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Questione di num3ri di venerdì 11 aprile

da Redazione

Occorre fare un salto nel tempo e raccontare che nel 1901 nasceva Adriano Olivetti, ingegnere ma soprattutto imprenditore. Fu lui, come ci ha ricordato di recente il progetto televisivo “La forza di un sogno”, a inventare la prima fabbrica italiana di macchine da scrivere.

 

di Alessandro Carli

 

Ci vuole un po’ di sale. Del resto, l’11 è il numero atomico del Sodio (Na). Quindi oggi – dopo aver elencato i santi che si festeggiano l’11 aprile (Sant’Antipa di Pergamo, San Barsanofio, San Domnine e San Guthlac), andiamo a leggere cos’è accaduto, nei secoli, oggi. Occorre fare un salto nel tempo e raccontare che nel 1901 nasceva Adriano Olivetti, ingegnere ma soprattutto imprenditore. Fu lui, come ci ha ricordato di recente il progetto televisivo “La forza di un sogno”, a inventare la prima fabbrica italiana di macchine da scrivere.

Sempre oggi compie gli anni Carlo Pellegatti, giornalista e supertifoso del Milan. Grande tifoso rossonero nonché azionista del club (possiede 20 azioni per il valore nominale di circa 10 euro). tra i soprannomi che ha coniato, non possiamo dimenticare quelli che ha assegnato ad Alberigo Evani prima che intraprendesse la carriera di allenatore (anche a San Marino): “Bubu”, “Chicco san l’eroe di Tokio ’90” e “La locomotiva delle Alpi Apuane”.

L’11 aprile però ci ricorda anche il lancio dell’Apollo 13 (1970) e la morte, avvenuta nel 1986, dello scrittore Primo Levi.

Dal passato al presente, passando per il titolo di un celebre film francese. Secondo il Fisco, l’Italia ha solamente otto regioni, che spaziano da quelle “a rischio totale” sino a quelle del “Niente da dichiarare”. Per l’Agenzia delle Entrate sono 11 milioni gli italiani che vivono nelle provincie ad “alta pericolosità”. Sempre l’Agenzia diretta da Attilio Befera fa poi sapere che “si segnalano rimborsi per Iva a oltre 65.000 imprese, artigiani e professionisti, pari a un importo di 11,5 miliardi di euro”.

Attorno al numero 11 si sofferma pure Eurostat: a tanto ammonta, in percentuale, la disoccupazione all’interno dell’Eurozona nel mese di febbraio. Eurostat poi aggiunge che tra il 2008 e il 2013 il costo del lavoro nel 28 Paesi UE è aumentato a due cifre. In Italia è stato dell’11%.

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