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Lettera al Presidente Napolitano in occasione della sua visita a San Marino

da Redazione

Tiziano Arlotti: “A distanza di pochi anni dalla firma del Trattato di amicizia e buon vicinato, il conflitto della seconda Guerra mondiale ebbe nei territori limitrofi di Romagna e Marche, delimitati dalla Linea Gotica, un cruento epilogo che causò migliaia di morti militari e civili”.

In occasione della visita di Giorgio Napolitano a San Marino, in programma nella giornata di domani per i 75 anni dalla firma del Trattato di amicizia e buon vicinato fra l’Italia e il Titano, il deputato PD riminese Tiziano Arlotti ha scritto al presidente della Repubblica: “Domani sarà un grande giorno per rinnovare i sentimenti di amicizia, ma anche per aprire ufficialmente una nuova fase di intensa e proficua cooperazione, che per il territorio e le comunità limitrofe rappresenta una grande opportunità, così come il Semestre europeo a guida italiana sarà fondamentale per favorire l’integrazione fra Europa e San Marino”.
Di seguito alcuni passaggi della lettera.

A distanza di pochi anni dalla firma del Trattato di amicizia e buon vicinato, il conflitto della seconda Guerra mondiale ebbe nei territori limitrofi di Romagna e Marche, delimitati dalla Linea Gotica, un cruento epilogo che causò migliaia di morti militari e civili. Oltre 100.000 furono gli sfollati che l’Antica terra della Libertà accolse come fratelli, condividendo stenti e sofferenze. Avvenimenti che ancora oggi mia madre novantenne e i miei concittadini ricordano con vivi sentimenti di riconoscenza. Allora San Marino era una Repubblica in cui prevaleva il lavoro agricolo e molti sammarinesi furono costretti ad emigrare in Italia, America, Argentina, in tutta Europa. Questo popolo laborioso nel tempo ha attivato un processo di industrializzazione, analogamente a quanto avvenne in Italia, ed ha compiuto passi da gigante, fino a diventare una grande opportunità di lavoro e di crescita per i nostri territori limitrofi e le nostre comunità. Io stesso sono stato lavoratore frontaliero e ancora oggi quasi 6000 lavoratori italiani onorano il nostro Paese prestando la propria opera a San Marino. Ci sono stati, anche negli anni recenti, momenti in cui le relazioni fra Italia e San Marino hanno avuto motivi di incomprensione, ma fortunatamente ce li stiamo lasciando alle spalle. Dall’inizio della XVII legislatura, in poco più di quindici mesi abbiamo fatto grandi passi avanti, a partire dalla ratifica della Convenzione bilaterale per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi fiscali, di cui ho avuto l’onore di essere relatore alla Camera dei Deputati. Questa ratifica è stata sicuramente fondamentale per sancire la definitiva uscita, dopo 15 anni, della Repubblica di San Marino dalla black list. Sono poi in itinere alla Camera, in seconda lettura e in fase di definitiva approvazione e ratifica, l’Accordo sulla cooperazione finanziaria e quello sulla Cooperazione di polizia in materia di lotta alla criminalità organizzata transnazionale. Ella ha inoltre firmato il 31 marzo di quest’anno l’accordo e ratifica di Cooperazione economica fra Italia e San Marino. Domani sarà dunque un grande giorno per rinnovare i sentimenti di amicizia, ma anche per aprire ufficialmente una nuova fase di intensa e proficua cooperazione, che per il territorio e le comunità limitrofe rappresenta una grande opportunità, così come il Semestre europeo a guida italiana sarà fondamentale per favorire l’integrazione fra Europa e San Marino.

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