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San Marino, una grande opportunità per noi e per il Paese

da Redazione

Alla scoperta dei 6 ragazzi scelti dalla Commissione del Fondo per l’Eccellenza. Le esperienze di Martina Conti a Londra.

 

San Marino Fixing ha – da sempre – un occhio di riguardo per i giovani, e in particolare per quelli che rappresentano, in potenza, le eccellenze sammarinesi. I ragazzi che sono stati selezionati dalla Commissione dell’Ente Cassa di Faetano incaricata di assegnare i contributi del Fondo per l’Eccellenza 2014 sono proprio i giovani che vogliamo raccontare, evidenziare, valorizzare. Di questi giovani talenti da esportazione l’ECF ne ha individuati sei. Si tratta di Laura Broccoli (28 anni) laureata in biotecnologie farmaceutiche che frequenta un dottorato di ricerca in Germania, Fabio Pazzini (25 anni) alle prese con un Master in diritto bancario e finanziario negli USA, Annalisa Stacchini (29 anni) che in Belgio frequenterà uno stage in metodologia statistica. E ancora Martina Conti (30 anni) che frequenterà un Master alla University of Arts di Londra, Raffaele Angelini (26 anni) che sta frequentando un corso di specializzazione di teatro a Barcellona, e infine Virginia Ercolani (19 anni), che frequenterà un anno accademico di perfezionamento presso la Joffrey Ballet School di New York. A tutti quanti abbiamo rivolto tre domande: in queste settimane, a due a due, ci facciamo raccontare le loro esperienze e le loro ambizioni.

 

Potete raccontare in breve chi siete, e la genesi della vostra scelta di vita? Come avete deciso di trasferirvi all’estero, perché proprio il Paese che avete scelto, come vi trovate? Cosa pensate dell’opportunità offerta dal Fondo per l’Eccellenza e dell’opportunità di studiare all’estero?

 

“Ho iniziato a studiare danza classica all’età di sette anni e sin da subito ho provato una grande curiosità per tutto ciò che riguardava il mondo del teatro e della danza. Con i miei genitori andavo a teatro a vedere le compagnie e i grandi coreografi ospiti della stagione teatrale al Nuovo di Dogana, ed è lì che mi sono innamorata di questo mondo. Mio zio poi prestò a me e mia sorella una collezione di videocassette intitolata ‘I Grandi Maestri della Danza’, che usciva in edicola a puntate: è stata una vera scuola. Per il resto ho studiato duramente danza classica e sono riuscita ad ottenere una borsa di studio per proseguire i miei studi a Londra, dove mi sono trasferita all’età di diciannove anni, al termine del Liceo. Dopo essermi diplomata al Conservatorio di Danza e Musica Trinity Laban di Londra, ho iniziato a collaborare come danzatrice per coreografi, registi e artisti internazionali. Ora che ho qualche anno di esperienza come danzatrice ed anche come coreografa, ho deciso di iscrivermi ad un Master in Performance per approfondire la mia pratica artistica. Credo che l’opportunità offerta dal Fondo per l’Eccellenza sia importantissima, essenziale, non solo per le persone che ora ne stanno beneficiando personalmente potendo proseguire i propri studi, ma per il futuro del nostro paese”.

 

Potete raccontare il progetto che vi vede protagonisti? Nello specifico l’interesse per la vostra disciplina, le peculiarità della struttura che frequentate/frequenterete, gli obiettivi che vi siete posti?

 

“Lo scorso novembre assieme alla compagnia di danza londinese per cui lavoro, ho danzato al Platform Theatre, parte del Central Saint Martins School of Art and Design, importante università delle arti di Londra. In quell’occasione ho avuto la possibilità di vivere l’atmosfera di questa particolarissima scuola, famosa in tutto il mondo soprattutto per i dipartimenti di moda, design, teatro e arti visive. Un’esperienza entusiasmante, il fermento artistico che si respirava mi ha convinto a tentare di accedere al corso di ‘Performance Design and Practice’. Il Master in Performance mira a sviluppare e sostenere progetti artistici indipendenti, sotto la supervisione dello staff accademico e tecnico. Tramite questa esperienza vorrei approfondire la mia pratica artistica di coreografa nel contesto delle arti performative multimediali. Dopo aver parlato con il direttore del corso ho deciso di mandare la mia candidatura per la quale andava presentato un progetto di ricerca da svilupparsi durante i due anni di studio. Sono molto felice di essere stata accettata e di poter portare avanti il mio progetto artistico, che s’intitola ‘Chorus’ ed esplora la figura della Muse nell’antica Grecia e l’origine del concetto di coreografia. In questo momento sto anche aspettando la risposta da un’altra università di Londra, la Goldsmith, sempre per un Master in Performance”.

 

Una volta terminata questa vostra esperienza, potete raccontare come intendete valorizzarla a San Marino? Provate a ipotizzare un progetto o un lavoro (anche poco probabile) che vi potrebbe vedere protagonisti qui in Repubblica.

 

“San Marino ha ottime strutture teatrali in relazione alle proprie dimensioni. Nonostante i nostri teatri abbiano bisogno di rinnovamento, vanno valorizzati e sfruttati al massimo, così come va valorizzata la Stagione Teatrale, che in passato ha ospitato artisti importantissimi a livello internazionale, e per la quale la nostra Repubblica era ben nota. Il teatro e la danza sono discipline di altissimo valore educativo, ed è necessario svolgere un’attività di sensibilizzazione verso di esse sin dall’infanzia. Inoltre è indispensabile creare un centro espositivo e di ricerca per le arti visive e performative. Credo sia una vera pecca per uno Stato non avere un’adeguata Galleria d’Arte Contemporanea permanente. La rinascita economica del Paese dovrebbe andare di pari passo con una rinascita culturale. C’è sicuramente bisogno di figure che si occupino di gestire il patrimonio artistico e culturale, incluso quello teatrale, che abbiano esperienza internazionale, e che riescano a guardare oltre i nostri confini. Il mio obiettivo, in relazione a San Marino, è di riportare le persone ad amare l’arte, il teatro e la danza”.

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