Home FixingFixing Eccellenze all’estero. San Marino a Kyoto

Eccellenze all’estero. San Marino a Kyoto

da Redazione

Valentina Conti al congresso sulla Broncologia e Pneumologia Interventistica: “Al WCBIP abbiamo presentato uno studio sui noduli polmonari solitari”.

 

di Alessandro Carli

 

I lettori più attenti di San Marino Fixing si sono accorti che amiamo raccontare le esperienze all’estero degli studiosi e dei ricercatori della Repubblica. Senza scomodare troppo l’economista di Radio 24 Il Sole 24 Ore Sebastiano Barisoni (recentemente ha fatto un approfondito intervento sul-l’istruzione dei giovani italiani, sottolineando che, a differenza dei Paesi anglosassoni, le famiglie italiane non mandano i figli a studiare in luoghi d’eccellenza ma che preferiscono comprar loro una casa, con quel che ne consegue a livello di competitività e occupazione), abbiamo trovato un’altra bella storia, questa volta nel ramo della medicina, che unisce il Monte a Ferrara e al lontano Giappone. Si è conclusa la partecipazione di Valentina Conti – la dottoressa di Falciano che sta ultimando la scuola di specializzazione in Malattie dell’Apparato Respiratorio all’università di Ferrara (finirà il percorso di studi a giugno) – alla 18esima edizione del congresso mondiale sulla Broncologia e Pneumologia Interventistica (WCBIP), ospitato a Kyoto, in Giappone, dal 13 al 16 aprile. Con lei, il dott. Franco Ravenna, sempre dell’Unità Operativa di Pneumologia diretta dal Prof. Alberto Papi dell’Università di Ferrara. Assieme a Valentina Conti, ripercorriamo il progetto presentato.

 

Cosa avete presentato al congresso in Giappone?


“All’interno della U.O. di Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Ospedale Universitario S. Anna di Ferrara vengono condotti numerosi progetti di studio. A Kyoto abbiamo portato uno studio sulla broncologia, una branca della pneumologia che si occupa dello studio endoscopico delle malattie dell’apparato respiratorio. Più specificatamente, abbiamo presentato uno studio sui noduli polmonari solitari, che sono addensamenti polmonari periferici di dimensione inferiore ai 3 cm. E’ stato illustrato, vista la platea internazionale, in lingua inglese”.

 

Ci racconta il progetto?


“Lo studio è stato condotto su una serie di pazienti con nodulo polmonare solitario e aveva lo scopo di definire a priori, prima di procedere con l’intervento chirurgico, quale fosse l’eziologia della nodularità. I noduli del polmone, infatti, da una parte possono essere lesioni maligne e, in questo caso, l’intervento chirurgico con la conseguente asportazione è indicato; dall’altre parte, possono essere lesioni benigne e, in quest’altra opzione l’approccio chirurgico risulta essere inappropriato e potenzialmente rischioso. Il progetto che è stato portato in Giappone valuta l’approccio integrato di broncoscopia e Tomografia ad emissioni di Positroni (PET) nella differenziazione e caratterizzazione dei noduli polmonari periferici studiando come identificare a priori la benignità o la malignità del tumore prima di procedere all’intervento chirurgico”.

 

Come siete arrivati al congresso?


“Abbiamo presentato il progetto a ottobre 2013 e dopo una selezione a febbraio 2014 è stato accettato come poster discussion: un poster appeso chiariva le caratteristiche dello studio, mentre il progetto veniva esposto oralmente in una sessione di 10 minuti con question and answer da parte dall’auditorium. Spesso si parla di poli universitari di eccellenza”.

 

Qual è lo stato dell’arte all’estero rispetto all’Italia?


“L’eccellenza di un polo universitario è direttamente proporzionale alla quantità di risorse messe a disposizione. Nel campo della medicina, ed in particolare nella branca Pneumologica della broncologia sembra che all’estero vi siano maggiori risorse a disposizione sia in termini francamente economici che di innovazione tecnologica. Molte strumentazioni endoscopiche utilizzate a Ferrara e in Italia provengono dall’estremo oriente, in particolare dal Giappone, paese che ha scommesso sulla tecnologia e che ha un export, in questo settore, molto ampio”.

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