Home categoriePolitica San Marino, Consiglio Grande e Generale: passa la modifica del sistema di erogazione degli incentivi

San Marino, Consiglio Grande e Generale: passa la modifica del sistema di erogazione degli incentivi

da Redazione

Il provvedimento viene approvato con 28 voti a favore, 21 contrari e un astenuto. I lavori riprenderanno lunedì mattina alle 9 con l’esame in seconda lettura della Legge quadro sull’istruzione universitaria. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

SAN MARINO – In seduta notturna si conclude l’esame in seconda lettura dei 25 articoli del progetto di legge “Modifica del sistema di erogazione degli incentivi per l’occupazione e la formazione e delle tipologie contrattuali a contenuto formativo”. Il provvedimento viene approvato con 28 voti a favore, 21 contrari e un astenuto. I lavori riprenderanno lunedì mattina alle 9 con l’esame in seconda lettura della Legge quadro sull’istruzione universitaria.

Di seguito una sintesi delle dichiarazioni di voto sul provvedimento.

Progetto di legge “Modifica del sistema di erogazione degli incentivi per l’occupazione e la formazione e delle tipologie contrattuali a contenuto formativo”.

 

Andrea Zafferani, C10: “In conclusione a questa discussione, vorrei allargare il ragionamento e chiedermi, che tipo di modello di sviluppo ha questo governo? L’articolo 14, che ho definito articolo call-center, dà il senso della difficoltà, con decreto delegato si potrà modificare la legge e creare incentivi speciali per i singoli settori. Il segretario di Stato ci ha chiesto fiducia su questo articolo, prendo atto della sua assicurazione che nessuno ne abuserà. Ma di fronte a un governo che quando pasticcia sui decreti li reitera, che non ha ancora individuato su quali settori investire per il futuro, che sembra voler prendere qualsiasi investimento, che dice ‘basta lavorare a prescindere da tutele e diritti’, che mette in piedi un modello che mira all’abbattimento dei salari e che sembra in questo avere la sua unica politica economica organica, di fronte a un governo che sembra sostenere le imprese che chiedono di pagare meno i loro dipendenti e dare loro meno tutele, di fronte a tutto questo come possiamo avere fiducia e dare senso a queste politiche? Noi guardiamo ai fatti e non alle parole. I fatti sono che con questa legge avete distrutto un altro pezzo della coesione sociale di questo Paese, obbligando a convivere, nelle stesse imprese, lavoratori che fanno le stesse cose ma con stipendi diversi, creando incertezza e minando la capacità di consumo delle persone. Non veniteci a dire che con questi provvedimenti si crea occupazione e sviluppo. La legge non vale per l’emergenza, vale oggi e domani, anche quando l’economia potrà ripartire, gli imprenditori potranno continuare ad assumere manodopera precaria e a basso costo. State disegnando un modello di sviluppo sbagliato a uso e consumo delle aziende. State mettendo in piedi un modello di sviluppo che non ha più futuro”.

 

Roberto Ciavatta, Rete: “Non posso che dichiarare il voto convintamente contrario del movimento Rete a questa legge che peggiora le condizioni esistenti e non crea prospettive di ampliamento dell’occupazione se non con del lavoro sottopagato e precario. Riprendo la citazione d Martin Shultz, per cui i partiti socialdemocratici dovrebbero tenere conto che il lavoro deve essere pagato ovunque a salari dignitosi e l’importanza di un salario minimo legato al Pil del Paese. Mi sembra che la direzione del Psd non sia in linea con quella indicata dal loro interlocutore europeo. Con questa legge si va ad aumentare la forbice nei confronti della Pa che prevede per i primi due anni di occupazione una riduzione del 20% peri il primo anno e del 15% per il secondo. Qui, nel privato, le riduzioni sono maggiori e durano tre anni. Si introduce la competizione sui bassi salari per le imprese, chi usufruirà di questi contratti potrà vendere prodotti a prezzi più bassi perché la manodopera sarà meno costosa. Stiamo creando le condizioni per introdurre la figura del lavoratore povero, che lavora ma non è in grado di garantirsi l’indipendenza. Tra qualche anno nessuno tra i giovani uscirà più di casa. Non credo sia questo il modo giusto per attrarre lo sviluppo, prima si devono decidere che investimenti attrarre. Il tipo di panorama industriale che si dipinge non è quello che ci augureremmo per i nostri figli e nipoti. Non posso che ribadire il voto contrario e auspico che in maggioranza ci sia qualche scatto di coscienza e qualche voto contrario”.

 

Tony Margiotta, Su: “Senza il diritto al lavoro la persona perde la sua dignità. Questa frase racchiude quello che la politica oggi deve assolutamente fare per far ripartire l’economia e il lavoro. Non è accettabile, né condivisibile, il principio che lo Stato incentivi l’assunzione di persone e non lavoratori con la decurtazione del salario. E’ una strada che noi non avremmo intrapreso. Sottolineo l’atteggiamento di ascolto del segretario, ma voteremo contrariamente al provvedimento. Non possiamo e non è accettabile utilizzare l’incentivo all’assunzione del lavoratore come merce di scambio. La decurtazione dello stipendio, la fase di purgatorio di un lavoratore è una soluzione non condivisibile. Percepiamo comunque alcune scelte anche positive, come la valorizzazione dell’entità che dovrebbe tutelare e promuovere l’assunzione dei lavoratori penalizzati, ovvero il Cfp. Per creare posti di lavoro però si deve lavorare su un progetto di sviluppo e non su provvedimenti di questo tipo”.

 

Guerrino Zanotti, Psd: “Intervengo per esprimere il sostegno a questo progetto di legge a nome di tutta la maggioranza. Al di là delle polemiche resta un fatto, ovvero che la disoccupazione giovanile non trova risposte dagli strumenti normativi attuali. Partendo da questo presupposto il segretario Belluzzi ha portato un provvedimento che può dare risposte ai giovani in cerca di occupazione. Questo provvedimento non stravolge gli incentivi per il lavoro, li rimodula avendo un occhio per il bilancio dello Stato perché porterà risparmi per il Fondo degli ammortizzatori sociali. Per l’opposizione si va a sancire il lavoro sottopagato a San Marino, al contrario ribadisco che i provvedimenti sono temporanei, avviano i giovani all’attività lavorativa a tempo indeterminato, puntando sulla formazione, quest’ultima infatti è l’elemento su cui poggia questo progetto di legge. Per questi motivi ribadisco il nostro sostegno al progetto di legge”.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento