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Questione di num3ri di venerdì 13 giugno

da Redazione

Anche Stan “Stanlio” Laurel credette nella sfortuna. Cambiò il suo cognome, Jefferson, in modo tale che il conto delle lettere non risultasse – guarda caso – pari a 13.

 

di Jacopo Conti

 

Venerdì 13. Se non siete superstiziosi saprete benissimo che tredici è un numero fortunato e felice ma c’è chi non la pensa così.

Addirittura nell’ippodromo di Arcadia (USA) non esiste la stalla numero 13 bensì la 12esima. E nella Formula 1 nessuna automobile porta il numero tredici: fu rimosso perché due piloti furono uccisi in altrettanti incidenti in cui le vetture guidate riportavano il numero 13. Superstizione oppure no, ricordiamo che l’Aeroporto internazionale di Memphis è privo dei gate A13, B13 e C13. Inoltre, numerose compagnie aeree non inseriscono sui propri mezzi la fila n.13.

Anche Stan “Stanlio” Laurel credette nella sfortuna. Cambiò il suo cognome, Jefferson, in modo tale che il conto delle lettere non risultasse – guarda caso – pari a 13.

Ora però distacchiamoci dalla superstizione e passiamo agli avvenimenti. Nel 313 dopo Cristo fu promulgato l’editto di Milano mentre oggi, ma nel 1774, il Rhode Island fu la prima colonia americana a dichiarare l’illegalità dell’importazione degli schiavi. Successivamente, dal 13 giugno al 13 luglio 1878 si svolse il congresso di Berlino.

I tifosi del Real Madrid ricorderanno per sempre il 13 giugno 1956 perché vinse la prima (di dieci) Coppa dei Campioni. Non può mancare un po’ di buona musica: il 13 giugno del 1970 ci fu la pubblicazione dell’ultimo singolo dei Beatles, “The long and winding road”. Non possiamo poi dimenticare la storia d’Italia: oggi, ma nel 1946, Umberto II di Savoia lasciò il Belpaese dopo il referendum istituzionale del 2 giugno. Oggi poi, ma nel 1888, nasceva il poeta Fernando Pessoa. Lo ricordiamo con le sue stesse parole: “Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d’offendere, un cuore eccessivamente spontaneo che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale che accompagna col piede la melodia delle canzoni che il mio pensiero canta, tristi canzoni, come le strade strette quando piove”.

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