Bella partenza per questo nuovo progetto voluto da Ente Cassa di Faetano – fondazione dellla Banca di San Marino.
SAN MARINO – Ha un taglio storico e sociale l’analisi del Conte Nani di Valfesina sulle donne e il loro ruolo nella storia occidentale. Talvolta pungente e spietato, di fronte al pubblico del salotto di Villa Manzoni inaugurato giovedì sera 24 aprile.
Nani, mecenate pesarese, una vita spesa tra arte e impresa, spiega che il lavoro delle donne è cominciato durante la rivoluzione industriale, tra Ottocento e Novecento, perché gli uomini erano pochi, andavano in guerra e a lavorare nei campi. Ma soprattutto perché le donne costavano di meno.
“Le donne lavorano di più, sono più resistenti, più intelligenti e più oneste” riconosce con rara sensibilità. “Per questo, avere delle donne al governo significa poter contare su persone sicure, concrete, affidabili”. “Le quote rosa? Quando una cosa viene imposta attraverso la legge significa che c’è a monte un fallimento a livello culturale ed educativo”.
Approfondendo l’argomento il Conte ha osservato come la valorizzazione anche sociale della donna si sia realizzata – pur non ancora completamente – in un tempo relativamente breve, gli ultimi cento anni, un lampo rispetto ai millenni di storia precedenti. “Questo fa ben sperare, senza tuttavia dimenticare che ogni evoluzione richiede tempo.”
Ma il ruolo vero della donna, quello che non viene considerato, è nell’educazione dei figli. Sono le donne che formano gli uomini, dice Nani, sono loro che danno l’imprinting, nel bene e nel male.
Nopn si può certament etrascurare questo fatto anche nel prendere in esame le vite di tanti grandi personaggi che hanno fatto la storia.
Il pubblico apprezza e interviene – grazie anche alla sapiente conduzione della gioralista Angela Venturini – contribuendo così ad una bella partenza per questo nuovo progetto voluto da Ente Cassa di Faetano – fondazione dellla Banca di San Marino – per Villa Manzoni.
Il prossimo appuntamento è in calendario per l’ultimo giovedì di maggio.
