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San Marino, Consiglio Grande e Generale: un nuovo progetto di legge sullo sport

da Redazione

Con il riferimento del segretario di Stato per gli Affari esteri, Pasquale Valentini, sul riordino dei corpi di polizia, si è aperta la seconda sessione consiliare di Marzo. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

SAN MARINO – Con il riferimento del segretario di Stato per gli Affari esteri, Pasquale Valentini, sul riordino dei corpi di polizia, si è aperta la seconda sessione consiliare di Marzo. I lavori sono proseguiti con il comma comunicazioni , in cui sono stati presentati due ordini del giorno, il primo di Sinistra unita, per proporre dei corsi di primo soccorso nelle scuole, il secondo di Civico 10 in favore di un nuovo progetto di legge sullo sport. Quindi si è passati alle risposte alle interpellanze.

Si è proceduto con le dimissioni di Chiara Guiducci quale presidente della Commissione per la conservazione dei monumenti e degli oggetti di Antichità e d’arte e la sua sostituzione con l’architetto Lucia Mazza. Quindi l’Aula ha accolto le dimissioni di Dalibor Riccardi da membro della Commissione per la Gestione dell’Edilizia Sovvenzionata per sostituirlo con Elia Fabbri.

L’Aula ha quindi aperto il comma 4, la prosecuzione dell’esame in prima lettura della riforma sull’editoria che proseguirà nel pomeriggio.

Di seguito un riassunto degli interventi odierni.

Comma comunicazioni.

 

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “Intervengo per ragioni di chiarezza sul riordino dei corpi di polizia e sulla relazione del comandante della Gendarmeria Alessandro Gentili. Come segretario di Stato deputato alle milizie e governo intendiamo portare avanti il riordino del settore. La delibera del congresso che ha dato avvio all’iter di nomina del comandante ha avuto il passaggio in Consiglio grande e generale e recita, testuali parole, che ‘si concorda che al comandante gli sia attribuito l’incarico di coordinatore del progetto di riordino dei corpi di polizia’. Il mandato gli è stato dato ufficialmente e un ordine del giorno del Consiglio grande e generale ha anche stabilito il termine entro cui portare in Aula il testo del riordino. In Commissione esteri avevo comunicato di aver appena ricevuto una prima bozza di relazione sul riordino e che non ritenevo di poterla discuterla perché prima mi sembrava opportuno portarla all’esame del congresso di Stato. Successivamente in Commissione avrei accompagnato la relazione alle decisioni del governo. La relazione rispondeva al compito dato di fare delle ipotesi sul riordino. Non è cambiata l’intenzione della segreteria di Stato e del governo: alla luce di quelle che sarà la riflessione interna a governo e maggioranza sulla base della relazione, si dovranno fare le proposte da portare in ambito istituzionale, a partire dalla Commissione esteri. Il confronto serve per dare un indirizzo e poi le proposte di modifica alla normativa e all’organizzazione dei corpi, è un percorso che non è mai stato messo in discussione, non ci sono stati atti successivi a questo impegno. Sul fatto che la relazione è circolata e diffusa, e addirittura è stato pubblicato un resoconto stenografico degli incontri della maggioranza, non posso rendere conto. Chi ha messo in pratica questo metodo deve spiegare il perché lo ha fatto. E’ questo metodo che mi preoccupa e mi fa nascere il sospetto che ancora una volta predichiamo bene ma razzoliamo male. Il generale ha fatto proposte spetta poi alle istituzioni decidere quale attuare”.

 

Marco Podeschi, Upr: “Ringrazio il segretario Valentini di aver fatto il riferimento, avevo chiesto di farlo in Commissione esteri, perché il tema della sicurezza e delle forze dell’ordine era un punto forte del nostro programma elettorale. E credo che ogni forza qui presente lo ritenga un tema prioritario. Ritengo poi rilevante il ruolo delle Commissioni consiliari permanenti, discutendo in quell’ambito eviteremmo anche lunghi dibattiti in Consiglio grande e generale. Come altri miei colleghi di opposizione hanno già fatto, chiedo di poter visionare la relazione del comandante Gentili. Il problema oggi è infatti se esiste un documento ufficiale e se viene messo in discussione dalle istituzioni politiche. A me piacerebbe che il documento arrivasse formalmente ai membri del Consiglio o in Commissione affari esteri e che le informazioni sulla Gendarmeria arrivassero anche in Commissione esteri, e mi piacerebbe capire in prospettiva quali siano le idee di fondo. Do un giudizio sugli stralci pubblicati sulla stampa, ci sono passaggi sovradimensionati rispetto questo Paese, pongono criticità con un modello organizzativo non sammarinese ma importato da realtà estranee che può portare complicazioni operative e nei costi. Si fa costantemente appello alla riorganizzazione e alla riduzione dei costi in tutti i settori, mi sembra, leggendo il documento on line, che i costi anzi che diminuire per le forze dell’ordine aumentino con sovrastrutture. Chiedo che il documento venga consegnato almeno ai membri della Commissione affari esteri e chiederò alla prossima commissione che si faccia una discussione preliminare”.

 

Gerardo Giovagnoli, Psd: “Nei giorni 6 e 7 marzo 2014 si sono svolti i lavori del Bureau e dello Standing Committee dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa al quale ho partecipato come Vicepresidente sammarinese della stessa Assemblea. Al centro dei lavori del Bureau la discussione in preparazione del dibattito d’attualità che si terrà nella sessione di aprile riguardo alla situazione in Ucraina, ricordo che in quei giorni la Crimea faceva ancora parte dell’Ucraina, e l’impegno del Consiglio d’Europa per trovare soluzioni pacifiche e diplomatiche in un ambito potenzialmente catastrofico sia per i paesi direttamente coinvolti che per l’Europa nel suo complesso. A tale riguardo il Segretario Generale Jagland ha annunciato la missione a Kiev per incontrare le nuove autorità ucraine. Oggetto di grande attenzione il ruolo del Consiglio d’Europa che è l’unica istituzione continentale in cui Ucraina, Europa e Russia partecipano assieme e che non ha interessi geo-politici, strategici se non quelli legati ai diritti umani. L’importanza quindi di una voce chiara e forte è stata rilevata, ancorché le posizioni su quanto successo e sulla legittimità del nuovo governo, sulle responsabilità rispetto agli incidenti e l’allora solo annunciato referendum sull’indipendenza della Crimea fossero divergenti. Il capo delegazione russo ha parlato di golpe in Ucraina e chiesto che fine avesse fatto l’accordo del 21 febbraio tra maggioranza ed opposizione Ucraina e ministri degli esteri di Germania, Polonia e Francia, inoltre ha ricordato che anche per la Russia è una questione di difesa nazionale perché l’Ucraina potrebbe in futuro aderire alla NATO e tale Stato confina con la Russia per diverse migliaia di km.Il capo delegazione ucraino Popescu, che però non fa più parte del Partito delle Regioni, quello dell’ex Presidente Yanukovic, in quanto ormai non più esistente, ha rilevato che l’Ucraina, dopo la fine dell’Unione Sovietica, ha rinunciato agli armamenti nucleari a fronte dell’assicurazione della difesa internazionale del suo territorio. Il capo delegazione del Gruppo Europeo dei Democratici Walter ha chiesto l’espulsione della delegazione Russa dal Consiglio d’Europa e chiesto di evitare che la situazione in Crimea provochi una nuova escalation simile a quelle avvenute in Georgia, Abkhazia, Nagorno Karabak etc. In generale si sono affermati due punti da evidenziare visto che sia Russia e Ucraina aderiscono al Cde: la preservazione della sovranità ucraina e la sua integrità territoriale e la difesa dei diritti delle minoranze (vedi Commissione Venezia) e si è affermato che Stati Uniti e Russia stanno ricreando un clima da guerra fredda. Una delegazione dell’Apce sarà in missione di monitoraggio in Ucraina il 25 maggio ed il mese antecedente per verificare la correttezza delle procedure democratiche in vista delle elezioni. Durante il Bureau è stato presentato il report sulla partecipazione delle delegazioni nazionali alle assemblee, al voto, alle riunioni delle commissioni. Si rileva un generale miglioramento per ogni criterio, anche per San Marino che è ora tra i più attivi nelle prime due classifiche ed è invece in difficoltà in quella sulla partecipazione alle Commissioni (la bassa numerosità della nostra delegazione sicuramente rende difficile una partecipazione completa alle tante Commissioni). Si è inoltre fatto il punto della situazione sull’entrata in vigore della Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne; si è ricordato che mancano solo due ratifiche su dieci per tale risultato. I paesi firmatari al 6 marzo erano 32, la Repubblica di San Marino sottoscriverà la Convenzione durante la prossima sessione plenaria”.

 

Gian Franco Terenzi, Pdcs: “Intendo riferire sulle principali tematiche discusse alla 130esima Assemblea della riunione interparlamentare del 16 marzo scorso a Ginevra. In apertura dei lavori, sottolineo l’inserimento d’urgenza di tre ordini del giorno, il primo sulla situazione in Siria, il secondo su sicurezza e democrazia della Repubblica centro africana, il terzo sulla crisi in Ucraina. Altri temi discussi sono il tema del disastro nucleare, la tutela dei minori nei conflitti. Inoltre è stata l’occasione per celebrare il 125esimo anno dell’attività dell’organizzazione, incentrato sul confronto sulle iniziative volte a rinnovare l’impegno su pace e democrazia. Sono intervenuto quale presidente del gruppo sammarinese per portare il nostro contributo come delegazione. Ho ricordato i passaggi storici che hanno portato all’Unione interparlamentare il merito di essersi reso artefice di una nuova metodologia di confronto, la sua costanza nel perseguire la pace e la sicurezza internazionale, l’attenzione alle pari opportunità di uomini e donne, la creazione di un contesto deputato alla concertazione politica. Tutti valori che costituiscono anche il patrimonio della Repubblica di San Marino che fonda nella democrazia, libertà e pace e rispetto dei popoli la ragione stessa della sua esistenza. Il consigliere Antonella Mularoni ha partecipato alla riunione delle donne parlamentari, in cui si sono evidenziati i progressi in materia di uguaglianza di genere negli istituti parlamentari, anche se si è ben lontani dall’assicurare una partecipazione paritaria. Il numero delle donne è ancora basso nelle istituzioni, si è convenuto che la modalità più efficace per aumentare la loro presenza nella politica è lo strumento delle quote. Il consigliere Cardelli ha preso parte al Forum dei giovani parlamentari con 50 giovani deputati, l’organismo designato lo stesso Cardelli quale referente della Commissione sullo sviluppo sostenibile, inerente alla commissione commercio”.

 

Grazia Zafferani, Rete: “Intervengo sul tema del riordino scolastico, come stabilito dalla legge finanziaria, da realizzarsi con decreto entro il 31 marzo. Il decreto forzatamente inserito in Finanziaria non poteva che prevedere la revisione della spesa pubblica in quel settore, andando a incidere in quel settore. Noi di Rete ci siamo spesi in discussione in Aula per abrogare completamente quell’articolo di Finanziaria e per chiedere al segretario Morganti di portare successivamente in Aula una legge di riordino, la scuola è già stata fortemente compromessa dai tagli degli ultimi tre anni. Già la stretta sulle sostituzioni non consente di portare avanti serenamente il lavoro degli insegnanti. In seguito all’inserimento di quell’articolo in Finanziaria si è istituito un comitato di cittadini per la qualità della scuola. Si dice che non si vuole toccare la qualità, evidentemente non ci si fida. Il governo non ci pensa due volte a ricapitalizzare una banca, non ha dubbi però a mettere le mani in tasca alla scuola. Si è costituito quindi un comitato di insegnanti, genitori, cittadini che in sole due settimane ha raccolto quasi 4 mila firme per chiedere a tutti noi di tutelare la qualità della scuola e a tutti voi della maggioranza, che avete votato quell’articolo, di rivedere i rapporti tra personale docenti e allievi. Quella presa non è la strada giusta per preservare la qualità dell’istruzione e ve lo dicono le persone che vivono in prima persona la scuola. In risposta c’è solo il silenzio da parte della segreteria per l’Istruzione. I sindacati chiedono un incontro su questo decreto, ne vogliamo parlare o ci fate aspettare ancora? Fuori ci sono 4 mila persone che si stanno chiedendo che ne sarà della scuola sammarinese, mi auguro almeno questa volta prevalga il buon senso e si abbia coraggio di ammettere che quella presa non è la strada giusta”.

 

Alessandro Mancini, Ps: “Abbiamo iniziato il Consiglio Grande e Generale grazie alla presenza dei consiglieri d’opposizione, 15 a 20 per la minoranza. E credo che questo vada sottolineato quando si fa appello alla collaborazione della minoranza. Sul riordino dei Corpi di Polizia mi auguro che dalla prossima commissione Affari Esteri ci possa essere un’audizione del generale Gentili per comprendere le linee di indirizzo della Gendarmeria. E’ un tema di tutti e tutti insieme dobbiamo lavorare per definire un documento sul tema”.

 

Mimma Zavoli, C10: “Questo governo non pare deciso a eliminare aspetti deleteri che hanno caratterizzato San Marino negli ultimi anni. Si tagliano servizi alla sanità e in maniera sommersa si costruiscono le condizioni favorevoli affinché l’apparato si apra alle privatizzazioni e alle esternalizzazioni. L’attuale segreteria alla Sanità ha deciso di tagliare servizi e presidi. La nostra Sanità necessità di un riordino, è indubbio, ma non può trovarci d’accordo in nessun modo possibile ciò che sta venendo avanti. Il segretario Mussoni taglia rami, che non sono secchi, solo per aprire il fianco alle esternalizzazioni. Non si è invece messo mano ai veri sprechi, ovvero consulenze e appalti faraonici. Le sacche di spese di sperpero non sono nei servizi ma altrove. Il segretario Mussoni inizi a progettare ciò che dovrà essere il vero modello socio-sanitario del paese. Non è tagliando servizi e presidi che si fa economia”.

 

Matteo Zeppa, Rete: “Lo Stato offre servizi che possono essere parificati agli ammortizzatori sociali mentre il segretario Morganti ha attuato politiche che porteranno a un depauperamento dei servizi scolastici in nome del contenimento della spesa. Mi riferisco anche alla questione dei Centri Estivi. Chiedo di non considerare l’universo scuola come una mera fonte di costi. Oscena poi la scelta di non utilizzare progetti di legge per riorganizzare il sistema scolastico, ma di inserire articoli in Finanziaria per poi attuarli con decreti legge. La sinistra che una volta era la maggior garanzia per la difesa dei capisaldi del sistema del welfare ora è diventata il grimaldello del governo per abbatterlo. Morganti faccia qualcosa di sinistra: dietro i numeri ci sono persone con la loro dignità e il rispetto per la loro dignità sta venendo meno”.

 

Tony Margiotta. Su: “Penso che sia importante invitare il governo e il segretario Valentini a mettere in atto una rete diplomatica per portare avanti un ruolo di mediazione nel conflitto tra la Russia e l’Occidente in seguito alla rivoluzione ucraina. Questa situazione di crisi può portare nel nostro territorio a un blocco dell’afflusso turistico russo e perciò credo che il governo debba esprimere il proprio parere. Stiamo vivendo una nuova fase storica. Presenteremo poi un ordine del giorno per istituire nelle scuole sammarinesi un Laboratorio di Primo Soccorso. Nel testo del documento si dice che “il Consiglio Grande e Generale impegna il Governo a promuovere nell’ambito dell’attività didattica 2014/15 corsi di primo soccorso all’interno degli istituti scolastici al fine di garantire una preparazione adeguata in materia di tecniche di primo soccorso, in caso di situazioni di emergenza”.

 

Andrea Zafferani, C10: “La gestione della sicurezza e delle Forze dell’Ordine è potere strategico. Dico subito che non condivido l’ipotesi di accentramento di potere nelle mani di un solo uomo e non condivido il fatto che non ci siano contropoteri al di sopra di questo uomo. Mi auguro se ne parli al più presto nella commissione Affari Esteri. Sul discorso dei Centri estivi credo che sia stata ridicola la gestione di questo passaggio perché raddoppiare di netto le rette a carico delle famiglie e invitare in Tv i genitori a tenere a casa un po’ di più i figli è un atteggiamento scandaloso. Raddoppiare le rette senza ragionare minimamente su un altro genere di scelte che invece erano fattibili è una volontà politica criticabile. Infine, per quanto riguarda la Legge sul diritto allo studio, ci siamo resi conto che la Legge è molto carente per quegli studenti che decidono di intraprendere percorsi di formazione universitari all’estero oppure post universitari in Italia. Attendo perciò la risposta alla mia interrogazione. Concludo annunciando che il nostro movimento presenterà un ordine del giorno con cui tentiamo di far crescere la cultura sportiva, ammodernare la Legge sullo Sport che ha circa 17 anni e rendere più fruibili gli impianti sportivi sammarinesi. Do lettura del testo: “Il Consiglio grande e generale impegna il governo:

 

1) a predisporre, entro il 31 Dicembre 2014, un nuovo progetto di legge sullo sport che garantisca il diritto alla pratica, professionale o amatoriale, di ogni attività sportiva a tutti i sammarinesi, che ponga più attenzione alla gestione e alla fruizione delle strutture sportive garantendone la fruibilità anche per gli amatori, che valorizzi lo sport nelle scuole incentivando gli studenti a compire attività sportive extra-scolastiche riconoscendo loro crediti formativi.

 

2) a definire un piano nazionale per la promozione dell’attività sportiva, in sinergia con il C.O.N.S., partendo da un’indagine conoscitiva sullo sport di base e dilettantistico presente in Repubblica e sulla pratica sportiva a San Marino sviluppando poi progetti che possano radicare in tutta la popolazione una sana abitudine al movimento.

Un piano che quindi possa riguardare tutte le fasce della popolazione:

• infanzia mediante progetti di alfabetizzazione motoria e diffusione di corretti stili di vita

• adolescenti e giovani con la promozione dello sport nelle scuole, creando un’educazione precisa ed una sensibilità in tema di lotta al doping

• persone con disabilità e categorie deboli con l’inserimento e l’avviamento allo sport

• anziani attraverso la prevenzione della non autosufficienza

prendendo come obiettivo i Giochi dei Piccoli Stati “San Marino 2017″ che possono essere e saranno motore di sviluppo, veicolo promozionale dell’immagine del Paese ma che devono diventare anche un’opportunità per una nuova cultura sportiva in Repubblica”.

 

Risposte a interpellanze/interrogazioni:

Interpellanza presentata dai Consiglieri Franco Santi e Mimma Zavoli sui contratti stipulati per il rinnovamento della rete di telecomunicazioni della Pubblica Amministrazione. Si associano i Consiglieri Andrea Zafferani e Luca Santolini.

 

Matteo Fiorini, segretario di Stato per il Territorio:”L’attuale infrastruttura della Pa si avvale della rete Ericson e deve essere aggiornata, la piattaforma è obsoleta e non tutte le parti di ricambio sono reperibili, l’attuale infrastruttura Tlc non è in grado inoltre di rispettare l’attuale legge in materia intercettazioni, infatti non è possibile effettuare operazioni di intercettazioni. Non solo: è necessario orientarsi verso standard più innovativi, l’attuale rete è stata implementata negli anni ’80, gli interventi di aggiornamento sono stati fatti con cadenza quadriennale, nel 2013 si è ritenuto opportuno procedere a un rinnovamento radicale con l’introduzione del sistema Voip. Le società interpellate per la trattativa private sono state Aastra Italia spa di Milano, Cotes spa di San Marino e Gruppo In. i.t. Di Perugia, ciascuno ha presentato un progetto. Il progetto Cisco presentato da Cotes è stato valutato come migliore ed è risultato rispetto tutti gli altri quello economicamente più conveniente. La spesa prevista per l’implementazione dell’infrastruttura è di 515 mila euro, la manutenzione costa 210 mila euro l’anno per tre anni, attualmente la spesa per la manutenzione della vecchia rete ammonta a 263.625 euro, la trattativa ha generato quindi un premio annuale di 53.625 euro”.

 

Andrea Zafferani, C10: “Resto perplesso sulla gestione degli appalti, quando si parla di cifre così consistenti, in questo caso si sono prese tre aziende, sostanzialmente rendendo quasi certo chi fosse il vincitore, al di là del costo. Trasformo l’interpellanza in mozione”.

 

Interpellanza presentata dal Consigliere Rossano Fabbri per conoscere gli interventi che il Governo intende fare sulle strutture pubbliche del Castello di Acquaviva – Si associa il consigliere Paride Andreoli.

 

Matteo Fiorini, segretario di Stato per il Territorio:”Per la nuova scuola elementare i lavori sono già iniziati, la loro conclusione è prevista entro l’anno”.

 

Interpellanza presentata dal Consigliere Luca Santolini e Mimma Zavoli su incarichi professionali assegnati a geologi forensi non residenti con particolare riferimento alla delibera del Congresso di Stato n.18 del 23 dicembre 2013. Si associano i Consiglieri Franco Santi e Andrea Zafferani.

 

Matteo Fiorini, segretario di Stato per il Territorio: “La segreteria ha valutato tale studio geologico piuttosto delicato, per il procedimento in corso in Tribunale, e per le difficoltà legate a un fenomeno franoso complesso, si è valutato quindi di affidare l’incarico a uno studio esterno e di apprezzato valore professionale e imparziale rispetto ai numerosi professionisti coinvolti nel procedimento, tanto che non è stato richiesto coinvolgimento e preventivi a studi sammarinesi. Rispetto all’ultimo punto, si predilige affidare incarichi secondo principio di rotazione”.

 

Mimma Zavoli, C10: “Ringrazio il segretario per risposta. Noi avremmo intenzione di trasformarla comunque in mozione, ci sono aspetti che lasciano interrogativi sui progettisti che sembra necessitino di una sorta di tutoraggio”.

 

Interpellanza presentata dai Consiglieri Luca Santolini e Andrea Zafferani sul trattamento e gestione dei fondi attualmente in carico al sistema previdenziale complementare. Si associano i consiglieri Grazia Zafferani e Franco Santi.

 

Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità: “Gli appalti sono normati da specifiche regolamentazioni, l’Iss poi recepisce gli indirizzi del congresso e ha propri regolamenti, si fa presente con delibera la necessità di servizi e forniture, quindi si predispone la gara d’appalto. Nell’ultima pagina ci sono tutte le informazioni sull’appalto della gestione informatizzata di Fondiss. E’ stato trasmesso agli interpellanti l’allegato di tutti gli appalti assegnati dall’Iss in dettaglio con durata e importi, c’è poi piena disponibilità ad ulteriori visioni negli uffici competenti”.

 

Interpellanza presentata dai consiglieri William Giardi e Marco Podeschi (Upr) sugli incarichi di collaborazione conferiti a medici oncologi, con riferimento alla consulenza attribuita al Dott. Giorgio Cruciani.

 

Risponde il segretario di Stato alla Sanità Francesco Mussoni: “La patologia oncologica è diventata la prima causa di morte nel nostro Paese. La dimensione ha assunto purtroppo un grande rilievo, in grado di generare allarme sociale. A nostro avviso dunque serve uno sforzo complessivo e la supervisione di un oncologo esperto. Si segnala che il dottor Cruciani, tra le altre cose, ha diretto fino a due mesi fa l’oncologia di Ravenna ed è referente per l’Irst di Meldola. La sua presenza continuativa modificherà il rapporto di consulenza con il professore Amadori che verrà ridotto ad un terzo livello. Per il dottor Cruciani è prevista una retribuzione di 60 mila euro per 1.300 ore annue di lavoro. Il reparto di Oncologia rimarrà invariato nei professionisti e nelle figure di riferimento ma verrà solo aggiunto un consulente con il compito di creare linee di sviluppo e riorganizzazione dell’Oncologia del futuro. Non ci sono figure specializzate in Oncologia e non ci sono specializzandi pronti a svolgere questa attività. Dal punto di vista dell’opportunità della scelta mi sento di dire che fare consulenza non significa fregare nessuno, ma anzi per le leggi vigenti è l’unica forma giuridicamente sostenibile. Ritengo sia stata presa la decisione giusta: collaborare con una figura esterna riconosciuta per una retribuzione che, nell’ambito della Medicina, mi pare assolutamente congrua”.

 

Comma 4. Progetto di legge “Legge in materia di editoria e di professione degli operatori dell’informazione”

 

Ivan Foschi, Su: “Nel dibattito che si è aperto si sono registrate perplessità, ho letto della disponibilità di alcuni esponenti di maggioranza di rivedere la proposta. Si va a intervenire in settore delicato quale l’informazione. Rilanciare e dare al settore tutti gli strumenti per poter svolgere il ruolo di critica e analisi è l’obiettivo primario che deve andare al di là degli schemi di maggioranza e opposizione. Da tempo c’era esigenza di intervenire, mi fa piacere che il precedente progetto di legge sia stato preso in considerazione, si parte dal principio di non andare a copiare la soluzione italiana dell’ordine. Si possono cogliere degli spunti da quello che c’è in Europa. Approvo la valorizzazione della Consulta e il ruolo del codice deontologico, l’adozione di un codice da parte della Consulta ritengo sia la soluzione migliore, mi lascia qualche perplessità la modalità di adozione, va bene che sia elaborato dai diretti interessati della Consulta, ma ho dubbi sul fatto che debba essere approvato per decreto in Consiglio, poi sull’ingerenza della politica nelle sanzioni, al di là dell’enfatizzazione dei toni, un sistema che dia più gradi di giudizio può essere maggiormente garantista, estendendo anche ad altri organismi quale consulta si possono dissipare preoccupazioni. Le regole ci devono essere e devono essere applicate in modo efficaci. Fa discutere l’esame di abilitazione che richiama quello che avviene con gli ordini professionali, noi auspichiamo ci possano essere dei margini di confronto”.

 

Roberto Ciavatta, Rete: “Questo progetto di legge presenta alcune criticità. Parte da una situazione ipotetica senza tenere conto della situazione reale. Vorrei far notare che se noi approviamo questa legge le testate giornalistiche sammarinesi non sono in regola con la normativa. E’ un norma che è già superata e antiquata perché non tiene conto di quello che nel corso degli anni si è evoluto. Ad esempio si prevede che ogni testata depositi nella biblioteca di Stato una copia del giornale ma non viene previsto nulla per il sito on line. Come devono comportarsi i siti? Ricordo che è prevista una sanzione fino a 50 mila euro”.

 

Mariella Mularoni, Pdcs: “Questo progetto di legge va a colmare un vuoto normativo. A San Marino non esiste una legge che regolamenti l’attività giornalistica eppure a San Marino esistono un’infinità di media e social media. La legge impedisce l’uso distorto dell’informazione e al contempo garantisce il pluralismo dell’informazione, un principio cardine che continuerà a esistere. Questo provvedimento di legge è da intendersi come una risposta alle sollecitazioni degli operatori del settore. Si introduce un codice deontologico da rispettare, valido anche per le testate on line, elaborato dalla Consulta per l’Informazione a cui potranno aderire tutti i giornalisti muniti di press card. Si tutelano anche i minori. Questo provvedimento rappresenta un contributo importante che darà regole certe”.

 

Franco Santi, C10: “Non c’era vuoto normativo. La norma esisteva ed era quella del ’98. Mi auguro che durante i lavori della commissione consiliare ci sia la possibilità di approfondire meglio i contenuti della legge per migliorare il testo presentato. Con la consapevolezza che al centro delle scelte ci debba essere la tutela degli operatori della comunicazione e la possibilità di garantire la libertà di informazione. L’attuale testo in tal senso mi sembra presenti qualche pecca: si concentra più sul controllo che sulla definizione di regole certe”.

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