Home FixingFixing San Marino, una grande opportunità per noi e per il Paese

San Marino, una grande opportunità per noi e per il Paese

da Redazione

Alla scoperta dei 6 ragazzi scelti dalla Commissione del Fondo per l’Eccellenza. L’esperienze di Annalisa Stacchini in Belgio.

 

San Marino Fixing ha – da sempre – un occhio di riguardo per i giovani, e in particolare per quelli che rappresentano, in potenza, le eccellenze sammarinesi. I ragazzi che sono stati selezionati dalla Commissione dell’Ente Cassa di Faetano incaricata di assegnare i contributi del Fondo per l’Eccellenza 2014 sono proprio i giovani che vogliamo raccontare, evidenziare, valorizzare. Di questi giovani talenti da esportazione l’ECF ne ha individuati sei. Si tratta di Laura Broccoli (28 anni) laureata in biotecnologie farmaceutiche che frequenta un dottorato di ricerca in Germania, Fabio Pazzini (25 anni) alle prese con un Master in diritto bancario e finanziario negli USA, Annalisa Stacchini (29 anni) che in Belgio frequenterà uno stage in metodologia statistica. E ancora Martina Conti (30 anni) che frequenterà un Master alla University of Arts di Londra, Raffaele Angelini (26 anni) che sta frequentando un corso di specializzazione di teatro a Barcellona, e infine Virginia Ercolani (19 anni), che frequenterà un anno accademico di perfezionamento presso la Joffrey Ballet School di New York. A tutti quanti abbiamo rivolto tre domande: in queste settimane, a due a due, ci facciamo raccontare le loro esperienze e le loro ambizioni.


Potete raccontare in breve chi siete, e la genesi della vostra scelta di vita? Come avete deciso di trasferirvi all’estero, perché proprio il Paese che avete scelto, come vi trovate? Cosa pensate dell’opportunità offerta dal Fondo per l’Eccellenza e dell’opportunità di studiare all’estero?


 

“Ho una Laurea Triennale e una Laurea Specialistica in Scienze Filosofiche (110 e lode, Università di Bologna), e una Laurea Magistrale in Amministrazione e Controllo d’Impresa (110 e lode, Università di Bologna, sede di Rimini). Attualmente sto svolgendo il secondo anno del corso di Dottorato di Ricerca in Metodologia Statistica per la ricerca scientifica presso il Dipartimento di Scienze Statistiche Paolo Fortunati dell’Università di Bologna. Già da studentessa di Economia, ho iniziato a collaborare a un progetto inerente l’Osservatorio Statistico sulla Congiuntura Alberghiera Regionale dell’Università di Bologna, sede di Rimini. Dopo la laurea magistrale, ho vinto una borsa di Dottorato all’Università di Bologna, finanziata da una Travel Management Company, Seneca S.p.A., che si avvale di collaborazioni con l’Ateneo bolognese per le attività di ricerca e sviluppo”.

 

Potete raccontare il progetto che vi vede protagonisti? Nello specifico l’interesse per la vostra disciplina, le peculiarità della struttura che frequentate/frequenterete, gli obiettivi che vi siete posti?

 

“La mia tesi svilupperà un modello statistico per la gestione del rischio di rimborso dei viaggi, il rischio più oneroso per Seneca. Tale modello si basa su una metodologia, quella dei dati di durata, molto flessibile e applicabile a numerosi ambiti disciplinari e gestionali. Per approfondire tale metodologia, necessaria per sviluppare e valutare il modello, mi recherò all’Istituto di Statistica, Biostatistica e Scienza Attuariali dell’Università Cattolica di Louvain, in Belgio, dove l’Emerito Prof. Michel Mouchart, uno dei maggiori esperti internazionali di modelli di durata, mi aiuterà, con la sua esperienza, per gli sviluppi e le possibili estensioni metodologiche. Penso che l’opportunità di studiare all’estero, offerta dal Fondo per l’Eccellenza, sia veramente preziosa per qualunque studioso, che può così imparare dai migliori esperti del mondo, confrontarsi con colleghi e Ricercatori che altrimenti non avrebbe incontrato, immergersi in un’altra cultura, un diverso modo di vivere, un’altra realtà accademica. Inoltre trovo lodevole l’iniziativa dell’Ente Cassa di Faetano perché costituisce un modo di sensibilizzare l’opinione pubblica sia sull’importanza di puntare sulla meritocrazia, che renderebbe più efficace ed efficiente il sistema paese, sia sul fatto che conoscenza e competenza non sono monopolio dei non-sammarinesi”.

 

Una volta terminata questa vostra esperienza, potete raccontare come intendete valorizzarla a San Marino? Provate a ipotizzare un progetto o un lavoro (anche poco probabile) che vi potrebbe vedere protagonisti qui in Repubblica.

 

“Nel mio caso, quanto apprenderò nell’esperienza a Louvain-La-Neuve potrebbe essere utile in diversi ambiti della realtà sammarinese. Innanzitutto perché la Statistica non serve soltanto a raccogliere informazioni, sempre più richieste al nostro paese dalle organizzazioni internazionali, ma anche a sviluppare modelli operativi, facilissimi da usare, che incorporano una conoscenza che richiederebbe decenni per essere acquisita con l’esperienza lavorativa, e che perciò riuscirebbero a colmare molte lacune di competenze tecniche in vari settori pubblici e provati. Ad esempio, nel settore bancario, i modelli di durata sarebbero profittevolmente impiegabili nella cruciale gestione del rischio di credito e nel pricing dei prodotti finanziari. Nel settore assicurativo per la determinazione dei premi e il calcolo dei rischi. Nel settore sanitario questa metodologia sarebbe utile per la valutazione degli effetti di certi comportamenti (quali bere, fumare, mangiare sano, fare sport, eccetera) sulla salute dei cittadini e sui costi per l’ISS, oppure per l’analisi d’intervento nei protocolli sanitari e sperimentali. Nel settore turistico questi modelli sono utili nella gestione delle prenotazioni alberghiere e per scoprire quali iniziative potrebbero allungare il tempo medio di soggiorno dei turisti in Repubblica. Quanto al ruolo che potrei ricoprire, sarei adatta per l’analisi dei dati e lo sviluppo dei modelli, nonché per insegnare ai diretti interessati come utilizzarli nella pratica professionale”.

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