Liceo Economico: le testimonianze di Roberto Chiaruzzi, Giacomo Agostini e Lorenzo Canini. Lo smaltimento dei rifiuti, la web economy, l’agricoltura: “La paura è uno stimolo”.
di Jacopo Conti*
La scuola si apre alle imprese. All’interno del Liceo Economico Aziendale della Repubblica di San Marino, il 22 maggio, si è svolta una conferenza-incontro riguardante la tematica dell’autoimprenditorialità e intitolata “Il futuro per i giovani oggi”.
L’iniziativa è stata realizzata con l’obiettivo di diffondere una serie di indicazioni sull’evoluzione del mercato del lavoro ed effettuare alcuni orientamenti in uscita ai giovani studenti giunti al termine di un percorso di studio.
L’incontro si è sviluppato sulle testimonianze di tre giovani imprenditori sammarinesi, rispettivamente Roberto Chiaruzzi, Giacomo Agostini e Lorenzo Canini, i quali hanno illustrato le finalità delle loro imprese.
Il primo a parlare è stato Roberto Chiaruzzi, 28 anni, rappresentante della “Cooperativa Trasforma”, attiva sul territorio dal febbraio del 2010. Partita da Chiesanuova, successivamente ha iniziato a operare anche a Fiorentino, e si occupa dello smaltimento dei rifiuti – che in realtà sono materiali- e quindi della salvaguardia dell’ambiente.
I primi passi sono stati mossi, come ha sottolineato Roberto Chiaruzzi, “grazie al sostegno e al coinvolgimento di 54 famiglie volontarie”.
Il giovane ha poi illustrato la storia della Cooperativa Trasforma, che ha saputo collezionare due importanti riconoscimenti: la vittoria a “Nuove idee, nuove imprese” e l’accesso ai benefici della “Legge a sostegno di nuova imprenditoria giovanile e femminile”.
Roberto poi ha parlato di filosofia utilizzata per lo smaltimento, “definita Zero Way Strategy: il rifiuto-materiale non deve più esistere”. Il giovane imprenditore ha poi affrontato un argomento piuttosto delicato, ovvero quello che riguarda la spesa che la Repubblica deve sostenere per i rifiuti: “Noi spendiamo 240 euro a tonnellata. Soldi che vanno all’Italia. Perché darli a loro quando possiamo fare un’economia nostra? L’80% del materiale che finisce in discarica è facilmente recuperabile e riciclabile”. Nel suo intervento poi ha sottolineato che ad oggi la Cooperativa lavora con 3 mila famiglie del Titano e con circa 200 aziende.
Successivamente, il “gelato” – ovvero il microfono – è passato a Giacomo Agostini, 25 anni e diplomato nel 2007, fondatore di Mr Apps. L’azienda, formata da 9 persone, è nata nel 2012 ed è specializzata nello sviluppo di applicazioni per il cellulare e nella web economy, ovvero la “vendita tramite la Rete”. Il giovane imprenditore e programmatore, dopo aver brevemente raccontato il proprio percorso lavorativo, ha spiegato agli studenti presenti che l’impresa che ha fondato “ha vinto il 2° premio al concorso “Nuove Idee Nuove Imprese” e che le applicazioni firmate Mr. Apps sono state scaricate da moltissime persone da tutto il mondo, raggiungendo più di 500.000 downloads.
“Tutto parte da un’ idea, una passione” ha spiegato Giacomo Agostini ai giovani studenti aggiungendo preziosi consigli. “E’ importante sapere come potrebbe essere percepita la vostra idea di azienda”. Inoltre, il giovane imprenditore si è soffermato sull’utilità dello smartphone, definito come “il nuovo computer”. Infatti, più di un miliardo di questi apparecchi elettronici sono stati venduti nel 2013. Giacomo infine ha illustrato e condiviso con la platea la propria opinione sul mercato del lavoro: “Oggi è congelato e tutto ciò che si apprende non basta mai”. Infine, ha suggerito agli studenti presenti che “la paura deve essere uno stimolo”.
Il terzo intervento ha visto Lorenzo Canini, 29 anni e fondatore dell’azienda agricola Canini, raccontare la propria esperienza. “L’azienda lavora su numerosi ettari di terreno destinati all’agricoltura. I costi di ammortamento sono molto elevati. L’orario di lavoro dipende dai periodi ma solitamente mi sveglio alle 4-5 del mattino per poi concludere l’attività lavorativa alle 18:30 del pomeriggio”. Orari che possono essere stancanti ma, come ha precisato il giovane sammarinese, “chi vuole cominciare deve essere appassionato” poiché la passione è un vero e proprio filo conduttore. Inoltre serve molta pazienza e positività.
“L’agricoltura è molto interessante perché racchiude in sé tutti i lavori classici – ha proseguito -. Infatti, non basta essere solo agricoltori: è necessario diventare imprenditori”. Infine Canini ha affrontato la crisi dell’agricoltura. “L’agricoltura è in crisi se viene praticata seguendo la ‘tradizione’, ovvero continuando a coltivare i soliti prodotti”. Per far fronte a tutto ciò, ha concluso, “servono le idee dei giovani”.
Gli studenti hanno poi rivolto alcune domande ai giovani imprenditori. Domande che hanno spaziato dalle ambizioni e alle difficoltà nel gestire un’impresa. Secondo Chiaruzzi il fine della sua impresa è l’espansione mentre le difficoltà sono la trasparenza e la visibilità. Per Agostini occorre individuare un’idea vincente e “migliorare ciò che già esiste”. La difficoltà principale invece è trovare le persone giuste su cui contare: “Abbiamo carenza di bravi programmatori e sviluppatori”.
Canini invece ha puntato il dito contro “i pregiudizi degli altri agricoltori”. “L’importante – ha rimarcato parlando della propria attività – è sbagliare per poi migliorare”.
*4EA Liceo Economico Aziendale di San Marino