Martedì 29 aprile alle 21 l’orchestra sinfonica Rossini e il conservatorio hanno in programma una bomboniera, ovvero l’esecuzione in forma scenica della maestosa opera novecentesca.
di Alessandro Carli
PESARO – Le CaMarche hanno bellezze indicibili: paesaggi incantevoli, impronte architettoniche che affondano nella storia, borghi cristallini (lo stesso scrittore Paolo Rumiz è rimasto a bocca aperta) e piccoli gioielli d’arte. A Pesaro, per esempio, la musica è di casa, anche attraverso perle di rara bellezza: martedì 29 aprile alle 21 sulle assi del teatro Rossini, l’orchestra sinfonica omonima e il conservatorio hanno in programma una bomboniera, ovvero l’esecuzione in forma scenica dei “Carmina Burana” di Carl Orff. Tra le pieghe del progetto, scopriamo che, dopo una serie di audizioni interne, sono stati selezionati i migliori studenti, che sono stati inseriti al fianco di professionisti nelle diverse componenti del concerto (orchestra, coro e cantanti solisti) per un insieme di più di 100 artisti. Daniele Agiman, insegnante di direzione d’orchestra al Conservatorio Verdi di Milano, sarà il collante ideale per questa sinergia.
Sull’opera – i testi adottati da Orff sono tratti da canzoni profane (Carmina) note come “Codex latinus 4660”, che sono custodite nel monastero di Benedikt-Beuren, da cui la latinizzazione in “Burana” – e sul suo successo, basta leggere le parole dello stesso compositore: “Mandi al macero quel che ho scritto finora, la mia produzione comincia adesso. La Fortuna mi aveva preso a ben volere nel momento in cui mi fece capitare tra le mani un catalogo editoriale di Würzburg, contenente un titolo che mi attirò con una forza quasi magica: Carmina Burana, canzoni e poesie tedesche e latine da un manoscritto del XIII secolo di Benediktbeuren, edito da J. A. Schneller”. Così scriveva Carl Orff al suo editore nel 1936.
Un’occasione unica per assistere dal vivo a una pagina cristallina della musica del Novecento.
Info e biglietti: 0721.387621.