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San Marino, Marco Arzilli e il “Fellini”: una Spa pubblica per gestire l’aeroporto

da Redazione

In volo verso il futuro. La presentazione delle attività dell’Aeroclub San Marino e del piano di sviluppo dell’aviosuperficie di Torraccia e le riflessioni del Segretario di Stato Marco Arzilli sul progetto aviation all’aeroporto Fellini di Rimini.

 

di Alessandro Carli


SAN MARINO – In volo verso il futuro. In occasione della presentazione delle attività dell’Aeroclub San Marino e del piano di sviluppo dell’aviosuperficie di Torraccia – il Presidente dell’ACS, Corrado Carattoni, ha spiegato che le priorità sono legate “all’allungamento, a medio termine, della pista fino a 950 metri e con alcuni lavori a breve termine, fra i quali la pavimentazione dell’attuale pista di 650 metri, l’aumento dei posti hangar ed il completamento dell’impianto di erogazione carburante per velivoli a turbina” per una spesa complessiva di circa un milione e mezzo di euro – il Segretario di Stato all’Industria Marco Arzilli ha fatto il punto sullo stato di avanzamento dell’aeroporto “Fellini” di Rimini e della Repubblica di San Marino. Non prima però di aver appoggiato il progetto dell’aerodromo di Torraccia: “Per uno Stato che intende aprirsi sempre più verso l’esterno, l’aviosuperficie rappresenta una struttura di grande interesse, soprattutto per le attività collegate”. Arzilli poi si è soffermato sulle nuove traiettorie del “Federico Fellini” di Miramare. “Siamo nella fase di attuazione dell’accordo di cooperazione economica con l’Italia. Attraverso il progetto ‘Aviation’, da settembre 2013 possiamo contare su una concessione della durata di 40 anni del sedime dell’aeroporto. Nei giorni scorsi l’esecutivo ha deliberato la costituzione della società di gestione delle aree dello scalo rivierasco: sarà una società per azioni che avrà, perlomeno nella fase iniziale, un capitale al 100% pubblico”. Il segretario non esclude però un coinvolgimento del privato. Anzi. “La sinergia tra le due anime è fondamentale: cerchiamo investitori. Ad ogni modo, anche in caso di coinvolgimento di banche o imprenditori, lo Stato manterrà la maggioranza delle quote”.

Per Arzilli nel sedime dell’aeroporto internazionale della Provincia di Rimini e della Repubblica di San Marino ci sarà spazio per “l’aviazione generale business, per la manutenzione degli aerei e per il settore cargo”.

 

LA POLITICA IN VOLO


I tre rappresentanti del governo si sono mostrati compatti sull’importanza dello scalo dedicato al regista riminese. “Uno Stato sovrano – ha rimarcato Marco Arzilli – ha bisogno di una infrastruttura come l’aeroporto”. Per Teodoro Lonfernini, segretario di Stato al turismo e allo sport, si tratta di “una infrastruttura non rinviabile. In passato abbiamo perso molto tempo. L’esecutivo crede molto in questo settore, nell’avio-turismo, che è stato inserito anche nel piano strategico, approvato di recente dal Consiglio. L’aerodromo di Torraccia può rappresentare un punto di eccellenza dell’accoglienza turistica sammarinese”.

Parole che rieccheggiano anche nelle riflessioni del segretario di Stato alla cultura e all’istruzione, Giuseppe Maria Morganti: “Con l’aerodromo si valorizza la nostra sovranità. Certamente daremo il massimo del nostro contributo”. Morganti poi ha riportato alcuni passaggi della visita a Malta, un piccolo Stato “che in 10 anni ha saputo far decollare il proprio Prodotto Interno Lordo” grazie a una serie di politiche di formazione. “Hanno chiesto a 50 persone di pensare all’Unione europea e ai finanziamenti disponibili. Sono riusciti a intercettare oltre 10 milioni di euro a fondo perduto. L’Italia, per fare un esempio, ne perde circa il 75%”.


L’AEROCLUB DI SAN MARINO: DUE SCUOLE DI VOLO


A Torraccia si è parlato anche e soprattutto delle attività dell’Aeroclub. E di programmi. Invitando i lettori a seguire il “giro in aria” che Fixing ha effettuato assieme al pilota Gian Franco Terenzi (il video lo trovate su www.sanmarinoweb.com), diamo spazio al Presidente dell’ACS Corrado Carattoni (nella foto), che si è soffermato sull’importanza di allungare un po’ la pista presente, ad oggi un prato verde, magari asfaltandola, in modo che “possa essere utilizzata tutto l’anno”.

In questo modo “si potrà sviluppare un’attività di avio-turismo di tutto rispetto, ben due scuole professionali di volo (FTO) per aerei ed elicotteri, nonché l’insediamento di attività economiche che favoriranno lo sviluppo aeronautico, creeranno professionisti del volo e nuovi posti di lavoro, il tutto in sinergia con il mondo finanziario ed imprenditoriale privato, praticamente a costo zero per lo Stato”.

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