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San Marino, commercio: firme contro l’apertura dei negozi sino alle 23

da Redazione

Con il regolamento per la concessione di contributi a privati per eventi e manifestazioni di interesse turistico, culturale, sportivo, che include anche le norme in materia di apertura serale degli esercizi commerciali del centro storico della capitale, il segretario di Stato per il turismo Teodoro Lonfernini ha posto alcune regole precise.

 

Con il regolamento per la concessione di contributi a privati per eventi e manifestazioni di interesse turistico, culturale, sportivo, che include anche le norme in materia di apertura serale degli esercizi commerciali del centro storico della capitale (Decreto Delegato del 10 marzo 2014 n.27), il segretario di Stato per il turismo Teodoro Lonfernini ha posto alcune regole precise.

L’articolo 9 comma 1 chiarisce che “Gli esercenti le attività di commercio fisso e al dettaglio e gli esercenti le attività di somministrazione di alimenti e bevande ubicati nelle vie di particolare interesse turistico (…) ad esclusione di Piazzale Campo della Fiera e di Piazza Mercatale, sono tenuti a prolungare l’apertura dei loro esercizi commerciali fino alle ore 23.00 in presenza di eventi e manifestazioni di interesse turistico che si svolgono nel Centro Storico della Capitale, organizzati dallo Stato o da questo sovvenzionati o patrocinati”.

I commercianti – o perlomeno alcuni di loro – non l’hanno presa proprio benissimo. Ed è già partita una raccolta di firme per opporsi a questo obbligo e alle relative sanzioni per chi si rifiuta: un’ammenda di 100 euro per ogni singola serata oggetto dell’infrazione e nei casi di reiterazione entro l’anno solare superiore alla quarta infrazione, la sanzione aggiuntiva della sospensione dell’attività d’impresa per un periodo da 3 a 30 giorni.

C’è chi ha deciso di sottoscrivere la petizione e chi no.

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