Home NotizieSan Marino San Marino, struttura alberghiera con licenza sospesa continua occasionalmente l’attività

San Marino, struttura alberghiera con licenza sospesa continua occasionalmente l’attività

da Redazione

CSU: Ha collezionato una serie di gravi irregolarità: mai fatto una busta paga per i dipendenti, e mai versato un centesimo di contributi.

 

SAN MARINO – Ha collezionato una serie di gravi irregolarità: mai fatto una busta paga per i dipendenti, e mai versato un centesimo di contributi. Com’è possibile infrangere così impunemente le leggi? Chi si farà carico dei debiti lasciati dall’azienda? – Con la licenza sospesa dal 22 marzo, una nota struttura alberghiera del Titano, a quanto ci risulta, continua occasionalmente e in concomitanza di alcuni eventi organizzati in territorio a prestare la propria attività. Anche questo fatto, che ha davvero dell’incredibile, avviene a San Marino. Questa struttura ha collezionato una serie di gravi irregolarità, tanto da aver meritato, come detto, la sospensione della licenza da parte delle autorità preposte.

In primo luogo è opportuno ripercorrere l’odissea di tre suoi dipendenti, di cui due sammarinesi, che hanno prestato servizio per alcuni mesi senza mai aver ricevuto lo stipendio, ma solo acconti parziali. Quando gli stipendi non versati hanno incominciato ad accumularsi, i lavoratori si sono rivolti alla FULCAS-CSU che ha avviato le procedure per tentare il recupero delle somme loro spettanti.

Aprendo le procedure, siamo venuti anche a conoscenza che l’attività non ha mai emesso buste paga, e non si è avvalsa della professionalità di un commercialista per gestire le pratiche amministrative. Ovviamente, non è stato mai versato un solo euro per i contributi dei lavoratori. Siamo riusciti ad applicare, in parte, le norme vigenti a tutela dei lavoratori anche se inizialmente abbiamo trovato comunque difficoltà a presentare le domande per l’erogazione degli ammortizzatori sociali, proprio perché non sono mai esistite buste paga. È solo grazie alla disponibilità degli uffici pubblici preposti che il problema sembra avviarsi verso una soluzione positiva.

La nostra protesta rimane forte; le tante segnalazioni e denunce verso questa struttura, che ha operato completamente al di fuori dalle regole e anche con personale in nero, non sono servite a nulla.

A questo punto non possiamo che porci delle domande: chi si farà carico dei debiti lasciati dall’azienda? Perché non si è intervenuti tempestivamente per mettere fine a questi comportamenti illegali? Non può assolutamente passare il messaggio che tutto viene tollerato e i responsabili di queste gravi irregolarità rimangono nella più completa impunità, anzi continuano imperterriti a svolgere la propria attività in barba, addirittura, ad un provvedimento così severo come la sospensione della licenza!

Sappiamo che l’Ispettorato del lavoro ha molte difficoltà a svolgere le sue funzioni, anche perché, tra le altre cose, non ha i poteri necessari per svolgere al meglio il proprio ruolo. Perciò ci rivolgiamo ancora una volta al Governo (che è a conoscenza del caso) e anche alla magistratura, affinché una volta per tutte mettano in campo tutte le iniziative e i provvedimenti necessari per assicurare il pieno rispetto della legalità, anche attraverso la punizione esemplare di chi viola le leggi e i diritti dei lavoratori.

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