Home NotizieSan Marino San Marino, la Segreteria di Stato orgogliosa di una scuola che si è fatta carico delle difficoltà

San Marino, la Segreteria di Stato orgogliosa di una scuola che si è fatta carico delle difficoltà

da Redazione

La scuola ha dimostrato a tutto il Paese di essere parte attiva di una società che ha intrapreso una difficile strada di cambiamento.

 

SAN MARINO – Le organizzazioni sindacali sono state le prime ad essere informate sulle linee che la Segreteria di Stato avrebbe seguito per formulare il decreto che la legge finanziaria impone di adottare entro il 31 marzo prossimo. Il 14 febbraio infatti sono stati esposti nel dettaglio, e facendo riferimento ad ogni ordine di scuola, gli interventi previsti. La premessa è stata e rimane una: la scuola ha fatto già nel 2013 il proprio dovere intervenendo più che efficacemente nella difficile fase di spending review e cogliendo gli obiettivi finalizzati al riequilibrio del bilancio dello Stato. La tempestività dell’intervento con cui la Segreteria di Stato è intervenuta ha consentito di tenere sotto controllo gli effetti mirati ad una razionalizzazione che non ha toccato la qualità della scuola. L’intervento ulteriore richiesto dalla finanziaria si limita a completare il percorso di razionalizzazione nella riorganizzazioni degli orari nei Nidi e in due plessi della Scuola dell’Infanzia, nell’accorpamento di due classi Elementari quando il numero dei bambini iscritti è di molto inferiore alla soglia minima, nel conferimento alle direzioni del potere di decidere la destinazione degli alunni per razionalizzare le presenze nei plessi, nel conferire agli insegnanti di educazione fisica il compito di seguire più plessi dello stesso ordine di scuola fino a completamento dell’orario di servizio, a ridefinire l’organico della Ludoteca, a valutare la possibilità di accorpare in 10 classi i corsi della Media Inferiore di Fonte dell’Ovo, di intervenire infine sulle propine di esame.

Le preoccupazioni che il corpo insegnante ha manifestato successivamente (alcune delle quali apparse anche sulla stampa e che rivelavano una non precisa indicazione dei temi che venivano proposti) hanno indotto la Segreteria di Stato e il Dipartimento Istruzione a richiedere ai dirigenti della scuola di essere invitati alle riunioni dei collegi dei docenti per confrontarsi pubblicamente sulle proposte di riordino. Così è stato. I confronti sono stati approfonditi e per certi versi anche tesi e il risultato è stato quello molto positivo manifestato da un corpo docente consapevole delle difficoltà attraversate dal Paese, disposto a fare fino in fondo la propria parte, ma convinto che la qualità della scuola non debba essere toccata. Tale impostazione ha il completo e totale appoggio della Segreteria di Stato che è orgogliosa di condividere il percorso con chi manifesta questa consapevolezza ed è disposto ad affrontare qualche sacrificio. La scuola ha dimostrato a tutto il Paese di essere parte attiva di una società che ha intrapreso una difficile strada di cambiamento e ora è giusto che tale consapevolezza venga fatta propria anche da altri settori. Auspichiamo che anche il sindacato condivida questo importante percorso.

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