Luogo di indagine delle arti, Sarajevo sorride al Titano. Si è conclusa nei giorni scorsi la mostra di Vittorio Giardi e Gabriele Mazza “San Marino: The Stone and the Move”.
Luogo di indagine delle arti, Sarajevo sorride al Titano. Si è conclusa nei giorni scorsi la mostra di Vittorio Giardi e Gabriele Mazza “San Marino: The Stone and the Move”, ospitata dal Sarajevo International Winter Festival all’interno della splendida galleria Hanikah, eretta nel 1521 da Gazi Husrev-Beg, governatore dell’allora provincia ottomana di Bosnia.
La preziosa iniziativa è stata presentata dall’ambasciatore Michele Chiaruzzi alla comunità internazionale in occasione del ricevimento tenuto dalla Presidenza bosniaca in contemporanea all’inaugurazione, durante la quale il Direttore del Sarajevo Winter Festival, Ibrahim Spahic, ha speso parole di elogio e ammirazione per i due fotografi capaci di trasmettere l’essenza sammarinese attraverso le immagini della Repubblica.
Durante i dieci giorni dell’evento, Mazza e Giardi hanno svolto un lavoro di ricerca e documentazione impegnativo ma gratificante, esplorando con scrupolo la città bosniaca per fotografarla. Questi scatti, al tempo stesso opera e documento, colti in molteplici spazi e momenti, saranno esposti in futuro per offrire al pubblico sammarinese ed internazionale una prospettiva particolare sui significati della vita in una capitale europea unica per la densità della storia e delle culture che l’hanno resa famosa.
