Home FixingFixing Comitato “Sì”: “Esternalizzazioni e attività privata, 2 norme ingiuste e pericolose”

Comitato “Sì”: “Esternalizzazioni e attività privata, 2 norme ingiuste e pericolose”

da Redazione

Referendum San Marino: il decreto da abrogare esternalizza fuori territorio esponendo a gravi rischi i soldi dei cittadini ed andando contro al parere dell’Avvocatura dello Stato che sconsigliava tale scelta.

 

Il Comitato promotore invita a votare “Sì” in occasione del referendum del 25 maggio per eliminare due norme ingiuste e pericolose per il nostro sistema sanitario e pensionistico.

Scheda azzurra: per eliminare il decreto Fondiss del 2013, che stravolge la legge del 2011 con cui era stato istituito il secondo pilastro previdenziale.

La legge prevedeva due modalità di gestione delle risorse: diretta con il supporto gratuito di Banca Centrale della Repubblica di San Marino oppure tramite soggetti sammarinesi autorizzati e vigilati dagli organi dello Stato.

Il decreto da abrogare esternalizza fuori territorio esponendo a gravi rischi i soldi dei cittadini ed andando contro al parere dell’Avvocatura dello Stato che sconsigliava tale scelta.

La legge prevedeva anche una gestione amministrativa interna all’ISS, mentre con il decreto che si chiede di abrogare viene prevista la possibilità di privatizzare tutti i servizi, cosa peraltro già iniziata illegalmente nel 2012. Eliminando il decreto si tutela la nostra pensione.

Scheda gialla: per cancellare la legge che permette al personale ISS, che già percepisce uno stipendio pagato con soldi pubblici, di esercitare privatamente. La libera professione si può esercitare anche sugli assisti ISS per le prestazioni che il Sistema sanitario pubblico non eroga (art.3 comma 2).

E il governo sta accorciando la lista dei servizi che l’ISS eroga, per allungare quella dei servizi per cui è possibile esercitare privatamente. Una legge che incoraggia il conflitto di interessi, perché si può svolgere attività privata durante l’orario pubblico, in più lo stesso personale può avere partecipazioni in società che si occupano di sanità.

Dopo aver tollerato anni di abusi perché faceva comodo dirottare pazienti nelle cliniche private, ecco la sanatoria, che non offre quei controlli che anche prima non c’erano. Gli introiti per l’ISS non sono garantiti né scritti sulla legge ma decisi d’intesa tra professionisti, senza trasparenza. Il ritiro della legge non eliminerà la possibilità di collaborare con professionisti dall’esterno: infatti ciò era possibile anche prima di questa legge, che al contrario crea disuguaglianza verso gli altri dipendenti della Pubblica Amministrazione e concorrenza sleale verso chi ha scelto di lavorare solo nel privato.

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