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San Marino, si è svolta l’Assemblea Generale dei Soci dell’Associazione Attiva-Mente

da Redazione

Prima di procedere all’esame e all’approvazione del Bilancio, nel corso dell’Assemblea è stata posta agli atti la relazione del Presidente Mirko Tomassoni, nella quale tra i vari elementi da porre in discussione, sono contenute anche diverse considerazioni circa l’attività dell’Associazione, iniziata proprio dieci anni fa (2004).

Tra i vari passaggi, si legge ad esempio, come non sia stato un caso l’ideazione e la realizzazione del “Progetto Attiva-Mente” proprio in quel periodo, divenuto un momento storico per le persone con disabilità, una stagione cioè, dove a livello internazionale la consapevolezza da parte delle persone con disabilità dei propri Diritti, aveva raggiunto un livello altissimo, dovuto anche all’avvento delle nuove tecnologie, internet in modo particolare.

A dare un forte impulso è stata certamente la proclamazione dell’anno 2003 quale Anno Europeo delle persone con disabilità, ma ancor di più, è stato ciò che in quel periodo stava avvenendo presso le Nazioni Unite a New York che, rappresenterà pochi anni dopo, la grande svolta in termini di rivendicazione e di battaglie per il riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità. Si stava scrivendo, infatti, il primo Trattato sui diritti umani del nuovo millennio, la Convenzione ONU per i Diritti della Persona con Disabilità, l’orizzonte dei diritti, dei quadri normativi e delle pratiche per ogni cittadino del mondo con disabilità.

Attiva-Mente dunque, è anch’essa, figlia di quel fermento ed ha continuato sino a oggi, attraverso le proprie iniziative, ad “agitare” l’opinione pubblica su questi Temi, orientando sin dall’inizio il proprio operato verso lo sport per offrire la possibilità di praticarlo anche a persone con disabilità diverse da quella mentale, e in seguito, ampliando il proprio raggio di azione visto che anche in altri ambiti, diverse e palesi erano le lacune.

Tuttavia, è il rispetto degli obblighi derivanti dalla ratifica della Convenzione da parte del nostro Stato, il principale cavallo di battaglia dell’Associazione.

Divenuta quindi un, seppur piccolo, affidabile riferimento per molte persone con disabilità e per i loro familiari, Attiva-Mente ha acquisito nel tempo quasi una funzione di soggetto politico, non di parte, della società civile organizzata sammarinese, intervenendo spesso nel dibattito sulle politiche sociali, sportive, educative, ecc.

E’ anche tra le poche associazioni che hanno cercato di interpretare questo ruolo sempre all’interno di un agire comune, promuovendo tantissime volte nelle proprie iniziative il coinvolgimento delle altre associazioni che operano in quest’ambito senza caratterizzarsi per l’esclusiva tutela delle proprie prerogative, ma spendendosi in favore in un ventaglio di esigenze molto più ampio ed eterogeneo.

Purtroppo però, continua Tomassoni, l’idea di un “luogo plurale” dove potessero trovare espressione più associazioni e diverse sensibilità sammarinesi del variegato mondo della disabilità, nel quale condividere le esigenze, formulare proposte e costruire con maggior forza le azioni verso il confronto con le Istituzioni, non siamo riusciti ancora a tradurlo in realtà. Questa dimensione a San Marino è tuttora assente: molti ancora prediligono pensare “al proprio recinto”, rendendo così del tutto inefficace quel ruolo di forte e solida rappresentanza sociale, che invece, se unite, le varie associazioni, pur mantenendo la propria identità, potrebbero assumere.

La mancanza di una voce unitaria nel rivendicare, nel fare proposte e nell’esprimere posizioni sul terreno della disabilità, non fa altro che indebolire questo comparto, crea un’involuzione, alimenta le divisioni in categorie (se non peggio per patologie) e privilegia i personalismi. E un appello a rafforzare questo contesto, se non arriva dal mondo dell’associazionismo, di certo, e per ragioni piuttosto ovvie, difficilmente potrà arrivare dalla politica o dal Governo.

Tomassoni infine, nel ribadire l’impegno dell’Associazione, invita a gettare il cuore oltre gli ostacoli, facendo il possibile per essere forti e uniti, senza demordere e soprattutto senza la presunzione di dover mostrare a chicchessia che si è dei fenomeni.

Se Attiva-Mente ha fatto qualcosa di straordinario con le limitate risorse che ha a disposizione, lo deve, infatti, unicamente, alla sua semplicità.

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