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San Marino, Consiglio Grande e Generale: onorificenze per Giorgio Napolitano e Mogherini

da Redazione

Verranno conferiti delle onorificenze del Gran magistero dell’Ordine equestre di Sant’Agata. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

I lavori del Consiglio grande e generale riprendono nel pomeriggio dal comma comunicazioni con altri interventi di consiglieri in tema di voto di scambio, in seguito alle dichiarazioni apparse sulla stampa di Giuseppe Roberti. Quindi si passa alle risposte del governo a interpellanze/interrogazioni.

Chiuso il comma comunicazioni, il Consiglio grande e generale approva le proposte di conferimento di onorificenze del Gran magistero dell’Ordine equestre di Sant’Agata per il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano e per il ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini, in occasione della loro visita ufficiale sul Titano, in agenda il prossimo giugno.

E’ seguita una serie di nomine e sostituzioni, tra cui la presa d’atto del consigliere di Ap, Matteo Fiorini, in seno alla Commissione consiliare Affari esteri e del consigliere di Ap, Nicola Renzi, al gruppo sammarinese dell’Unione interparlamentare.

Per il non raggiungimento del quorum non viene accolta la proposta del presidente della Corte per il trust e i rapporti fiduciari, Maurizio Lupoi e di un candidato alla Corte, Gambaro, per cui è richiesta la maggioranza dei due terzi (39 voti). Il capogruppo Pdcs-Ns, Luigi Mazza, chiede di sospendere la nomina, richiesta accolta.

Approvata a maggioranza la nomina di due membri del consiglio direttivo della Banca centrale della Repubblica di San Marino: Pdcs-Ns propone la conferma di Aldo Simoncini, Ap Giovanni Luca Ghiotti. Viene quindi nominato il Comitato sammarinese di Bioetica: Carlo Bottari, Maria Luisa Borgia, Virgilio Stacchini.

I lavori proseguono con l’esame dei progetti di legge in prima lettura all’ordine del giorno: “Disposizioni per la prevenzione e repressione del crimine di genocidio”, “Codice di condotta per gli Agenti Pubblici” e “Disciplina delle prestazioni di lavoro occasionale e accessorio”.

In seduta notturna il Consiglio grande e generale proseguirà il dibattito sull’ultimo progetto di legge ed affronterà la ratifica dei decreti delegati e decreti legge.

 

Di seguito un riassunto degli interventi del pomeriggio:

 

Comma comunicazioni.

Mario Lazzaro Venturini, Ap: “Gli interventi dei consiglieri sono stati 12/13 e hanno creato un’atmosfera surreale. Quasi tutti gli interventi si sono concentrati sulle parole del Segretario Valentini a Vienna, mentre il fatto di rilievo dei giorni scorsi sono state le dichiarazioni che il signor Roberti ha rilasciato al quotidiano “L’Informazione”. La classe politica ha la tendenza di tenersi alla larga dal fare i conti con il proprio passato, ma più si tiene lontana da questa analisi più sarà difficile nel presente evitare di commettere gli stessi errori. Ma non è solo la classe politica a mancare questo appuntamento. Lo fa anche la popolazione probabilmente per non fare i conti con sé stessa, per non ammettere di avere sostenuto in passato un regime la cui pericolosità oggi stiamo toccando con mano. Tutti erano a conoscenza degli aspetti legati al mercato del voto estero. Noi lo abbiamo denunciato più volte in passato. Eppure la Magistratura è stata colpevolmente assente sul mercato del voto estero. Nonostante le varie denunce di Ap, la Magistratura, dopo le fasi di istruttoria, ha sempre archiviato le indagini. Negli anni ’90 è stata portata avanti un’indagine piuttosto carente. La Magistratura avrebbe dovuto disporre il sequestro di documenti nella sede di certi partiti e avrebbe dovuto valutare i rimborsi per le spese di viaggio dei vari partiti. Successivamente è seguita un’altra indagine, anch’essa archiviata, però il Giudice disse qualcosa di molto significativo: era impossibile andare avanti per la scarsa collaborazione delle Autorità argentine. Poi altri esposti di Ap a cui seguì un nulla di fatto. Questa è una storia che qualcuno, in primis la popolazione sammarinese, preferisce non ricordare. Noi non abbiamo mai fatto parte di quel sistema e non gradiamo che alcune dichiarazioni clamorose comparse sull’Informazione non vengano accolte da nessuno. Io mi aspettavo alcuni commenti da parte delle opposizioni che non ci sono stati ma attendevo anche i commenti della maggioranza. Anche i partiti dell’attuale maggioranza devono sforzarsi di fare un’analisi del passato in cui si riconoscano i meriti ma siano anche individuate le zone d’ombra”.

 

Denise Bronzetti, Indipendente: “Il Rasputin di Montefiore sta probabilmente mandando una serie di messaggi. Quello che emerge è che sta mandando messaggi a mezzo stampa. Il punto principale della vicenda non è il finanziamento ai partiti ma il finanziamento ad alcune persone all’interno dei partiti. E su questo provo lo stesso stupore del collega Mario Venturini: parlo io come consigliere indipendente ma nessuno dei partiti a vario titolo citati nell’intervista. Vorrei capire se i partiti richiamati dal Rasputin di Montefiore sono o meno i partiti di allora. Perché un motto d’orgoglio da quei partiti me lo aspetterei affinché si faccia chiarezza su certe illazioni. Come mai questo silenzio di oggi? Io conosciuto il Rasputin di Montefiore, ed è vero che era depositario di alcuni segreti della politica sammarinese, ma per fortuna da quel Mondo non sono stata ritenuta attendibile per accedere a certe informazioni. Temo anche delle ritorsioni in seguito a quello che ho detto ma che io parli o io non parli le cose vanno avanti lo stesso e l’azione del Tribunale idem”.

 

Gian Matteo Zeppa, Rete: “Mi ha piacevolmente colpito l’intervento del consigliere Mario Venturini. Non credo però che ci si debba sorprendere dell’atteggiamento della cittadinanza perché la popolazione sammarinese ha un atteggiamento assolutamente omertoso. La realtà di San Marino ricalca i bruttissimi connotati di certe società del sud. Abbiamo creato un circuito assolutamente non virtuoso ed ognuno è legato all’altro: se cade uno, cade l’intero sistema. L’uscita dalla black list ha creato aspettative che al momento non sono confermate. Siamo in un equilibrio precario. In tutto questo la colpa è stata del poco interessamento della cittadinanza anestetizzata da un finto benessere. L’intervista de l’Informazione non mi ha colpito più di tanto: si è semplicemente manifestato un nome e cognome che ha ribadito quello che già tutti sapevamo. In un paese normale certe dichiarazioni apparse sulla stampa avrebbero fatto sobbalzare cittadini e politici ed invece qui regna il “volemose bene”. Chi vuole uscire da questo sistema malato, tiri fuori la testa da sotto la sabbia e vada contro un certo modo di fare politica. Se quest’Aula vuole alzare la testa, allora si parli di certe cose anche in comma comunicazioni, si facciano serate pubbliche oppure non ci si può stupire quando un giorno la cittadinanza si stuferà. Chi riveste ruoli importantissimi per San Marino non deve essere tutelato: serve garanzia anche per la cittadinanza”.

 

Federico Pedini Amati, Ps: “L’intervento di Venturini mi ha stimolato. Ed anzi credo abbia stimolato l’Aula. Se non iniziamo dal 2014 a impostare un meccanismo tale per cui tutte le nefandezze compiute dal cittadino, fino al politico più potente, vengano punite, il rischio è che ci giochiamo la nostra credibilità sia verso l’esterno che verso i nostri cittadini. I sammarinesi sono stanchi di sentire parlare di un certo tipo di situazioni. La realtà vera è che nel nostro assetto giudiziario negli ultimi 15 anni (dal 2000 ad oggi) non ci sono state inchieste che abbiano riguardato e siano andate fino in fondo, senza dunque essere archiviate, in merito al giro di tangenti nel nostro paese. Se non cambiamo verso a questo Paese ci giochiamo la nostra credibilità. Se uno ruba una pecora viene condannato, se un politico prende le tangenti l’inchiesta viene archiviata: questo è il nostro Paese. Il Tribunale ha delle responsabilità, pari a quelle della politica. Apre inchieste che nell’arco di 3/4 mesi rendono noto tutto. Di altre questioni invece non se ne occupa o non se ne sa più nulla. Vogliamo arrivare al 2024 continuando a dire certe cose, oppure c’è una Magistratura che vuole finalmente andare fino in fondo e vuole evolversi. Vicende che riguardano larga parte dei partiti ma sulle quali non si è mai fatta luce. In Italia siamo alla terza Tangentopoli con l’Expo. A San Marino invece non si indaga su nessuno. Oppure le inchieste partono e non si sa mai come finiscono. Questo Paese è andato avanti per commissioni d’inchiesta per questioni politiche. Ma ci saranno anche delle conseguenze penali o no? Sta diventando il far west. Per qualcuno 300 mila verifiche, per altri, che hanno rubato, invece niente. La politica ha in primis la responsabilità di non avere contribuito a fare luce su vicende poco chiare della nostra Repubblica, anche se è evidente che l’unico organismo competente a farlo è il Tribunale. Avrebbe dovuto fare luce sulle 60 finanziarie e sulle 20 banche date, sulle licenze, sulle tangenti ed invece non ha fatto nulla. Questo non è il paese in cui voglio vivere. La legge dovrebbe essere uguale per tutti”.

 

Stefano Macina, Psd: “Premetto, non mi trovo d’accordo con l’immagine che viene fuori da questo Consiglio grande e generale, questo Paese non è il Paese delle banane, senza credibilità. Non condivido certe affermazioni perché sono un’offesa a questo Consiglio che ha spesso trovato intesa per provvedimenti importanti per la credibilità del Paese. E’ una visione molto pericolosa e vi invito a riflettere. Non concordo con la tesi di Zeppa sull’Expo, San Marino non deve partecipare per le indagini in corso, piuttosto bisogna distinguere l’importanza dell’evento dalle infiltrazioni. Il secondo tema su cui volevo intervenire, rispetto all’intervento del consigliere Berti: sulla vicenda Sopaf il tempo sarà galantuomo, dimostrando che la Cassa di risparmio non ha sbagliato, né il sistema bancario sammarinese. Siano entrati in un ingranaggio dove qualcuno aveva bisogno si prendesse un certo percorso. Difenderò continuamente le bontà del sistema bancario, quando è partito il progetto Sopaf i dirigenti della Cassa hanno fatto il giro di tutte le forze politiche, tutti sapevano, maggioranza e opposizione. Nessuno ha obiettato allora. Ultima questione: il silenzio sull’intervista di Roberti. Noi siamo stati zitti perché non ho trovato nulla di nuovo rispetto quanto emerso negli ultimi anni. Chiedo all’Aula di non fare solo polemica sul passato, ma di vedere se vi sono situazioni in cui intervenire, il nostro compito è quello di superare le lacune se ci sono”.

 

Augusto Michelotti, Su: “Quello che dice Mario Venturini non è mai banale e lo sto a sentire. Ha tirato fuori un problema che anche io l’ho subito dai giornali. Si dice che guardiamo al passato, ma c’è un problema, ovvero la sfiducia dei cittadini per la politica nasce da queste cose e abbiamo bisogno di chiarirle. Questo Paeseè andato avanti con un sistema omertoso, perché tutti sì, sapevamo, ma diverso è avere le prove per smascherare le porcherie fatte. Questo personaggio, Roberti, dice che alcuni imprenditori hanno dato soldi ai partiti per fare campagna elettorale e portare elettori. Certo che lo sapevamo. Da scrutatore ho visto le corriere cariche di elettori che non potevano parlare, mi sono vergognato di essere sammarinese. Ma anche con le prove in questo Paese non si muove niente. Spero davvero che ora si scoperchino i coperti delle pentole del malaffare. Andiamo a dare una dimensione di realtà a ciò che un tempo solo si sospettava”.

 

Marco Gatti, Pdcs: “Berti e Mazza hanno argomentato bene i temi toccati in comunicazione. Però devo dire che mi sono sentito tirare per la giacca perché non si può parlare di silenzio dandogli significati che non ha. E’ un non volere fare ingerenze e pressioni con interventi mediatici. Queste sono ingerenze e la Democrazia cristiana non vuole percorrere questa strada. I partiti sono cambiati, ha ragione Venturini. Parlo per la Dc, che è cambiata non perché ci sono stati atti giudiziari, ma perché al suo interno c’è stato un dibattito politico forte. Abbiamo dimostrato di saper fare politica ed è emersa la classe dirigente. Roberti fa chiacchiere da bar, fa interventi che tolgono dignità alla politica e la tolgono a tutti anche a chi urla in Aula. La giustizia non si basa sulle chiacchiere ma sulle prove ed elementi concreti, qui il Tribunale e la polizia hanno i mezzi per esprimersi”.

 

Massimo Cenci, Ns: “I partiti non sono gli stessi di qualche anno fa e anche il Consiglio non è lo stesso. Dal 2008 in poi è stato fatto un percorso che ha consentito al Paese di fare passi in avanti e ha permesso di guardare al futuro con occhio diverso. Il consigliere Venturini è stato l’unico ad affermare il silenzio avuto dai sammarinesi in passato. L’impressione è che un universo parallelo garantisse appalti, favori. Oggi bisogna fare attenzione ad alcuni soggetti che oggi denunciano i comportamenti del passato, ho l’impressione che appena cambi l’aria tornino da dove sono venuti. Chi sa qualcosa denunci, ma il luogo giusto è il tribunale”.

 

Mimma Zavoli, C10: “Far passare il messaggio che la gente è la parte che in qualche modo non ha reagito è messaggio sbagliato. La cattiva politica si è appropriata di ambiti che non le appartenevano. Continuare a dire che una cattiva politica ha condizionato pesantemente tutto ciò che avveniva in questo Paese, dagli uffici al mondo dell’imprenditoria fino a quello della finanza, è giusto e dobbiamo farne tesoro. Questa situazione non è, come dice qualcuno, passato. Siamo figli di questa cattiva politica anche se stiamo cercando di affrancarci. Cerchiamo di lavorare utilizzando prassi politiche adeguate ma iniziamo a mettere i puntini sulle “i” e non continuiamo a dire che certe cose non sono accadute. Abbiamo un livello di infiltrazione mafiosa preoccupante e quello che deve farci preoccupare è che dobbiamo individuare gli ambiti di cui deve occuparsi la politica. Iniziamo a guardare davvero quello che sta succedendo in questo piccolo territorio. Dal punto di vista delle infiltrazioni malavitose la situazione è fortemente allarmante. Smettiamo di nascondere le cose avvenute. Chi ha lasciato che tutto avvenisse prenda atto di una condizione e si affranchi davvero da certi metodi”.

 

Nicola Renzi, Ap: “Ribadisco da parte mia lo stupore per la piega che aveva preso questo comma Comunicazioni. Tutto incentrato sulla gaffe del Segretario Valentini: a mio avviso avrebbe fatto una gaffe se non avesse detto ciò che ha detto. Io credo che il riconoscimento debba essere reciproco partendo dalle proprie identità. Conosco persone profondamente laiche che non disconoscono la nostra tradizione ed anzi sanno che proprio grazie alla nostra tradizione hanno maggiori possibilità di esercitare quel credo laico: passaggio fondamentale della cultura occidentale. Quando un giorno riusciremo a fare un discorso complessivo su tematica legalità ci si renderà conto che la politica avrebbe fatto ben poco da sola. L’intervista a l’Informazione è una confessione? Secondo me si. E’ arrivato il momento per attendere le risultanze della Magistratura e poi saper discernere per fare in modo che sammarinesi e politica facciano le loro considerazioni sulla vicenda”.

 

Risposta a interpellanze/interrogazioni

 

Interpellanza presentata dal Consigliere Francesca Michelotti per conoscere le intenzioni del Governo in tema di servizio farmaceutico e delle relative prospettive di sviluppo (depositata in data 7 aprile 2014)

 

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze, delegato dal segretario per la Sanità, Francesco Mussoni: “Si ritiene fondamentale la presenza costante del professionista farmacista per rispondere alle domande degli utenti. Certamente per il futuro ci si dovrà garantire la copettura delle fasce orarie con due farmacisti. C’è disponibilità dell’Uoc farmaceutica nel recepire nuovi servizi, dalla cosmesi, omeopatia, etc, serviranno azioni di formazione per sviluppare il marketing. Il prossimo uso della Smac andrà in questa direzione”.

 

Interpellanza presentata dal Consigliere Francesca Michelotti per chiarimenti in merito a quanto operato dal comitato amministratore di FONDISS prima e dopo le modifiche alla Legge n.191/2011 introdotte dal Decreto n.151/2013.

 

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze, delegato dal segretario per la Sanità, Francesco Mussoni: “Il Comitato amministratore di Fondiss, stando la non emanazione del decreto delegato che deve fissare i criteri di scelta del gestore finanziario non ha mai previsto di convenzionarsi, non ha mai interpellato soggetti terzi per la gestione del fondo. Il comitato di amministrazione di Fondiss, nella fase iniziale, ha ritenuto di procedere con estrema prudenza, investendo in strumenti finanziari semplici, ed assolutamente garantiti, quali depositi a termine, accesi esclusivamente presso istituti bancari sammarinesi, sulla base di una gara di offerta. Il comitato ha deliberato in data 17 febbraio 2014, di destinare in investimento le somme contributive con la seguente ripartizione: quanto al 40% a Bsm, al tasso del 2,927%; quanto al 25% ad Asset Banca al tasso del 2,80%, quanto al 20% a banca Cis al tasso del 2,75%; quanto al 15% a Bsi, al tasso del 2,67%. Nel corso del 2013 Bcsm ha consentito al comitato amministratore di poter investire in certificati di deposito o pronti contro termine parte del fondo di perequazione, anche in assenza della formale approvazione del regolamento. Il comitato ha deliberato nel 15 aprile 2013 dopo aver indetto apposita gara d’appalto, cui hanno partecipato tutti gli istituti bancari sammarinesi, ha deliberato di investire la somma di 1 milione e 200 mila euro come segue: 600 mila euro presso Bsm in un Cd con scadenza 6 mesi al 3,275%, 600 mila presso Cassa di risparmio di San Marino in Pct con scadenza mesi al 3,1%. Alla scadenza dell’investimento i comitato dopo apposita gara d’appalto, ha deliberato di investire la somma di 1 mln e 600 mila euro nei certificati di deposito a scadenza 9 mesi: 480 mila a Bsm al 2,875%, 480 mila presso a Bsi al 2,82%, 240 mila euro ad Asset Banca al 2,8%. L’ammontare dei versamenti contributivi al 31 dicembre 2013 è pari a 6 mln e l03 mila euro”.

 

Interrogazione numero 3 presentata del Consigliere Elena Tonnini (Rete) per richiedere copia di tutte le delibere del Comitato esecutivo ISS da gennaio 2014 ad oggi.

 

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze, delegato dal segretario di Stato alla Sanità Francesco Mussoni: “Fin dal mio insediamento e come più volte comunicato, la trasparenza delle informazioni è sempre stata nelle mie priorità. Come comunicato sia a voi estensori dell’interpellanza sia a noi dalla Direzione Generale dell’I.S.S., le Delibere del Comitato Esecutivo verranno messe on-line sul sito dell’Istituto per la Sicurezza Sociale presumibilmente entro la fine del mese di Maggio, nel rispetto di quanto disposto dalla Legge 160/20 Il, segnalando fin d’ora che non potranno essere rilasciate copie o pubblicati documenti relativi alle persone contenenti dati e informazioni di natura sanitaria e/o dati sensibili (istanze, ricorsi, ecc.)”.

 

Interpellanza presentata dai Consiglieri Franco Santi e Andrea Zafferani per delucidazioni sulla questione della violazione dei diritti d’autore che vede coinvolti l’AASFN e l’artista Leonardo Blanco, sulle responsabilità attribuibili al Dirigente dell’AASFN e per ulteriori chiarimenti in merito.

 

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “Il quesito è oggetto di causa civile pertanto non si ritiene opportuno fornire informazioni sull’argomento a tutela della linea difensiva e nell’interesse dell’amministrazione. La pensione del signor Marino Manuzzi dal 1 gennaio 2014 viene corrisposta dall’Iss, trattandosi di un reddito non ancora dichiarato, i dirigenti dell’Iss ritengono che il dato non possa essere divulgato, Il signor Manuzzi non risulta candidato alla nomina di membro del comitato tecnico artistico”.

 

Andrea Zafferani, C10, replica: “Il segretario è stato molto sintetico nella risposta, non abbiamo avuto valutazione del congresso, ci si trincera che c’è causa civile, restiamo con la notizia dei 7 mln di euro di danni richiesti allo Stato e che non saranno fatte verifiche sulle responsabilità. Il segretario non si è sbilanciato per niente nella risposta. Ci riserveremo di approfondire la questione con una mozione”.

 

Interpellanza presentata dai Consiglieri Luca Santolini e Mimma Zavoli (Civico 10) per conoscere modalità e criteri di composizione della Commissione Giudicatrice del Concorso per il “Padiglione di San Marino Expo Milano 2015”.

 

Il Segretario di Stato al Turismo Teodoro Lonfernini: “La partecipazione di San Marino all’Expo è coordinata da un gruppo di lavoro di cui fanno parte rappresentanti di ogni Segreteria di Stato coinvolta (Finanze, Turismo, Industria e Territorio). Nella scelta si è tenuto conto del percorso fatto fino ad ora dai componenti della task force, l’esperienza maturata ed anche il curriculum vitae di ognuno. I rappresentanti sono: Daniela Berti, Silvia Santi, Mauro Maiani. L’emissione del bando è stata autorizzata con delibera 19 del 26 novembre 2013, la composizione della giuria è di decisione delle singole Segreterie di Stato. Non è stato interpellato l’Ordine degli ingegneri e degli architetti perché non è previsto per legge. La commissione giudicatrice Expo ha impostato il lavoro nella piena trasparenza e legalità: tutti i progetti sono stati valutati in via anonima. Nessun compenso economico è stato riconosciuto ai membri della commissione giudicatrice. L’articolo 18 del bando fa riferimento al decreto 97 del 2011”.

 

Mimma Zavoli, C10: “Interpellanza articolata perché era importante conoscere quali sono le dinamiche che si muovono attorno alla partecipazione di questo evento che sta attraversando dei brutti momenti”.

 

Interpellanza presentata dal Consigliere Francesca Michelotti (Sinistra Unita) sugli accordi fra Stati per lo scambio automatico di informazioni e in particolare sulle disposizioni previste dall’accordo FATCA.

 

Segretario di Stato alle Finanze, Claudio Felici: “La normativa nasce come norma del diritto interno americano sebbene abbia implicazioni anche fuori confine. L’adempimento principale richiesto agli intermediari esteri derivanti da facta è la trasmissione di informazioni da loro detenuti su clienti residenti in paesi esteri (conti correnti, situazione patrimoniale etc.). Per rendere meno stringenti taluni accordi è possibile trattare il modello facta attraverso accordi intergovernativi con cui il paese controparte degli Usa stabilisce obbligo in capo a intermediari finanziari di conformarsi a disciplina Facta. In particolare 2 modelli: 1) sottoscritto dall’Italia 2) sottoscritto dalla Svizzera. La distinzione dipende dalla modalità con cui gli intermediari finanziari trasmettono informazioni ad autorità americane. Il modello 1 avviene in automatico mentre il 2 presuppone lo scambio di informazioni automatico per i soli clienti americani che danno il consenso per chi non offre invece il consenso invece i dati vengono trasmessi in forma aggregata. Francesca Michelotti (Sinistra Unita): Trattandosi di materia delicata penso che sia meglio trasformarla in mozione per avere la possibilità di affrontare meglio la questione”.

 

Comma 2. Conferimento onoreficenze. Il Consiglio grande e generale approva la proposta.

 

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “Il Gran magistero dell’Ordine equestre Sant’agata, in occasione della visita di Stato del Presidente della Repubblica italiana, ha analizzato le proposte dell’Ambasciata italiana a San Marino per la concessione di onoreficenze. Le deliberazioni dell’ordine sono le seguenti: la proposta è di concedere l’Ordine di Gran Cavaliere decorato con il gran collare al Presidente Giorgio Napolitano. Quello di Cavaliere di gran croce alle seguenti persone: Federica Mogherini, ministro degli Esteri italiano, ai consulenti Donato Marra e Carlo Guelfi, all’Ambasciatore Antonio Zanardi Landi, all’ambasciatore Barbara Bregato. Sono queste le proposte del gran magistero al Consiglio come onoreficenze”.

 

Progetto di legge “Disposizioni per la prevenzione e repressione del crimine di genocidio”.

 

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni: “Questa proposta di legge introduce nel nostro ordinamento una disciplina contro questo crimine aberrante che formò oggetto della Convenzione Onu firmata nel 1948, ratificata da San Marino nel 2013. La Convenzione definisce il genocidio e la definizione si trova all’articolo 2 di questo progetto di legge dove si prevede la pena di prigionia di settimo grado, con inasprimento significativo in caso di morte. Agli articoli 3 e 4 si prendono in considerazione le ipotesi di accordo per commettere genocidio nonché di istigazione e apologia di tale reato. E’ un crimine contro l’umanità e prevenirlo è un obbligo da cui il nostro Paese non può esimersi”.

 

Roberto Ciavatta, Rete: “La relazione è chiara e la legge condivisibile, anzi sarebbe stato opportuno farla prima. Mi chiedo come si sia giunti alla dinamica che ha condotto alla discussione di questa prima lettura? Ma in termini generali non si può non condividere una norma di tale natura”.

 

Tony Margiotta, Su: “Progetto di legge molto positivo, anche se arriva in ritardo a nostro avviso. Poteva essere fatto prima ma come Sinistra Unita accogliamo il progetto di legge con estremo favore”.

 

Segretario di Stato per gli Affari Interni, Gian Carlo Venturini, replica: “E’ già in fase di elaborazione un altro progetto di legge per uniformare il nostro ordinamento ad altre disposizioni dei Diritti dell’Uomo”.

 

Progetto di legge “Codice di condotta per gli Agenti Pubblici”

 

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni: “L’obiettivo del progetto di legge è definire e precisare le regole per gli agenti pubblici da applicare ai casi concreti e di rafforzare la fiducia dei cittadini nell’imparzialità e trasparenza dei pubblici poteri. Attraverso un codice di condotta si possono specificare i criteri di comportamento corretto e investire gli agenti dell’obbligo di conformare i propri comportamenti ai principi di lealtà, correttezza e trasparenza. Si tratta anche di uno strumento per resistere a offerte di vantaggi indebiti. Occorre contrastare il rischio di corruzione e prevedere efficaci misure disciplinari. Questo progetto di legge risponde anche alle raccomandazioni del Greco. I pubblici agenti sono al servizio dei cittadini e devono seguire criteri di diligenza e doveri di obbedienza e fedeltà. Mentre la violazione del dovere di perseguire l’interesse pubblico può assumere forme diverse. Con i cittadini utenti i pubblici agenti devono stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione, dimostrando massima disponibilità e cortesia, favorire l’accesso alle informazioni utili, garantendo la riservatezza di quelle che non devono essere divulgate. E deve assicurare parità di trattamento. Il presente codice, enunciando i principi deontologici alla base dell’azione del pubblico agente, è uno strumento concreto che guida la sua condotta professionale. Elimina ogni incertezza sull’atteggiamento che i funzionari impiegati nella Pa devono tenere di fronte a tentativi di corruzione. L’articolo 1 individua le finalità del codice; il 2 il campo di applicazione; il 3 l’obbligo di informativa; il 4, 5, 6 parametri di azione dei pubblici agenti che devono garantire imparzialità e neutralità; il 7 la procedura di segnalazione di attività illecite; l’8 prevede il divieto di avvalersi delle prerogative connesse al ruolo per vantaggi personali; dal 9 al 12 ci sono le ipotesi che possono generare conflitti di interessi; il 13 fissa la riservatezza; dal 14 al 17 una serie di divieti come quello ad accettare omaggi; il 18 fissa la riservatezza delle informazioni, il 19 parla di risorse; il 20 è riferito ai superiori gerarchici; il 21 e 22 prevedono altri divieti, mentre il 23 tratta la conoscenza e l’osservanza del codice stesso”.

 

Elena Tonnini, Rete: “Il G.r.e.c.o ci aveva dato una serie di indicazioni a cui conformarci. Ci chiede da una parte di scendere nel concreto dei casi per dare dei principi generici ma anche dei modi per affrontare le carenze dei pubblici agenti e dall’altra occorre accompagnare questo processo con uno strumento formativo valido realizzato grazie a corsi specifici. Si richiedono dei principi molto generici in questa Legge, come Fedeltà e Obbedienza, ma se non prevediamo adeguata formazione rischia di non essere così efficace. Principi sono molto condivisibili ma non sono portati avanti con concretezza. Tutti questi punti devono trovare realizzazione pragmatica. Dubbi poi sulla formazione e su come tradurre punti generici in provvedimenti concreti”.

 

Alessandro Cardelli, Pdcs: “Questo progetto di legge nasce in seguito a un percorso iniziato dalla Repubblica dal 2010 con ratifica convenzione anticorruzione del Greco. I punti sollevati da Tonnini sono diversi, la formazione degli agenti pubblici è un elemento fondamentale e lo conferma l’articolo 23, viene andata una linea di indirizza, magari in sede di Commissione sarà possibile specificare la tempistica e gli elementi formativi. Sul conflitto di interessi, articolo 9, Tonnini ha citato il caso della libera professione. Lo abbiamo detto in tribuna referendaria, non è possibile paragonare il settore medico al resto della Pa. In generale, ritengo positivo il progetto di legge, avremo modo in Commissione di approfondirne l’esame”.

 

Franco Santi, C10: ” Non c’è un riferimento in tema di segnalazioni di comportamento non corretto proveniente dall’utenza, è un aspetto importante. Sottolineo anche io l’assoluta incongruità dell’articolo 9, quando si parla di conflitto di interessi, in parallelo al dibattito sulla libera professione dei medici, è palese la contraddizione di queste due norme, avremo modo di parlarne”.

 

Gian Carlo Venturini segretario di Stato per gli Affari interni, replica: “Come è stato detto, sicuramente in Commissione si potrà discutere meglio le specificità del provvedimento. Si disciplinano alcune materie indicate dal Greco, altri colleghi per le rispettive competenze stanno lavorando per recepire le raccomandazioni di questo importante organismo nell’ottica di giungere all’obiettivo di trasparenza ed obiettività, per il contrasto dei fenomeni di corruzione. Come diceva Tonnini, un aspetto centrale è la formazione, a tutti i livelli, dai poliziotti ai magistrati, a riguardo stiamo giungendo ad accordi con l’amministrazione italiana, affronteremo meglio in Commissione questi temi”.

 

Progetto di legge “Disciplina delle prestazioni di lavoro occasionale e accessorio”.

 

Iro Belluzzi, segretario di Stato per il Lavoro, relazione: “La legge si colloca nell’ambito della regolamentazione delle attività non continuative, esercitate in settori specifici e predeterminati, prevalentemente per mansioni a diretto contatto con il pubblico e per servizi alla famiglia. Dunque questa legge regolamenta le prestazioni di lavoro occasionale e accessorio, razionalizzando e abrogando la normativa precedente sul lavoro accessorio e saltuario. Ma il provvedimento non interessa tutti i rami di attività economica, ma solo i settori che hanno necessità di integrare l’organico o sostituire con rapidità il personale. Tra le attività principali ci sono quelle connesse a ristorazione, bar e alberghi; a commercio e turismo delle zone L1 e L2 da giugno a settembre e per le festività; agricole e zootecniche stagionali; istruttore sportivo e insegnante privato supplementare; servizio alla famiglia, la prima novità. Altra novità è il buono online per lavoro occasionale che semplifica i voucher. Grazie alla registrazione preventiva le famiglie e le imprese saranno agevolate nel reperimento di figure necessarie anche attraverso la consultazione delle banche dati online. Un decreto stabilirà le norme applicative. L’obiettivo della legge è facilitare sempre più lo svolgimento dell’attività delle imprese e delle famiglie, mantenendo un’attenzione sempre molto alta verso il contrasto del lavoro irregolare, per il quale i controlli devono essere sempre più serrati”.

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