento del 47,2% rispetto all’anno precedente.
Ritengo che sia necessario perciò spingere maggiormente sui canali di finanziamento, dando linee di credito specifiche all’imprenditoria, soprattutto quella giovanile e femminile, al terzo settore (che nel nostro territorio è fra i pochi a mostrare numeri positivi) alle attività e progetti legati alla riqualificazione edilizia ed efficientamento energetico, alla riqualificazione del comparto turistico, alle famiglie e ai soggetti in maggiore difficoltà per la perdita dell’occupazione.
Solo per fare un esempio, i dati sull’efficientamento energetico come volano dell’economia sono eloquenti: secondo il Cresme nel 2014 gli investimenti che saranno prodotti dalle misure di incentivazione fiscale per la riqualificazione energetica degli edifici e per le ristrutturazioni edilizie ammonteranno complessivamente nel nostro paese a 19,5 miliardi di euro, che si tradurranno in decine di milioni di euro nel nostro territorio. Quello riminese è un territorio che ha già iniziato a cogliere le opportunità del settore green, quinto in regione con 2550 imprese che hanno investito in tecnologie e prodotti verdi, e che vanno sostenute.
Alla luce di queste considerazioni, ed anche in conseguenza del Piano per il credito alle Pmi presentato lo scorso 5 giugno dal presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, è perciò fondamentale rilanciare l’accesso al credito. Le misure di allentamento monetario attraverso cui la BCE prevede di migliorare la situazione economica, facendo crescere i prestiti bancari ai privati, devono necessariamente portare il sistema creditizio italiano e locale ad aumentare i prestiti a imprese e famiglie.
E’ soprattutto in momenti come quello corrente che la responsabilità sociale d’impresa non resta un bel concetto, ma si concretizza in azioni che ricadono positivamente sulla comunità. Confido perciò che l’Istituto di credito da Lei presieduto dimostri la dovuta attenzione verso i problemi che ancora interessano l’economia del nostro territorio e contribuisca alla loro soluzione nelle forme e con tutti gli strumenti di sua competenza.

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