Il vantaggio dei led a livello di riduzione dei costi e di gestione è grande specialmente dove l’illuminazione è senza soluzione di continuità, come sottopassi, gallerie, ospedali.
di Eleonora Zavoli
Dal primo settembre del 2009 l’Unione Europea ha ufficialmente vietato – tramite Direttiva – la produzione di lampadine elettriche ad incandescenza. Si è dunque entrati nell’era delle lampadine a basso consumo. In questa categoria trovano posto le lampadine fluorescenti compatte, le alogene a basso consumo e i led, che consentono una considerevole riduzione dei consumi di energia elettrica (dal 30 all’80%). Ciò comporta non solo un risparmio in bolletta, ma anche minori emissioni di anidride carbonica, un beneficio importantissimo per l’ambiente. Alcuni studi hanno dimostrato che le “vecchie” lampadine ad incandescenza trasformano solo il 5% dell’energia in luce, il resto è perso in calore; la loro durata arriva ad un massimo di 1.500 ore di funzionamento, ma hanno un’ottima resa di colore. Stessa resa di colore per quelle alogene, con una durata superiore (massimo 2.000 ore). Risultati migliori sono offerti dalle lampade fluorescenti compatte, che hanno una durata pari alla metà rispetto ai led. Lo svantaggio sta nel loro smaltimento, visto che il loro contenuto di mercurio le classifica come RAEE. I dati in assoluto migliori sono quelli delle lampade a led: assorbono meno potenza a parità di flusso luminoso emesso, sono caratterizzate da un’alta efficienza luminosa e la loro durata di vita è nettamente superiore, ben 30.000 mila ore.
Naturalmente tutti questi benefici si pagano con un costo d’acquisto elevato. Un piccolo conto dimostra, però, che se consideriamo un funzionamento giornaliero di 8 ore e fissiamo un costo dell’energia pari a 0.20€/kWh notiamo che solo le lampade fluorescenti compatte, al momento, battono di circa 50 cent/anno i led. Teniamo presente che le fluorescenti presentano un decadimento del flusso luminoso con il passare delle ore di funzionamento e che i led, come nuova tecnologia, hanno invece ampi margini di sviluppo. Il vantaggio dei led a livello di riduzione dei costi e di gestione è grande specialmente dove l’illuminazione è senza soluzione di continuità, come sottopassi, gallerie, ospedali. Il led non contiene gas nocivi per la salute e nemmeno sostanze tossiche, a differenza delle fluorescenti. L’unico elemento discutibile è la presenza, all’interno, di polvere di silicio. In ogni caso i led non provocano inquinamento luminoso: non saturano l’ambiente e non ci sono emissioni di raggi UV e infrarossi. Il calore generato dal led viene trattenuto all’interno e la potenza è impiegata per l’illuminazione, migliorando l’efficienza delle prestazioni. Sono inoltre adatti ad essere installati a contatto con il legno, la plastica e con tutti quei materiali che temono il calore. Non dimentichiamo che nel climatizzare un ambiente va considerato anche il calore emesso dall’illuminazione: con i led si stima di dover abbattere 15 W per ambiente contro i 75W prodotti da una alogena o incandescenza. Se quanto detto finora vale solo per l’illuminazione domestica, risultati altrettanto importanti possono essere ottenuti per l’illuminazione stradale. Anche in questo campo i led risultano la migliore tecnologia; purtroppo i costi di acquisto sono spropositati rispetto a quelli delle lampadine “concorrenti”. Sicuramente con il consolidarsi di tale tecnologia potremo ottenere gli stessi vantaggi, ora solo di esclusiva domestica, anche per illuminare le nostre città.