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San Marino, cultura: eccellente esordio di Filippo Raggini al “Mese Dantesco”

da Redazione

Questo mercoledì 30 aprile presso la Sala Alberoni della Biblioteca di Stato si è tenuto il terzo incontro del ciclo di quattro conferenze letterarie del “Mese Dantesco” 2014, organizzato dalla Commissione “Letture Dantesche” dell’Associazione Dante Alighieri di San Marino. La manifestazione, realizzata ogni anno in collaborazione con la Scuola Secondaria Superiore e grazie al fondamentale contributo economico della Fondazione San Marino e della Società Unione Mutuo Soccorso, si tiene sotto il patrocinio della Segreteria di Stato alla Cultura, dell’Ambasciata d’Italia a San Marino e della Commissione Nazionale dell’Unesco.

Filippo Raggini, ex alunno della Scuola Secondaria Superiore di San Marino ed ora studente di Medicina nell’Ateneo bolognese, ha presentato una eccellente relazione sul tema “Dante e la Medicina – il Morbus del corpo e dell’anima”. Davvero inusuale l’argomento, esposto alla Sala Alberoni gremita da un uditorio attento e competente.

Attraverso un excursus sul mondo medievale e sulle pratiche medico chirurgiche dell’epoca, il relatore ha illustrato varie tematiche psicosomatiche presentate dal Sommo Poeta e riscontrate nei suoi testi.

Dante con grande maestria e scienza, limitate alle conoscenze del suo periodo, cita i mali fisici e spirituali che affliggono l’uomo, di canto in canto, di Cantica in Cantica, nella Commedia come pure nelle opere “minori”. La sua cultura di Anatomia e Fisiologia non ha nulla da invidiare a quella posseduta dai dotti dell’epoca, studiosi all’Università ed è quindi sempre più probabile che il celebre “ghibellin fuggiasco”, di foscoliana memoria, fosse proprio un vero sapiente dell’Ars Medica, essendo iscritto in Firenze alla Corporazione dei Medici e degli Speziali.

La grandezza di Dante risiede nell’armonia tra virtù e sapienza, cioè nell’incontro tra la scienza divina e quella umana e nell’aver dato alle conoscenze scientifiche dell’epoca quell’anelito di poesia che rende la sua Commedia l’opera più singolare ed immortale concepita dell’essere umano.

La conferenza, ricca di tanti spunti e dettagli di grande interesse, è stata un grande omaggio al Sommo Poeta, che ancora una volta ha saputo meravigliarci e ci ha permesso di apprezzare, con sguardo attento e profonda stima intellettuale, l’immensa conoscenza e l’infinita ricchezza dei suoi versi.

Al temine, un lungo e caloroso applauso del folto pubblico ha tributato un grande ringraziamento al relatore, che ha ricevuto poi tanti meritati complimenti personali da parte degli insegnanti del Liceo sammarinese, presenti numerosi all’incontro.

L’intervento di Filippo Raggini, così come quello di altri giovani relatori protagonisti delle varie edizioni del “Mese Dantesco”, testimonia quanto Dante, sapientemente affrontato nel corso degli studi, continui ad appassionare le giovani generazioni anche dopo gli anni prettamente scolastici.

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