Nonostante le acclarate difficoltà dell’aeroporto internazione “Federico Fellini”, il movimento turistico del 2013 ha segnato un segno positivo per gli arrivi e le presenze estere, che però non è riuscito a fermare l’emorragia causata dalla robusta diminuzione dei turisti italiani.
Nonostante le acclarate difficoltà dell’aeroporto internazione “Federico Fellini”, il movimento turistico del 2013 ha segnato un segno positivo per gli arrivi e le presenze estere, che però non è riuscito a fermare l’emorragia causata dalla robusta diminuzione dei turisti italiani.
Entrando nel dettaglio della “principale clientela estera”, considerando sia gli arrivi che le presenze, vi sono incrementi per ciò che riguarda i turisti russi (arrivi: +13,5%, presenze: +10,6%), che costituiscono la principale clientela straniera sia in termini di arrivi (27,2% sul totale degli arrivi esteri) che di presenze (24,4% sul totale delle presenze estere), tedeschi (arrivi: +4,1%, presenze: +4,5%) e cechi (arrivi: +5,7%, presenze: +11,3%).
Calano invece i turisti svizzeri (arrivi: -1,6%, presenze: -0,8%), francesi (arrivi: -1,4%, presenze: -1,8%), belgi (arrivi: -6,4%, presenze: -6,6%), austriaci (arrivi: -12,6%, presenze: -15,1%) e olandesi (arrivi: -11,1%, presenze: -11,7%). Considerando, invece, solo gli arrivi, si riscontra un aumento dei turisti polacchi (+6,0%), inglesi (+0,8%) e rumeni (+0,1%).
Interessante infine, a voler chiudere il cerchio, è il dato riguardante i giorni di permanenza media (rapporto presenze/arrivi) del turista: il rapporto, che si assesta a 4,9 giorni, risulta essere maggiore per il turista straniero (5,3) rispetto al turista italiano (4,8) e decisamente più alto nelle strutture complementari (6,2) rispetto a quelle alberghiere (4,9).