Il libro sui soprannomi offre dunque lo spunto per una riflessione esemplare ed è prezioso perché fa in modo che un pezzo della nostra storia più intima non vada perduto.
SAN MARINO – Si è concluso martedì scorso al Grand Hotel di San Marino il ciclo di presentazioni, tutte molto affollate, di “Cumè chi i dis?” il libro di Romeo e Viola Morri che collaziona un patrimonio di più di 1600 soprannomi. Libro che ha avuto un enorme successo perché fortemente ancorato alla tradizione popolare. Fino a cinquant’anni fa infatti avere un soprannome significava appartenere alla comunità, avere un legame profondo con le persone. Il libro sui soprannomi offre dunque lo spunto per una riflessione esemplare ed è prezioso perché fa in modo che un pezzo della nostra storia più intima non vada perduto. Il soprannome è addirittura più importante del nome (la parola stessa lo dice), parla delle caratteristiche delle persone ed è ciò che rimane alla memoria dei posteri. Non a caso non sapremmo dire chi sia Carlo Lorenzini ma certamente sappiamo che Collodi (il suo soprannome) è l’autore di Pinocchio. Il libro deputato a formare la coscienza dei ‘nuovi Italiani’ pullula di soprannomi e questo ce la dice lunga sul loro valore, sulla loro nobile origine. Il burattino più famoso al mondo porta così il nome di un pinolo (un pinocchio è un pinolo), altro soprannome che evidentemente allude alla tenera anima del bimbo racchiusa dal duro legno. Lo stesso Geppetto trae il nome da Geppe, Giuseppe, ovvero il falegname per antonomasia. Tutti i nomi dei principali protagonisti del romanzo sono a ben guardare soprannomi, a partire dal bambino Lucignolo di cui Collodi dice “Ora bisogna sapere che Pinocchio, fra i suoi amici e compagni di scuola, ne aveva uno prediletto e carissimo il quale si chiamava Romeo, ma tutti lo chiamavano col soprannome di Lucignolo, per via del suo personalino asciutto, secco e allampanato, tale e quale come il lucignolo nuovo di un lumino da notte”. Il libro è colmo anche di soprannomi irriverenti (Polendina ne è solo un esempio) come del resto il volume di Romeo e Viola Morri. Passare in rassegna i soprannomi della Repubblica è stata un’avventura letteraria davvero straordinaria, così hanno detto gli autori, il cui lavoro prosegue nel costante aggiornamento del libro che, con orgoglio, Asset Banca ha finanziato nella convinzione di restituire ai Sammarinesi una ricchezza che spicca tra le ricchezze.