Uno step presentato dalla Segreteria all’Industria al Congresso che porta all’evoluzione del progetto: dal concetto di attrazione degli investimenti direttamente all’internazionalizzazione.
Internazionalizzare il Paese, non solo la sua economia. Un obiettivo ambizioso che dovrà necessariamente passare da un nuovo step dell’Agenzia per gli Investimenti Diretti Esteri. Uno step presentato dalla Segreteria all’Industria al Congresso che porta all’evoluzione del progetto: dal concetto di attrazione degli investimenti direttamente all’internazionalizzazione. “La dinamicità è fondamentale in uno scenario in movimento continuo – spiega Silvia Della Balda – dobbiamo ragionare in modo integrato in quanto ciò che presentiamo ai Paesi esteri è uno Stato che ha deciso di aprirsi al nuovo e al mondo e non solo un settore di esso”. Non si tratta, quindi, di una questione di forma. La sostanza è che il Titano deve promuovere un piano globale di internazionalizzazione. Che non guardi solo al manifatturiero o ai servizi ma punti ad esempio anche al turismo, o alla cultura. La nuova Agenzia, una volta reso operativo il progetto, avrebbe come scopo principale “quello di esercitare la fondamentale funzione di raccordo e sinergizzazione delle variegate attività di internazionalizzazione, presenti e potenziali, delle Segreterie di Stato”. Con obiettivi, precisi e ambiziosi, “di crescita di PIL”. Secondo questo progetto il corpo diplomatico dovrebbe avere un compito fondamentale nella promozione economica del Sistema e in particolare la figura del Console dovrebbe essere la mano operativa dell’Agenzia, quale interlocutore per le questioni di sviluppo economico. “Occorre una riflessione approfondita su questo tema – conclude il Segretario Particolare – ma d’altra parte dobbiamo avere il coraggio di rinnovare apparati e strutture che per natura e opportunità devono essere al servizio del Paese”.