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San Marino, negozi aperti sino alle 23: un processo culturale

da Redazione

Intervista al segretario Teodoro Lonfernini su commercio, eventi e C&VB. E il Convention & Visitors Bureau diventerà una società per azioni.

 

di Alessandro Carli

 

Negli ultimi mesi, in maniera più o meno indiretta, abbiamo tirato in ballo la segretaria di Stato per il Turismo: la mostra su Leonardo, il futuro del Convention & Visitors Bureau, gli eventi turistici dell’estate che bussa alle porte, le lamentele di alcuni commercianti del centro storico che, e ne dà testimonianza la raccolta firme, si oppongono all’apertura dei negozi sino alle 23. Molta carne sul fuoco, insomma. Molti argomenti cercano una risposta. Con Teodoro Lonfernini partiamo proprio da quest’ultimo argomento.

 

Segretario, una parte dei commercianti ha storto la bocca davanti all’apertura serale delle serrande.

 

“Senza scomodare esempi lontani, come ad esempio Londra, basti guardare Riccione: lì i negozi, in estate, rimangono aperti sino a tardi. Buona parte dei commercianti del centro storico hanno condiviso la proposta, inserita nel Decreto Delegato numero 27 del 10 marzo 2014. Molte realtà hanno condiviso questo processo culturale e mentale: il comparto turistico-commerciale è uno dei volani dell’economia del Paese. Solo una parte è stata reticente. La normativa riguarda le vie di particolare interesse turistico, ed esclude Piazzale Campo della Fiera e Piazza Mercatale, ed è nata per dare la possibilità di lavorare meglio. Ho preso atto delle considerazioni avanzate dai commercianti: sono allo studio una serie di deroghe, come ad esempio per le vie che soffrono o per indisponibilità dell’ultimo momento degli esercenti”.

 

Su San Marino Fixing abbiamo testimoniato, anche fotograficamente, lo stato dell’arte delle vetrine e dei prodotti esposti.

 

“Negli ultimi anni il centro storico, anche grazie a una serie di interventi sia statali che da parte dei privati – adeguamento delle strutture, tendaggi, insegne, vetrine – è sicuramente migliorato. I cantieri ancora aperti testimoniano che si sta ancora lavorando sull’aspetto urbanistico. Il centro storico è il nostro prodotto turistico di punta, e ha un valore anche storico e paesaggistico. Per valorizzarlo, è necessario il sostegno e l’interesse di tutti. I privati che hanno ristrutturato e abbellito la propria attività, oggi vedono i benefici. Se cambi, prima o poi verrai premiato. E’ stato fatto sicuramente un salto di qualità”.

 

Rimangono però alcuni prodotti, per utilizzare un eufemismo, di “dubbia qualità”…

 

“Esiste ancora una nicchia di commercianti che vende ancora prodotti che hanno fatto il loro tempo. Chi si è rinnovato parzialmente può sopravvivere, chi l’ha fatto integralmente può diventare interprete del suo futuro”.

 

Dalle interviste che Fixing ha raccolto tra i commercianti di Città, è emerso soprattutto un problema legato ai parcheggi, troppo spesso occupati da automobili targate RSM.


“L’accordo con la Sinpar del 1994, dopo 20 anni, ha bisogno di essere rivisto in chiave più moderna. Il problema dei parcheggi utilizzati dai veicoli targati RSM forse era più presente in passato, quando moltissimi uffici pubblici erano ubicati nel centro storico. Con lo spostamento di alcuni uffici ai Tavolucci, si sono in buona parte decongestionati i parcheggi. Ma non si può vietare il parcheggio ai sammarinesi. Come segreteria poi stiamo ultimando un progetto sui flussi turistici”.

 

Di cosa si tratta?


“Abbiamo incontrato le associazioni di categoria: in estrema sintesi, si sta lavorando per trovare un punto di equilibrio per i flussi dei pullman tra Piazza Calcagni e l’ex stazione”.

 

Nel foyer di San Marino, Borgo Maggiore, alcuni commercianti hanno sollevato una serie di dubbi sull’efficienza della funivia come linea di collegamento con Città.


“La funivia, che nei mesi centrali dell’estate è aperta dalle 8 sino all’una di notte, è una delle principali infrastrutture moderne del Paese e garantisce interessati flussi turistici”.

 

Quando costa alla Repubblica di San Marino essere nel Patrimonio dell’Unesco?


“L’inserimento nel patrimonio mondiale dell’umanità, in termini promozionali e di pubblicità, è un asset strategico. Lavoriamo per il mantenimento dello stato naturalistico e paesaggistico, ma anche di quello architettonico. Il processo di abbellimento di Città si inserisce anche in questo filone”.

 

Nel frattempo si sta avvicinando la stagione estiva. Tutti confermati gli eventi?


“Sì: dall’Etnofestival sino alle Giornate medievali. Per quest’ultima manifestazione, grazie a un lavoro congiunto con le segreterie di Stato allo Sport e alla Cultura, sono previste alcune novità, alcune migliorie: non si svolgerà in un solo fine settimana ma in più giorni. Alla Cava degli Umbri il 21 giugno poi, all’interno del cartellone del San Marino Jazz Festival, si esibirà Pat Metheny, una punta di eccellenza”.

 

A proposito di sport, le delega che era della Segreteria al Territorio, da metà aprile, dovrebbe tornare al Turismo.


“Il 17 aprile, con l’insediamento di Antonella Mularoni alla Segreteria, la delega allo sport tornerà al Turismo, forse la sua vera ‘casa’. Il binomio turismo-sport è simbiotico: lo sport è un grande generatore di presenze turistiche”.

 

In chiusura, una domanda su un tema particolarmente caldo, al centro di molte polemiche: il Convention & Visitors Bureau.


“Avrà un futuro roseo. All’interno del piano strategico delle politiche turistiche, sarà rilanciato nel 2015. Ci sarà sicuramente un nuovo assetto societario: va rivista la società sotto l’aspetto giuridico. Si pensa a una forma più ‘leggera’, una società per azioni. Deve tornare in possesso dello Stato e deve avere una vocazione promozionale e commerciale”.

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