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Firenze chiede a San Marino l’arte di Baccio Bandinelli

da Redazione

Il bassorilievo in stucco “La deposizione di Cristo”è esposto al Museo di Stato. Lo sapevate?

 

di Alessandro Carli

 

Non smetteremo mai di scriverlo: il Museo di Stato di San Marino, un luogo che dovrebbe essere frequentato anche dai sammarinesi, è uno scrigno di testimonianze, spesso di straordinaria caratura. Se ne sono accorti a Firenze, che nei giorni scorsi ha deciso di omaggiare uno dei suoi figli più illuminati – lo scultore Baccio Bandinelli – attraverso una bella mostra, ospitata sino al 13 luglio nelle sale del Museo Nazionale del Bargello. Il Museo fiorentino, per riuscire ad allestire una personale completa, si è messo in contatto con alcune realtà artistiche di fama internazionale. Oltre al Louvre di Parigi (ristrutturato da Gae Aulenti, al centro dell’ultimo speciale cultura di San Marino Fixing per il lavoro che firmò per Palazzo Pubblico) e all’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston, gli organizzatori si sono rivolti al Museo del Titano per chiedere (e ottenere) il prestito del bassorilievo in stucco policromo raffigurante “La deposizione di Cristo”.

Contemporaneo di Michelangelo (siamo nel Rinascimento) e per alcuni studiosi anche “rivale” del Buonarroti, oggi, dopo un ostracismo durato oltre due secoli, può essere annoverato tra i più importanti scultori del Cinquecento, come conferma Giorgio Vasari nell’opera “Vite”. In un passaggio il Vasari scrive che in “Baccio quanto era migliore il disegno e ‘l giudicio e la virtù di colui che pose Ercole e Cacco quasi vivi nel marmo in piazza”. Il Vasari conclude innalzando Baccio ad “artista di fama eterna”.

Un’ulteriore conferma ci arriva dalle parole dello studioso Michael Hirst: “L’arte del Bandinelli è complessa e multiforme e, in termini di influenze, è formata da diversi elementi. In tutta la sua opera è evidente il giovanile studio della scultura del primo Quattrocento fiorentino. Ancora più importante fu per lui lo studio dall’antico, specialmente del periodo ellenistico: la copia del Laocoonte dimostra le affinità del Bandinelli con quello stile”.

 

LA MOSTRA


Accanto ai capolavori come il Bacco di Palazzo Pitti, le opere presenti al Bargello, o i rilievi marmorei del coro del Duomo, saranno esposti i busti-ritratto di Cosimo I e il magnifico Mercurio giovanile del Louvre; in pittura, la Leda e il cigno (da Parigi), unico dipinto del Bandinelli sicuramente autografo e mai presentato in una mostra, e il celebre Ritratto di Baccio Bandinelli dell’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston. Saranno esposti inoltre i rilievi (in marmo, stucco e bronzo, provenienti da vari musei esteri) che gli sono riferiti con certezza, o che direttamente derivano da suoi originali, a confronto con studi grafici preparatori.

In questo illuminato percorso nell’opera del Bandinelli, anche quel piccolo capolavoro custodito nel Museo di Stato di San Marino.

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