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San Marino, Consiglio Grande e Generale: requisiti oggettivi per le licenze

da Redazione

Alla fine dell’esame dell’articolato la normativa sulle licenze viene approvata con 32 voti favorevoli, 18 contrari e 5 astenuti. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

In seduta pomeridiana i lavori del Consiglio grande e generare riprendono dall’esame dell’articolo 9, “Requisiti oggettivi per licenze intestate a persone fisiche e licenze intestate a persone giuridiche”, del progetto di legge “Disciplina delle licenze per l’esercizio delle attività industriali, di servizio, artigianali e commerciali”. L’articolo viene approvato a maggioranza, mentre sono respinti i 13 emendamenti presentati dai partiti di opposizione, 7 del Partito socialista, 2 di Sinistra unita e 4 di Civico 10.

Respinte le proteste di modifica della minoranza anche agli articoli 10, “Procedura generale per rilascio della licenza”, 14, “Controlli sulla effettiva sussistenza dei requisiti per il rilascio dell’autorizzazione di cui all’articolo 13 e relative sanzioni”, e 20, “Domiciliazione”. Bocciato anche l’emendamento aggiuntivo di Cittadinanza attiva, articolo 36 bis, per istituire lo Sportello unico per le imprese, che andrebbe a “potenziare ulteriormente la normativa”, spiega Andrea Zafferani di C10, caratterizzandosi sia come “luogo virtuale che fisico per agevolare le imprese”.

Alla fine dell’esame dell’articolato la normativa sulle licenze viene approvata con 32 voti favorevoli, 18 contrari e 5 astenuti.

Si passa così alla seconda lettura del progetto di legge “Norme in materia di estradizione” portato in Aula dal segretario di Stato per la Giustizia, Gian Carlo Venturini, con 21 consiglieri iscritti al dibattito, diversi dei quali poi rinunciano a prendere parola. Alla fine dell’esame dell’articolato la normativa viene approvata con 37 voti a favore, 1 contrario e 12 astenuti.

 

Di seguito un riassunto degli interventi

 

Progetto di legge “Disciplina delle licenze per l’esercizio delle attività industriali, di servizio, artigianali e commerciali”

 

Dichiarazioni di voto

Roberto Ciavatta, Rete: “Non abbiamo assunto una decisione univoca sul voto. Voteremo secondo coscienza. Abbiamo insistito su alcuni elementi che non sono stati condivisi per via di impostazioni diverse. Ma abbiamo molto apprezzato l’atteggiamento tenuto. Il testo è molto cambiato da quello iniziale, ma ci sono alcuni elementi di aleatorietà: dovremo aspettare la stesura finale della Carta dei servizi e verificare nell’applicazione della legge i controlli. Il nostro non è un voto positivo ma non ci sentiamo di dare una posizione univoca né per il No, né per l’astensione. Ci auguriamo ci si possa confrontare così anche sulle altre tematiche che abbiamo proposto all’Aula e alla segreteria di Stato, per rendere ininfluente l’intervento della politica”.

 

Maria Luisa Berti, Ns: “Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti nel confronto sull’articolato e il segretario di Stato per il lavoro presentato. Si tratta di un progetto di legge che introduce elementi di grande novità per le imprese. Il voto della maggioranza sarà di assoluto sostegno. Sottolineo positivamente il contributo dato da tutta l’opposizione e auspico che possa essere valorizzato da un voto di astensione e non di contrarietà”.

 

Progetto di legge “Norme in materia di estradizione”

 

Alessandro Cardelli, relatore unico, Pdcs: “L’estradizione è un particolare istituto giuridico che permette la consegna di una persona da uno Stato all’altro. La norma precedente era obsoleta. In seguito all’adesione a diversi trattati internazionali era necessario intervenire. Il testo ha importanti novità: il provvedimento può essere concesso dopo sentenza positiva del giudice d’appello cui deve seguire un provvedimento d’accoglimento da parte del titolare della Giustizia e non più da parte dei Capitani reggenti. Sono affermati i principi del né bis in idem, l’impossibilità di concedere l’estradizione nel caso in cui per lo stesso comportamento siano state emanate due o più sentenze, in questo caso prevale quella sammarinese. Si affermano la tutela dei diritti dell’uomo e del diritto alla vita, l’impossibilità di estradare un proprio cittadino, salvo i reati di natura terroristica. Ci sono poi i principi della doppia punibilità e della specialità, oltre alla difesa del reato politico e dei reati a esso connessi. Ci sono ampie garanzie formali sia per la richiesta che per la domanda”.

 

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato pe la Giustizia: “Il progetto di legge è stato sostanzialmente condiviso in commissione. Tra gli strumenti di collaborazione internazionale va annoverata anche questa normativa. Questo istituto va disciplinato in quanto ristrettivo della libertà personale. In ambito europeo c’è una convenzione sottoscritta nel 1957 a Parigi. Nel nostro codice penale c’è l’articolo 8. Dunque si è ritenuto dotare l’ordinamento di una disciplina più dettagliata. Sono distinte due discipline, per l’estero, o passiva, e dall’estero, o attiva. Così avremo una normativa attuale rispondente alle esigenze internazionali”.

 

Valeria Ciavatta, Ap: “E’ un progetto di legge tecnico, necessario per adempiere a raccomandazioni internazionali. Il nostro ordinamento non era del tutto chiaro sulle procedure. Siamo soddisfatti del testo che dovrebbe coprire le esigenze emerse. C’è una condivisone di massima e Ap esprime soddisfazione: è il segno che sulle cose neutre è facile trovare un accordo, ma anche di un contributo che non viene negato”.

 

Franco Santi, C10: “Si colma una lacuna attraverso un percorso condiviso. Confermo il nostro voto di astensione e ringrazio segretario di Stato e suo staff per il lavoro fatto”.

 

Antonella Mularoni, Ap: “C’e un vuoto normativo da colmare. L’attuale titolare della Giustizia ha fatto ciò che doveva fare il suo predecessore. C’è stata la disponibilità di tutti a dare il proprio contributo. Il risultato è utile sul piano tecnico e ci mette al riparo da condanne internazionali sul piano politico”.

 

Marco Podeschi, Upr: “Si perfeziona la norma per la collaborazione internazionale. Su argomenti del genere maggioranza e opposizione hanno collaborato in questa legislatura e in quella precedente, fare differenze politiche è capzioso su questi temi. Qui c’è in gioco il bene del Paese. Upr accoglie favorevolmente il progetto di legge”.

 

Denise Bronzetti, indip: “E’ importante procedere su questi temi e sul pacchetto giustizia. Finalmente ci siamo adeguati agli standard internazionali, colmando lacune che ci sono costate richiami dalle sedi internazionali. Accolgo con favore l’annullamento delle differenze tra maggioranza e opposizione su certi temi. Mi auguro si possa proseguire così su tutti i provvedimenti di interesse generale per il Paese”.

 

Rossano Fabbri, Ps: “Sottolineo anch’io la condivisione sul progetto di legge che colma lacune dell’ordinamento e recepisce direttive che ci sono state date dalla Corte europea. L’atteggiamento dell’opposizione è costruttivo quando i provvedimenti sono ben fatti e necessitano a tutto il Paese”.

 

Gian Matteo Zeppa (Rete): “Favorevoli a questo provvedimento di legge. Salvaguardare la dignità di chi versa in questo stato non ha bandiere. Riceviamo in maniera molto positiva questo progetto di legge. Mi riservo durante l’elencazione dei vari commi di chiedere qualche chiarimento”.

 

Francesco Morganti (Psd): “Il progetto di legge contiene un’articolata disciplina dell’istituto dell’estradizione. La più importante innovazione è nel fatto che l’estradizione verrà concessa dal segretario di Stato alla Giustizia e non più dai Capitani Reggenti”.

 

Gian Nicola Berti (Pdcs Ns): “Provvedimento molto particolare e delicato. La competenza di valutare la domanda passa dalla Reggenza ad un organo di carattere politico proprio per consentire quell’esercizio della sovranità che attiene all’estradizione. Passaggio importante che mi fa piacere sia condiviso dall’Aula”.

 

Segretario di Stato alla Giustizia Giancarlo Venturini: “Condivisione di tutte le forze politiche alle quali va il mio ringraziamento perché siamo convinti che su questi provvedimenti, che interessano a tutto il paese per adeguarsi alle normative europee, non ci debba essere divisione tra maggioranza e opposizione”.

 

Il progetto di Legge “Norme in materia di estradizione” è approvato.

 

 

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