Home NotizieSan Marino San Marino, la CSU ha presentato le sue osservazioni al Decreto Smac

San Marino, la CSU ha presentato le sue osservazioni al Decreto Smac

da Redazione

Il 30 giugno scade il termine per la deduzione degli scontrini sotto i 70 euro. Fin dal 1° luglio la Smac deve essere attiva ovunque.

 

SAN MARINO – Enzo Merlini e Riccardo Stefanelli, rappresentanti rispettivamente di CSdL e CDLS nella Commissione permanente per il monitoraggio della fiscalità, hanno presentato alla Segreteria di Stato per le Finanze, a nome della CSU, le loro proposte e richieste rispetto alla bozza di Decreto delegato Smac per “ricavi operatori economici” presentata dalla stessa Segreteria Finanze. In primo luogo, la CSU chiede che la Smac sia resa obbligatoria per tutte le spese, anche le più piccole e per qualsiasi esercizio o prestatore d’opera; contrariamente a quanto sostengono alcune Associazioni di categoria, non vi deve essere nessuna esenzione dall’obbligo della Smac. La Smac va introdotta con urgenza in tutti gli esercizi e da parte di tutti i prestatori d’opera della Repubblica: poiché gli scontrini sotto i 70 euro si possono detrarre solo per gli acquisti fatti entro il 30 giugno di quest’anno, si evince, come logica e inevitabile conseguenza, che la Smac deve essere obbligatoria per tutti coloro che effettuano cessioni di beni e servizi a persone fisiche a partire dal prossimo 1° luglio!

Altro aspetto riguarda la Smac neutra, ovvero priva della scontistica. L’Esecutivo non ha ancora provveduto ad introdurla adducendo non ben precisate difficoltà tecniche; questa grave mancanza sta diventando una giustificazione per gli esercenti o lavoratori autonomi per non aderire alla Smac che, come ricordiamo, è previsto debba diventare obbligatoria per legge. Va anche detto che alcuni esercenti e lavoratori autonomi ne stanno correttamente sollecitando l’introduzione. La tracciabilità delle transazioni è un elemento basilare della riforma tributaria e ogni rinvio o limitazione alla sua esigibilità non deve trovare ascolto da parte della Segreteria di Stato per le Finanze. Nel caso ciò dovesse avvenire si renderebbe inevitabile rivedere l’intero impianto della legge al fine di salvaguardare il criterio dell’equità da cui la riforma tributaria non può prescindere.

A questo proposito, la bozza di Decreto prevede che, per i pagamenti effettuati attraverso bonifici, l’operatore economico che li riceve debba passare la propria Smac. Ma se l’acquirente non ha interesse a certificarla ai fini della deducibilità, ad esempio perché ha già raggiunto la soglia massima, o perché gli viene proposto uno “sconto”, è verosimile che l’operatore non registri il pagamento sulla Smac. In questo modo si potrebbero non documentare diverse transazioni, proprio quelle di maggior importo. Per evitare ciò, la CSU chiede che le banche, quando vengono eseguiti pagamenti da privati verso operatori economici, siano tenute a trasmettere al portale Smac il pagamento avvenuto. Infine, vanno trovate soluzioni adeguate per la tracciabilità e la conseguente possibilità di deduzione degli acquisti realizzati attraverso l’e-commerce, i distributori automatici e gli esercenti ambulanti.

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