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San Marino, Fondo per l’Eccellenza. Laura Broccoli e il dottorato in Neuroscienze in Germania

da Redazione

Il Fondo per l’Eccellenza dell’Ente Cassa di Faetano offre a giovani selezionati sammarinesi “da esportazione” un contributo a fondo perduto per progetti di alta formazione all’estero. San Marino Fixing racconta le loro storie. E questa è la storia di Laura Broccoli, protagonista di un dottorato di ricerca in Neuroscienze presso l’Istituto Centrale di Salute Mentale di Mannheim, Germania.

SAN MARINO – Raccontando le esperienze all’estero di Laura Broccoli e di Fabio Pazzini, si conclude il trittico di interventi che San Marino Fixing ha deciso di dedicare al Fondo per l’Eccellenza istituito dall’Ente Cassa di Faetano (con il prezioso supporto a livello di servizi di Banca di San Marino) e alle opportunità offerte, in questo 2014, a giovani sammarinesi “da esportazione”. A tutti i ragazzi selezionati, il Fondo mette a disposizione contributi a fondo perduto per progetti mirati di alta formazione all’estero, offrendo dunque un’opportunità importante che avrà senza dubbio ricadute positive sulle loro carriere professionali. Nelle precedenti “puntate” Fixing ha raccolto le storie di Annalisa Stacchini, Martina Conti, Raffaele Angelini e Virginia Ercolani, protagonisti di percorsi artistici e professionali decisamente impegnativi e nel contempo assai qualificanti dal Belgio all’Inghilterra, dalla Spagna agli Stati Uniti. A tutti e sei abbiamo rivolto le stesse domande, per conoscere meglio questi ragazzi, per scoprire i loro personali ambiti d’interesse, ma anche per ragionare, insieme a loro, su come questa opportunità personale possa diventare occasione di crescita del Paese.

 

1.         Potete raccontare in breve chi siete, e la genesi della vostra scelta di vita? Come avete deciso di trasferirvi all’estero, perché proprio il Paese che avete scelto, come vi trovate? Cosa pensate dell’opportunità offerta dal Fondo per l’Eccellenza e dell’opportunità di studiare all’estero?

2.         Potete raccontare il progetto che vi vede protagonisti? Nello specifico l’interesse per la vostra disciplina, le peculiarità della struttura che frequentate/frequenterete, gli obiettivi che vi siete posti?

3.         Una volta terminata questa vostra esperienza, potete raccontare come intendete valorizzarla a San Marino? Provate a ipotizzare un progetto o un lavoro (anche poco probabile) che vi potrebbe vedere protagonisti qui in Repubblica.

 


Laura Broccoli


1) Mi trovo in Germania dove sto svolgendo un dottorato di ricerca in Neuroscienze presso l’Istituto Centrale di Salute Mentale di Mannheim, in collaborazione con l’Università di Heidelberg. Il mio progetto di dottorato ha lo scopo di identificare e caratterizzare l’interazione tra due sistemi neuronali, quello guidato dalla dopamina e quello dell’ ormone rilasciante la corticotropina. Questa ricerca mira a migliorare in modo significativo la comprensione della funzione e dei meccanismi molecolari che agiscono nel sistema limbico (in particolare nell’amigdala) sia in condizioni normali che nella dipendenza da alcol e cocaina. In una prospettiva più ampia, lo studio vuole contribuire a una migliore comprensione del comportamento della tossicodipendenza in generale, così come delle altre psicopatologie come l’ansia e la depressione. Tutto questo potrà portare all’individuazione di nuovi target per il trattamento farmacologico di queste patologie.

2) Il mio percorso è iniziato nel 2011, quando chiesi al mio professore il permesso di svolgere la tesi per la Laura Specialistica in Biotecnologie Farmaceutiche nel suo ambito accademico, la Farmacologia, ma in un laboratorio all’estero. Così partii per la Germania con l’idea di rimanervi per soli 6 mesi. Durante lo svolgimento della tesi, il mio tutor, la Prof.ssa Anita Hansson e il capo del dipartimento di Psicofarmacologia, il Prof. Rainer Spanagel, mi chiesero di rimanere per il dottorato di ricerca. Decisi di restare per diverse ragioni, professionali e umane. Innanzitutto qui le condizioni di lavoro sono ottime dal punto di vista delle sofisticate tecniche di laboratorio che posso imparare e che potrò utilizzare in futuro in altri laboratori e in altri campi di ricerca. Inoltre l’assenza di gerarchie marcate e l’ottimo rapporto tra i colleghi rende l’ambiente di lavoro perfetto per lo scambio di opinioni, e questo è importante soprattutto nel campo scientifico dove le ricerche spesso vengono condotte in team. In ambito scientifico è importante non solo confrontarsi con i colleghi all’interno del proprio istituto, ma è fondamentale poter rendere pubblico il proprio studio e cercare di ottenere dei feedback dagli esperti del settore a livello internazionale. Per questo, partecipare ad importanti conferenze e seminari è parte integrante del percorso formativo di un ricercatore scientifico. Ringrazio l’Ente Cassa di Faetano che grazie all’istituzione del Fondo per l’Eccellenza mi aiuterà a portare a termine le mie ricerche e a presentarle pubblicamente in occasione delle più importanti conferenze nell’ambito delle neuroscienze. Inoltre, vedere riconosciuto il proprio lavoro anche nel tuo Paese è un onore e regala una nuova spinta a dare sempre il meglio.

3) Un’esperienza di vita all’estero: è sempre stata uno dei miei sogni sin da bambina, quindi posso ritenermi fortunata poiché sto già realizzando parte dei miei desideri. Inoltre la ricerca scientifica, specialmente nelle neuroscienze, è molto difficile o addirittura impossibile in Italia e a San Marino, quindi l’unico modo per poter proseguire in questo campo, è partire. Ogni giorno mi chiedo come sarà il mio futuro. Sarebbe bello tornare e poter applicare o creare qualche attività legata alle tecniche che ho appreso durante questi anni. Per ora rimango aperta ad ogni possibilità, incrociando le dita e dando il massimo per portare a termine le mie ricerche con successo.

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