Home FixingFixing Il Presidente ANIS Emanuel Colombini: “San Marino è da sempre un’opportunità per l’Italia”

Il Presidente ANIS Emanuel Colombini: “San Marino è da sempre un’opportunità per l’Italia”

da Redazione

Il numero uno degli Industriali: “E se saremo bravi a attirare investimenti, sarà un vantaggio reciproco”.

 

di Loris Pironi


La visita di Giorgio Napolitano a San Marino è il simbolo di una nuova pagina nelle relazioni tra il Titano e l’Italia.

Le imprese sammarinesi in questi anni hanno stretto i denti e tutto sommato sono riuscite a superare questi anni di relazioni difficili, di ostacoli, di cattiva reputazione spesso immeritata. Approfittando dell’occasione della visita di Giorgio Napolitano, qual è il messaggio che l’ANIS e gli imprenditori sammarinesi vogliono rivolgere al Presidente della Repubblica Italiana?

“Questa visita – afferma Emanuel Colombini, Presidente dell’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese – è il completamento di un percorso assolutamente fondamentale per la nostra Repubblica e in generale per il nostro futuro. Va a coronare la sottoscrizione dell’accordo di cooperazione economica, che è l’accordo di base per quanto concerne una collaborazione ad ampio respiro tra i nostri Stati, che è ciò che la nostra associazione auspica da sempre. La visita del Presidente Giorgio Napolitano ci riempie di orgoglio e naturalmente anche di fiducia per il futuro nelle relazioni con il nostro interlocutore primario. È un momento che giustamente possiamo definire epocale”.


Quando i riflettori torneranno a spegnersi, cosa ci si potrà attendere per il futuro nelle relazioni tra i due Stati?


“Riteniamo che da questa visita scaturirà, a cascata, tutta una serie di aperture di tavoli di lavoro, naturale sviluppo dell’accordo di cooperazione economica. Questo incontro deve permetterci di porre un punto fermo, da cui ripartire con un percorso importante”.


San Marino ha fatto oggettivamente molto in questi anni per recuperare il terreno perduto.


“Il nostro Paese in questi anni ha perso tanto in termini di economia e anche di immagine. Per superare il blocco dovevamo fare delle scelte, peraltro non scontate, sicuramente non facili. Delle scelte che francamente sentiamo anche ‘figlie’ delle ferme posizioni assunte dalla nostra associazione, che ha sempre insistito affinché il Paese si aprisse alla trasparenza. Oggi possiamo presentarci a testa alta, e non solo in Italia. Perché mi preme ricordare che se è vero che l’Italia resta il nostro interlocutore, San Marino oggi sta dialogando con l’Europa e ciò indica chiaramente dove vogliamo andare”.


In compenso non possiamo non riconoscere che l’Italia si era “dimenticata” di quanto il Titano possa essere una risorsa…


“San Marino è sempre stata la prima ‘azienda’ dell’Emilia-Romagna in termini di occupazione. Di conseguenza anni di rapporti in cui non si è privilegiata la collaborazione le ricadute negative sui due territori sono state purtroppo evidenti”.


Da sempre l’ANIS sostiene che occorre andare “oltre l’Italia”, come mercato e come punto di riferimento.


“Questa per noi è la grande sfida del futuro, una sfida soprattutto culturale che riguarda l’intero Paese. L’apertura agli investitori e ai capitali esteri è per noi la svolta indispensabile. Ma oggi che appunto si riparte, l’Italia non può considerare San Marino come un concorrente: se attiriamo investimenti da noi non è che li togliamo all’Italia, perché l’alternativa a quel punto sarebbe tra San Marino e altri Paesi con caratteristiche analoghe. Ma se saremo davvero bravi ad attirare investitori a guadagnare saranno senza ombra di dubbio anche le regioni circostanti. L’Italia ha solo da guadagnare dallo sviluppo di San Marino”.


Presidente, a breve l’ANIS attende un’altra visita illustre.


“Sì, il 21 luglio in occasione della nostra Assemblea avremo l’onore di ospitare il Presidente di Confindustria Italia Giorgio Squinzi, con cui abbiamo relazioni di ottimo livello e che ha una visione della nostra Repubblica e della nostra economia molto simile alla nostra. Per noi il 2014 sarà un anno da ricordare”.

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