Home FixingFixing San Marino – Rimini. Il cambiamento è l’unica cosa che non cambia

San Marino – Rimini. Il cambiamento è l’unica cosa che non cambia

da Redazione

NINI 2014: iscrizioni sino al 31 marzo. Le parole del Presidente Gambarini: “Dopo 5 anni tasso di vitalità delle imprese nate dal concorso è dell’80%”.

 

di Alessandro Carli

 

Montepremi confermato (38 mila euro complessivi), come il percorso di formazione e assistenza gratuita per l’elaborazione del Business plan. Si avvicina la data di scadenza delle iscrizioni a “Nuove idee nuove imprese”, il concorso che trasforma un’idea innovativa in azienda: entro la fine di marzo chi vorrà dare forma a un progetto, può registrarsi sul portale http://www.nuoveideenuoveimprese.org.

Al prezioso certamen posso partecipare sia gli aspiranti imprenditori (persone fisiche che formino un gruppo di almeno tre persone che si impegnino a localizzare la propria attività innovativa in provincia di Rimini o nella Repubblica di San Marino) che i giovani neoimprenditori.

Per capire meglio la portata dell’iniziativa, snoccioliamo i numeri: in poco più di 10 anni sono stati consegnati premi per un valore complessivo di 424 mila euro; oltre 2 mila i giovani partecipanti, 787 le idee di business prodotte, 300 i business plan disponibili.

In attesa di avere i numeri ufficiali degli iscritti per il 2014 (con ogni probabilità già entro i primi giorni di aprile), abbiamo raccolto le parole e le riflessioni di Luigi Gambarini, Presidente del Comitato Organizzatore.

 

La deadline si avvicina: a fine marzo scadono i termini per le iscrizioni.


“Rispetto allo scorso anno, siamo un po’ indietro. Non dal punto di vista dell’interesse bensì di quello delle iscrizioni: la maggior parte delle proposte arriva proprio a ridosso della scadenza. Più o meno dieci o quindici giorni prima del 31 marzo. Come tutti gli anni, siamo in corsa. Un’attenzione particolare verrà prestata ai progetti di interesse dei distretti industriali strategici del territorio, come ad esempio il turismo – sistema ricettivo, supporti di innovazione e informatica – ma anche alla moda, al legno, all’arredamento e all’agroalimentare”.

 

Il concorso è giunto alla 13esima edizione.


“Nuove idee nuove imprese, nel tempo, ha saputo ben radicarsi nei due territori che abbraccia: la Provincia di Rimini e la Repubblica di San Marino. Ad ogni edizione abbiamo confermato i numeri, e spesso sono stati visti a rialzo. Indice che c’è voglia di dare forma alle idee più giovani. Rispetto alle prime edizioni, una parte dei giovani si presenta con una notevole vitalità e inventiva, anche grazie alle informazioni che hanno trovato in Rete. Nel complesso comunque si avvicinano al concorso anche alcune imprese già nate, ovvero già operative. Sono realtà giovani, che non hanno più di 18 mesi. Credo sia un segnale molto positivo: dopo aver testato i mercati, capiscono la necessità di una preparazione complementare. Del resto, gli antichi ci insegnano che il cambiamento è l’unica cosa certa che è sempre uguale”.

 

I dati italiani, sulla vita delle nuove aziende, sono abbastanza drammatici, complice anche la crisi internazionale.


“Le business plan che vengono presentate a ‘Nuove idee nuove imprese’ nascono spesso spontaneamente. E’ importante però dare una forma a un progetto. Rispetto ai numeri italiani, le imprese che nascono dal concorso hanno un tasso di vitalità più alto. Dopo 5 anni, a fronte di percentuali che oscillano tra il 30% e il 50%, possiamo parlare di un buon 80%. Su cinque aziende che nascono, dopo un lustro quattro sono ancora operative. Oggi possiamo contare circa 40 imprese nate da NINI, che lavorano e operano con successo. I recenti dati sulla sostanziale tenuta a proposito di numerosità delle imprese a nostro parere un dinamismo nascosto dai numeri, con la nascita di tante nuove partite Iva che guardano a servizi e innovazione come prospettiva di impresa. Dal nostro osservatorio, vedendo le candidature che avanzano, possiamo dire che si mantiene alta la voglia di intraprendere, con il denominatore comune dell’utilizzo delle nuove tecnologie, ma che è fondamentale farsi accompagnare da un’adeguata attività di formazione. Imprenditori non ci si inventa, con l’aiuto degli esperti e in un cammino di formazione ci si può dotare degli strumenti utili a collocare esattamente la propria idea, verificarne la fattibilità e attenuare i margini di rischio”.

 

Oggi non bastano solamente le idee. La formazione, a NINI (ma non solo), ha un ruolo di primissima importanza.


“L’esperienza più che decennale del concorso ci ha fatto capire l’importanza della formazione. L’ingegner Dino Ciammitti, Coordinatore didattico SCM Group e docente del Master Universitario di 1° livello in ingegneria del legno dell’Università di Bologna – Sede di Rimini, segue la parte legata al marketing. Il dottor Leonardo Tagliente invece cura gli aspetti più finanziario-economici, spesso poco conosciuti dai giovani”.

 

Il concorso coinvolge una provincia e uno Stato.


“Anche quest’anno i promotori sostenitori del concorso hanno confermato la propria adesione: la Fondazione Carim, le Camere di Commercio di Rimini e di San Marino, le università di Rimini e di San Marino, Confindustria Rimini, l’Associazione Nazionale Industria San Marino. Un mix di associazioni ed enti molto equilibrato”.

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