Tra i capelli, oppure in chiesa, ma anche a tavola: il progetto di co-working di Mara Verbena. Architettura, bon ton, eleganza, torte, creme per il viso. Un gesto che viene dal cuore.
di Alessandro Carli
Come petali. Le iniziative che hanno fatto da corona alla settimana di matrimonio e feste – un progetto di co-working ideato da Mara Verbena all’interno del suo negozio – hanno profumato il cielo del Titano. Otto giorni di eventi, dal 6 al 13 aprile, per declinare, nel verbo dell’arte e della creatività, il giorno del sì: torte e fiori, accessori fiori crema di fiori, pensieri fioriti, trova il tuo stile, cofanetti o dolcetti, dillo con i fiori. Tenendo sempre bene in mente gli insegnamenti del grande fotoreporter Robert Capa (“Se le foto non sono abbastanza buone, significa che non sei abbastanza vicino”), abbiamo seguito un paio di pomeriggi. Ci siamo avvicinati ai fiori, ai colori, alle persone. L’arte magica del trucco, le dita che si intrufolano tra i capelli delle modelle, il clima serenamente disteso, come fosse un gioco.
Mara Verbena spiega com’è nata l’iniziativa. “In collaborazione con Rosso Regale, un’azienda italiana che produce oggetti che fanno emozionare – bomboniere, magliette, allestimenti, eccetera – e visti i tanti argomenti che ruotano attorno al matrimonio si è pensato creare una settimana intera ai diversi aspetti del giorno del sì. Due ore al giorno per entrare nei particolari: dal binomio tra le torte e i fiori, passando per i segnaposto e i braccialetti floreali sino alle acconciature, allo stile e alle bomboniere. Spesso per dare uno stile, un consiglio, è necessario avere conoscenza e esperienza. Per le cerimonie in chiesa, per esempio, il rapporto tra i fiori e l’architettura è molto importante. Come lo è per eventi più semplici: un barbecue con gli amici può essere impreziosito con un fiore o con le erbe aromatiche. L’omaggio floreale donato a un ospite è un segno di attenzione: è un dono che parte dal cuore e il suo effetto ‘coccola’ è ineguagliabile. Ma anche negli spazi chiusi sa donare un tocco di gentilezza, di armonia. Di colore e di profumo”.
Abbiamo seguito sul campo due appuntamenti: “Pensieri fioriti”, ovvero l’incontro con Pier di “Diamoci un taglio” e Marisa Lividini di “Estetica osè”, che hanno preparato con grande professionalità e molti sorrisi una modella al grande giorno, e le indicazioni dell’architetto Renzo Broccoli sul rapporto tra i fiori e gli spazi.
“Oggi è importante concentrarsi sulla parola ‘personalizzazione’ – racconta, mentre pettina la modella, Pier di ‘Diamoci un taglio hairwellness’ – e trasformarla in un neologismo, ‘bellessere’. Una volta che la sposa ha scelto l’abito, deve pensare a come preparare i capelli: taglio, trattamento, accessori. Deve fare diverse prove per calibrare al meglio l’acconciatura, la scelta del gioco di colori, il trattamento di bellezza. Gli accessori sono tantissimi ma un fiore fresco tra i capelli può fare la differenza, sia per una pettinatura raccolta che per la chioma libera, al vento. Il fiore è un concentrato di glamour e signorilità”.
Per l’architetto Renzo Broccoli la base di partenza è racchiusa in due parole: bon ton. “Ogni persona deve trovare il suo e non deve snaturarsi. L’evento, che sia una cena, un ricevimento, un tè con gli amici o un matrimonio, deve essere calibrato sul carattere della persone. Oggi, con i ritmi di vita che abbiamo, è importante riuscire a ritagliarsi alcuni momenti dedicati alla raffinatezza. E i fiori rivestono un ruolo quasi fondamentale: rappresentano l’attenzione che il padrone di casa ha verso l’ospite. Bastano piccoli accorgimenti, delicate attenzioni: due rose, un bouchet come segnaposto, un omaggio da portare a casa”.