Questo sabato, 12 aprile, saranno tolti i veli dall’opera che ha trovato posto all’interno della rotonda di Borgo Maggiore.
di Loris Pironi
Questo sabato, 12 aprile, saranno tolti i veli dall’opera che ha trovato posto all’interno della rotonda di Borgo Maggiore. Un’opera che, ancora impacchettata, nelle ultime settimane ha sollevato la curiosità degli automobilisti sammarinesi.
San Marino Fixing l’ha vista e raccontata in anteprima, quest’opera in bronzo intitolata “Nuvolari sulle strade di San Marino”. L’ha realizzata l’artista Antonio Lengua, originario della provincia di Avellino ma residente sul Titano da ormai trent’anni, e l’ha donata alla cittadinanza.
E se a caval donato non si guarda in bocca, forse però in questo caso una considerazione in più sul valore di questo dono vale la pena farlo, se non altro per sgombrare il campo anticipatamente dalle polemiche da bottega e dalle invidie da pianerottolo che ogni volta qui a San Marino non si fanno attendere. Perché l’arte ha un costo (spesso anche non indifferente), talvolta ha anche un prezzo, ma gli artisti dovrebbero esprimersi sempre senza finalità speculative. E l’occasione della scultura di Antonio Lengua dedicata a Nuvolari è emblematica in questo senso.
Non vuole sbottonarsi sul costo che ha sostenuto per la realizzazione dell’opera l’artista, ma dopo un lungo pressing conferma che è costata “più di una macchina vera”. Un’ipotesi facile da comprendere se si pensa a quanto può essere costato il solo materiale: la vettura futuristica di Lengua infatti è un blocco di tre metri per 1,40 di altezza per 1,45 di larghezza: sono 7,5 quintali di bronzo, che è stato fuso dopo diversi passaggi preparatori partendo da un bozzetto in argilla di 70 centimetri. L’opera, dicevamo, è stata donata alla collettività con lo Stato che si è accollato solo le spese vive della collocazione nella rotonda.
“Il progetto – racconta a Fixing l’autore, Antonio Lengua – è nato nel 2003, da un mio quadro, esposto in occasione della mostra ‘Titano ti amo’. Il curatore vide nell’automobile che attraversava quel paesaggio futuristico un Nuvolari in fuga sulle strade di San Marino. Dopo circa dieci anni ho deciso di aggiungere una dimensione a quella vettura e ho trasformato il soggetto del quadro in una statua”.
La scelta di sostenere tutte le spese per poi donare l’opera va in controtendenza…
“Veramente quando ho deciso di iniziare questo progetto, due anni fa, ero convinto di coprire i costi con le sponsorizzazioni, ma queste non sono arrivate e nel frattempo ho deciso che non potevo fermarmi. La lentezza della burocrazia una volta tanto ha giocato a mio favore, diciamo così, perché mi ha permesso di diluire le spese nel tempo. Alla fine devo dire che sono contento di non aver trovato nessun supporto esterno perché posso dire che quest’opera è tutta mia. Per un artista il denaro non deve avere così importanza, quel che conta è poter esprimere la propria visione artistica. E per me questo è un riconoscimento a un territorio, a una Repubblica, che mi ha accolto tanto tempo fa e che mi ha dato visibilità come artista”. Non dimentichiamo infatti che Antonio Lengua ha già all’attivo diverse mostre personali e collettive a San Marino, e con il Titano Lengua ha partecipato alla Biennale d’Arte di Venezia.
Sabato pomeriggio dunque ci sarà l’inaugurazione dell’opera, seguita alle 18.30 da un vernissage alla Sala del Castello di Borgo Maggiore, dove una piccola mostra fotografica svelerà i vari passaggi della realizzazione dell’opera.