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Antonella Mularoni: “Facilitare chi vuole investire”

da Redazione

Il neo Segretario al territorio sulla delega alla cooperazione economica. TLC: “Finora un tassello poco rilevante per gli introiti dello Stato”.

 

di Alessandro Carli

 

La vera novità è racchiusa in una manciata di deroghe: lo sport e le politiche giovanili vanno alla segreteria al turismo, mentre al neosegretario al territorio Antonella Mularoni spetterà quella alla Cooperazione economica internazionale.

Nell’agenda di Antonella Mularoni ci sono molti progetti. Il suo dicastero ha un ruolo nevralgico all’interno del sistema Paese. Oltre al territorio difatti convergono le politiche ambientali, l’agricoltura, la telecomunicazioni, la protezione civile e i rapporti con l’Azienda autonoma di Stato per i lavori pubblici, ovvero tutto quello che riguarda la gestione attività economiche produttive nei settori dell’edilizia, della viabilità e delle bonifiche (idrogeologiche), nonché attività di servizio quali lo sgombero neve, il supporto alle manifestazioni e i traslochi.

Assieme ad Antonella Mularoni partiamo però dalla nuova delega, quella alla Cooperazione economica internazionale.

 

Segretario, un asset delicato e certamente strategico per il futuro del Paese.


“L’obiettivo dichiarato è quello di dare un ulteriore contributo all’attrazione degli investimenti esteri sul territorio. E’ una delega molto importante che, per sua natura, necessita di un coordinamento con le segreterie di Stato economiche in quanto riguarda le imprese e il lavoro. Il problema della disoccupazione è molto forte. Per questo bisogna dare risposte concrete. Per il Paese e per il futuro dei nostri figli. Attrarre investitori significa anche pensare alle residenze. In questo senso abbiamo la legge numero 118 del 2010, che funziona bene”.

 

Sicuramente la sua segreteria dovrà affrontare anche il delicato nodo delle telecomunicazioni.


“Un problema che era presente anche durante la scorsa legislatura. Le convenzioni con i singoli operatori scadranno a breve quindi ci sarà da fare un lavoro capillare e importante. In campo delle TLC sono state firmate convenzioni una diversa dall’altra per quel che concerne i diritti e i doveri. Una situazione fuori norma rispetto ad altri Paesi. Non c’è un’authority forte che sappia impostare una legislazione definita. Io credo sia importante individuare un sistema più efficiente ed efficace: lo Stato ha pochissimi introiti dalle TLC. E’ quindi necessario fare un po’ di ordine”.

 

Dalle TLC alle antenne.


“E’ un argomento che va affrontato in maniera razionale. C’è poca condivisione tra i singoli operatori. Di fatto però ci sono alcune zone della Repubblica, anche per motivi morfologici, in cui i telefonini non hanno campo. Va razionalizzata la dislocazione. Una maggiore e migliore distribuzione delle antenne comporta, oltre a una miglior ricezione, anche un vantaggio per la salute”.

 

Altro progetto importante, quello che riguarda la riconversione dell’area di Rovereta.


“La variante PRG è andata in prima lettura in Consiglio Grande e Generale. Ora si è aperta la fase di confronto con le parti. L’iter comunque è partito e le tempistiche annunciate dall’ex segretario Matteo Fiorini (entro il 2014, ndr) saranno rispettate”.

 

Anche i rifiuti sono argomento di stretta attualità.


“Il mio predecessore Matteo Fiorini ha fatto tanto. Personalmente credo che il tema dei rifiuti sia una priorità per la Repubblica. Si deve proseguire sulla strada della raccolta differenziata, che va migliorata. Nelle scuole del territorio è una sensibilità già diffusa: i piccoli studenti si fanno portatori di un messaggio che poi ricade nelle famiglie. Il progetto ha una valenza educativa, che coinvolge anche gli insegnanti. In un’ottica più turistica, una persona che sceglie di venire sul Titano pensa, oltre agli aspetti paesaggistici e architettonici, anche all’attenzione che presta all’ambiente. Il grado di civiltà di un Paese si misura anche attraverso la raccolta dei rifiuti e l’impegno alla sostenibilità”.

 

Segretario, un’ultima domanda, più politica. Parte dell’opposizione ha appoggiato il suo nome per il dicastero al territorio.


“Mi ha fatto molto piacere, lo ammetto. Il gesto del Movimento Rete è un attestato di stima. L’incoraggiamento mi è arrivato da quasi tutti gli interventi dei politici del Consiglio Grande e Generale. Parole che mi danno ulteriore impulso a lavorare, in un’ottica di dibattito, al fine di individuare le idee migliori per il territorio”.  

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