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San Marino, Consiglio Grande e Generale: disciplina delle licenze

da Redazione

I partiti di minoranza sottopongono all’Aula gli oltre 40 emendamenti riproponibili dalla Commissione consiliare: 17 quelli del Partito socialista,15 quelli di Civico 10, otto quelli di Rete, due di Sinistra unita. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

In mattinata viene avviato l’esame dei 42 articoli del progetto di legge “Disciplina delle licenze per l’esercizio delle attività industriali, di servizio, artigianali e commerciali”. I partiti di minoranza sottopongono all’Aula gli oltre 40 emendamenti riproponibili dalla Commissione consiliare: 17 quelli del Partito socialista,15 quelli di Civico 10, otto quelli di Rete, due di Sinistra unita.

Nel corso dei lavori della mattina un emendamento di Rete, all’articolo 6, viene accolto, con 34 voti a favore, 12 contrari e un astenuto . I lavori si sono interrotti all’esame dell’articolo 9 e riprenderanno nel pomeriggio.

Lungo il dibattito sull’articolo 6, “Requisiti soggettivi per l’ottenimento della licenza individuale” in cui numerosi sono gli emendamenti presentati: 3 da Rete, 6 quelli del Partito socialista, 5 quelli di Civico 10. I consiglieri di Ns, Maria Luisa Berti e Massimo Cenci, e Alessandro Cardelli, Pdcs, intervengono per difendere il testo come approvato in Commissione consiliare e respingere le proposte di modifica dell’opposizione.

 

Gian Nicola Berti, Ns, interviene per proporre una modifica all’emendamento di Rete, al comma 1, lettera h, volto a eliminare nel testo la soglia dei 10 mila euro all’ammontare dei crediti da recuperare dalla Pa, attraverso azioni esercitate dal Dipartimento esattoria.

 

Il segretario di Stato di Stato per l’Industria, Marco Arzilli, interviene per sostenere la mediazione proposta dal consigliere Berti: “Questo articolo prima non c’era- spiega- è una novità introdotta dalla legge prevedere che, se un soggetto ha debiti con lo Stato, è inutile fare accanimento terapeutico. La scelta in origine era di mettere un limite di 10 mila euro e dare un quadro in cui un imprenditore possa ricominciare ad operare con un indicazione di buon senso. L’esattoria si muove con norme efficaci, l’imprenditore ha la possibilità di fare dilazione di pagamento dei suoi debiti, ci sono contenziosi e regimi che consentono all’imprenditore di saldare il suo debito. Abbiamo introdotto quindi la possibilità di chi fa impresa seriamente di avere un’assoluzione. Riguardo alla posizione dal consigliere Berti non ho nessun problema, la cifra inserita era di mediazione, che ci sia o meno la sostanza non cambia, l’importante è che si faccia impresa seriamente”.

 

Roberto Ciavatta, Rete, si dice d’accordo con la mediazione proposta da Berti e da lettura del nuovo emendamento del suo gruppo. In questo modo, tra i requisiti per essere soggetto idoneo ad avere licenza viene inserito chi “non è oggetto di azioni esecutive ad opera del Dipartimento Esattoria della Banca Centrale della Repubblica di San Marino, a norma del Titolo II della Legge 25 maggio 2004 n.70, volte al recupero di crediti vantati della Pubblica Amministrazione o dagli Enti del Settore Pubblico Allargato, salvo che non siano oggetto di contenzioso o non siano inseriti in un accordo per il pagamento rateale teso all’estinzione delle pendenze”.

 

Rossano Fabbri, Ps, sottolinea un problema di natura tecnica che insorge con la nuova versione del testo: “Mi auguro- spiega- che siate consequenziali e che mettiate queste preclusione anche ai soci di società, non solo a imprese individuali”.

 

Gian Nicola Berti, Ns, conferma da parte della maggioranza la condivisione della nuova proposta di Rete con l’eliminazione concetto dei 10 mila euro. Condivisione viene espressa anche da Andrea Zafferani, C10, e Tony Margiotta, Su. Di fatto, quello di Rete al comma 1, lettera h, è l’unico emendamento accolto con 34 voti a favore, 12 contrari e un astenuto.

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