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San Marino, Commissione affari costituzionali: lo statuto dell’Università

da Redazione

Concordato con Cittadinanza attiva un emendamento che prevede l’obbligo di risposta per gli organi dell’ateneo alle interrogazioni poste dalla Consulta stessa. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

SAN MARINO – I lavori della commissione riprendono dall’esame dello Statuto dell’Università, che viene approvato con sette voti favorevoli, quattro astenuti e zero contrari.

Durante il dibattito, all’articolo 10, “Patto territoriale”, viene accolto un emendamento di Rete che prevede che l’organo si riunisca ogni 6 mesi su proposta del rettore e portando proposte di indirizzo. Al 13, “Consulta degli studenti”, viene concordato con Cittadinanza attiva un emendamento che prevede l’obbligo di risposta per gli organi dell’ateneo alle interrogazioni poste dalla Consulta stessa. A1l’articolo 14, “Funzioni del direttore generale”, viene accolto un emendamento di Cittadinanza attiva che specifica che il direttore generale conferisce incarichi e obiettivi del personale tecnico e amministrativo. All’articolo 15, “Funzioni del coordinatore di dipartimento”, viene concordata con Rete una piccola modifica tecnica.

Si passa così alla votazione del Codice etico che viene approvato sempre con sette voti favorevoli, quattro astenuti e zero contrari.

La commissione procede con la mozione derivata dall’interpellanza presentata dal consigliere di C10, Andrea Zafferani, “per conoscere nel dettaglio aspetti gestionali e manageriali dell’Università con particolare riferimento all’utilizzo dei fondi pubblici ad essa destinati”. Subito dopo il segretario di Stato per la Cultura, Giuseppe Maria Morganti, riferisce in merito a due istanze d’Arengo approvate: la prima sul tema dell’arte di strada, la seconda sull’applicazione della legge che prevede di destinare una percentuale dell’importo per un lavoro pubblico a un’opera d’arte. E’ il turno della mozione conseguente all’interpellanza di C10 su alcune nomine dirigenziale nella Pa, su cui risponde il segretario di Stato per gli Affari interni, Gian Carlo Venturini. La seduta si chiude con i riferimenti del segretario Venturini su quattro istanze d’Arengo.

Di seguito una sintesi dei lavori:

Interpellanza presentata dal Consigliere di C10, Andrea Zafferani, per conoscere nel dettaglio aspetti gestionali e manageriali dell’Università con particolare riferimento all’utilizzo dei fondi pubblici ad essa destinati.

 

Franco Santi, C10: “Rendere più trasparente accordi e collaborazioni sottoscritte dall’Università con il corpo docente: l’interpellanza era nata da questa esigenza per arrivare a rendere trasparenti gli atti per assegnazione incarichi”.

 

Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per l’Istruzione: “La legge che porteremo in Aula è molto chiara sulla trasparenza degli atti, rispetto i rapporti con le altre università, il titolo rilasciato dal nostro Ateneo non ha valenza internazionale se non attraverso un accordo con altre università. Il primo accordo che abbiamo, un po’ datato, è con l’università di Venezia, che rilascia l’equiparazione del titolo solo dopo la valutazione di un collegio. La stessa ci ha chiesto di modificare l’accordo. Quindi con l’Università di Modena-Parma, che rilascia direttamente il titolo ai nostri studenti. Ciò chiede un rapporto stretto con le università partner: c’è un comitato misto che determina corsi e docenti, ciò limita l’autonomia e la potenzialità dell’università di San Marino. Ciò ci limita anche in un altro versante, la legge Gelmini ha introdotto parametri molto stringenti sulla validità dei corsi, attraverso professori strutturati della nostra università, noi contribuiamo al superamento dei vincoli che richiedono anche impegni finanziari. I costi per lo Stato: la cifra stanziata nel bilancio 2014 ammonta a 3 milioni e 400 mila euro, di cui 1 milione e 950 mila spesi per il personale amministrativo, un milione e 400 euro per le attività formative e ricerca, queste ultime sono inoltre coperte dagli oltre due milioni di euro di autofinanziamento dell’Ateneo, attraverso i ricavi delle tasse di iscrizione, donazioni, sponsorizzazioni delle attività di ricerca. Sottolineo infine che una capienza di 500 studenti produce inoltre un’economia propria abbastanza forte. Il cuore del progetto di internazionalizzazione dell’Università sta proprio nello sviluppo di nuovi accordi: con l’Italia c’è un nuovo progetto con l’Università di Bologna per il corso di Comunicazione e nuovi media, corso che partirà nel 2015, porterà 210 nuovi studenti a regime. Quindi l’accordo siglato con 80 università di Pechino porterò a San Marino un istituto Confucio. E’ una sfida molto impegnativa, visto che l’università di Firenze non c’è mai riuscita. E’ comunque una possibilità molto probabile, è un istituto di ricerca, diffonde cultura e lingua cinese e loro vorrebbero sviluppare un percorso su medicina internazionale, sarebbe l’unico punto in Italia a svilupparlo. Quindi c’è un progetto con un l’università indiana sull’alimentazione, c’è un discorso aperto con il Brasile, con la Russia c’è una collaborazione sull’industrial design, con le 5 università di Grenoble, con una dovrebbe partire la summer School. Il futuro della nostra università può svilupparsi notevolmente con accordi con altri atenei internazionali”.

 

Francesca Michelotti, Su: ” Non c’è stata volontà politica per far crescere l’università in passato, e la politica non l’ha trattata bene, ha usato l’Ateneo come un altro canale per il clientelismo. Per poco tempo sono stata anche io segretario all’Università, c’erano figure amministrative che sono proprio delle ‘sinecure’. Quindi ci si è accorti che non era solo un costoso giocattolo quando il Paese ha visto la ricaduta degli studenti, credo si debba continuare con la scuola degli studi storici di Canfora, è una figura che dà continuità alla qualità della nostra università. La politica deve capire che lì dobbiamo investire in qualità, allora l’Università avrà il potere di attrarre altri corsi di studio. Senza una visione sull’Università, vediamo solo quello che ci costa”.

 

Franco Santi, C10, replica: “La riforma appena licenziata dalla commissione va in questa direzione di rilancio dell’Università. In una realtà come la nostra, può rappresentare una grande opportunità di relazioni con l’esterno, di sviluppo di conoscenze, può portare lo scambio con realtà più grandi della nostra che possono arricchire la nostra realtà. E’ un investimento sul futuro se si tengono fermi gli obiettivi della qualità. Il segretario ha illustrato le numerose opportunità per il futuro, lo ringrazio ed esorto tutti a crederci fino in fondo”.

 

Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo n. 23 del 7/04/2013 per il riconoscimento dell’arte di strada nelle sue diverse forme, anche come fenomeno culturale che contribuisce alla valorizzazione del territorio.

 

Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per la Cultura: “Non è così facile definire una modalità esecutiva. Si sono anche manifestati ulteriori elementi che hanno alimentato il dibattito sul tema. In particolare certi fatti di cronaca a Borgo Maggiore con l’impossibilità di musica nel centro storico la sera. Ci sono stati molti incontri in merito. Non sono pronto oggi con un progetto di legge, ma il ragionamento va avanti. I giovani a livello volontaristico partecipano alla preparazione della normativa. Tra gli elementi da affrontare ci sono il rapporto con gli altri utenti e l’abrogazione dal codice penale dell’articolo che trasforma l’artista di strada in mendicante se tende il cappello. Dobbiamo fare in modo che l’arte di strada arricchisca la nostra offerta culturale. Mancano spazi, per cui si pensa di dedicare un luogo all’aperto per questa attività, per non entrare in contrasto con i commercianti. Con lo Stato che dota il luogo di alcuni elementi, come un impianto di amplificazione e via dicendo. Il confronto è partito e spero di avere un progetto di legge pronto in breve tempo”.

 

Francesca Michelotti, Su: “Se c’è un articolo del codice penale sarebbe sufficiente abolirlo senza regolamentare troppo un’attività che è bella perché vive di spontaneità. Sarebbe il segnale che qualcosa si fa. I problemi ci potrebbero essere con i cattivi artisti di strada e andrebbero tutelati anche loro”.

 

Franco Santi, C10: “L’istanza è stata votata oltre un anno fa. Con poco si potrebbe fare un’operazione per dare in prospettiva grandissime opportunità di sviluppo al settore artistico-culturale. Questi artisti cercano luoghi turistici. Non si capisce l’immobilismo del governo, si dia una mossa. Queste piccole innovazioni possono dare tanto al Paese”.

 

Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per la Cultura, replica: “Capisco che a normare troppo si corrano pericoli, darò questo messaggio al gruppo di lavoro. Accetto la tirata d’orecchie del consigliere Santi”.

 

Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo n. 16 del 7/04/2013 affinché venga data piena esecuzione alla Legge 13 gennaio 1983 n.6 “Legge che detta norme sull’arte nell’edilizia pubblica”.

 

Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per la Cultura: “Mi sono confrontato con il collega al Territorio per capire quante volte lo Stato ha costruito edifici e la legge dell’83 non è stata applicata: circa il 95% dei casi. Lo Stato ha delle gravi difficoltà, non si tratta di mettere in atto provvedimenti legislativi, parte delle risorse per le opere pubbliche vanno destinate a questo scopo. Dobbiamo vigilare perché la prossima opera possa beneficiare di questo tipo di applicazione”.

 

Vladimiro Selva, Psd: “E’ una pessima abitudine degli uffici pubblici non fare applicare questa norma. Ci sono delle eccezioni, come le rotatorie. Servirebbe un meccanismo nelle procedure con cui si fanno le gare d’appalto che possa dare attuazione effettiva. Nelle riunioni fatte sui lavori pubblici la segreteria di Stato competente ha ricordato questa necessità. Nei sei mesi previsti dall’istanza è comunque difficile potere vedere un risultato concreto. C’è poi il tema della ristrettezza economica, con molte risorse già bloccate. La spiegazione non è comunque sufficiente”.

 

Francescca Michelotti, Su: “La legge non è fallita, ma le difficoltà economiche restringono il campo d’azione. Prevede che il 2% dell’importo del lavoro va destinato a un’opera d’arte, forse non è poco, ma non ci finisce neanche lo 0,2%. Occorre mostrare almeno attenzione. C’è bisogno di cultura e la legge la crea. Serve attenzione alle opere d’arte nelle strade e negli edifici pubblici. Anche per dare speranza ai sammarinesi che hanno talento, oltre che per una funzione pedagogica”.

 

Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per la Cultura, replica: “Il % è rispetto al progetto. Posso prendermi l’impegno relativo all’Istituto musicale per un bando di concorso per un’opera artistica. Il collega Fiorini ha tra l’altro ottenuto la possibilità di realizzare una piccola cittadella della musica, con la realizzazione di un anfiteatro”.

 

Interpellanza presentata dal Consigliere Franco Santi su recenti nomine, proroghe e conferimenti di incarichi dirigenziali ed assegnazioni in staff nella Pubblica Amministrazione e per conoscerne criteri e motivazioni – Si associa il Consigliere Luca Santolini che richiede risposta scritta.

 

Franco Santi, C10: “Anche questa interpellanza, depositata il 20 marzo dell’anno scorso è molto datata. E’ stata fatta per mettere in luce una modalità di assegnazione degli incarichi nella Pa, da parte del congresso di Stato, che dal nostro punto di vista è in contrasto con gli obiettivi contenuti nell’ultima riforma della Pa. Il segretario Venturini ha risposto all’interpellanza facendo l’elenco di tutti gli articoli, le leggi e le disposizioni che legittimano l’operato del congresso di Stato nell’attuazione delle varie delibere citate dall’istanza. Non si mette in dubbio la legittimità dell’atto legislativo, ma l’atto politico delle scelte. Nei fatti, invece dello sbandierato cambio di passo dell’esecutivo, la discrezionalità è ancora ben presente. Vorrei sollecitare il dibattito in commissione su una visione politica di fondo. Quando il congresso di Stato decide di sostituire il dirigente di un ufficio come l’Ugraa perché il vecchio dirigente è andato in pensione con una procedura legittima, ma non tenendo in considerazione che nella Pa era presente un’altra figura, che aveva vinto il concorso in passato da dirigente e che è tuttora nel dipartimento a livello dirigenziale, credo ci sia una volontà politica di favorire una determinata persona rispetto un’altra, in barba a tutte le considerazioni di ottimizzazione del personale. Una cosa sono le norme, un’altra cosa il raggiungimento di determinati obiettivi. E un’altra cosa è esserne conseguenti. Non credo si stia dimostrando che i tempi sono cambiati”.

 

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato affari Interni: “L’interpellanza è sì piuttosto datata. Non concordo con quanto detto da Santi. Quando è stata fatta eravamo nella situazione in cui il governo era stato appena nominato e doveva decidere la proroga di diversi dirigenti e mancava la nomina del direttore della Funzione pubblica. Nel caso del dirigente dell’Ugraa, c’era un ricorso in corso. Oggi pomeriggio il congresso è stato dedicato alla Pa, è stato dato corso ad accorpamenti su suggerimento del direttore della Fp, abbiamo espresso orientamento su accorpamenti ulteriori e sulla volontà di procedere, dal mese di aprile, con l’emissione di bandi di concorso per non procedere ulteriormente con altre proroghe ad altri dirigenti”.

 

Francesca Michelotti, Su: “Le osservazioni che ha mosso poco fa il consigliere Santi sulla gestione del governo sull’atteggiamento tenuto per il reclutamento dei direttori della Pa, è molto condivisibile, ha fatto bene a precisare Santi che non è un attacco alla legittimità degli atti”.

 

Gian Nicola Berti, Ns: “Al consigliere Michelotti suggerisco di andare a controllare il bando per vedere se è stata fatta una proroga di selezione attraverso bando di titoli”.

 

Grazia Zafferani, Rete: “Il Consigliere Berti interviene più come avvocato difensore che come consigliere, la parola inutile mi sembra molto scorretta nei confronti di Michelotti”.

 

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni: “La legge vigente 108 sulla dirigenza e la 107 prevedono la possibilità di bando di concorso, bando di selezione o chiamata per fama, tipologia mai utilizzata, nei casi citati per Ugraa e Protezione civile si è ricorso al bando di selezione, altri interventi, altre proroghe non sono nelle intenzioni del governo”.

 

Franco Santi, C10: “Conoscevo perfettamente la posizione del segretario, esprimo rammarico per la mancanza di dibattito”.

 

Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo n. 21 del 7/04/2013 per una regolamentazione dell’accesso ai servizi di rete, telefonia e social network durante le sedute consiliari da parte dei membri del Consiglio grande e generale e delle istituzioni.

 

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni: “L’istanza è condivisibile per le finalità, ma per alcuni aspetti attuativi si è proceduto nell’ambito del regolamento del Consiglio grande e generale che dovrebbe essere pronto a giugno. La valutazione è in mano alle forze politiche che se ne stanno occupando. Così si è espresso anche l’ufficio di Presidenza convocato d’urgenza in seguito ad alcuni episodi. Per attuare l’istanza l’intendimento è procedere con una verifica tra le forze politiche durante la definizione del regolamento consiliare”.

 

Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo n.8 del 7/04/2013 per il riconoscimento giuridico della figura dell’amministratore di sostegno.

 

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni: “Stiamo completando un provvedimento di legge specifico, a sé, per introdurre nel nostro ordinamento un nuovo strumento in favore dei soggetti più deboli. Sopperiremo così a una carenza. Nei prossimi mesi il progetto di legge approderà in Aula. Si poteva inserirlo in altri provvedimenti, ma la strada sarebbe più lunga”.

 

Vladimiro Selva, Psd: “Convengo sull’opportunità di normare con una legge la materia. Esprimo soddisfazione per il riferimento del segretario di Stato”.

 

Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo n.13 del 7/04/2013 affinché venga regolato il “procedimento” relativo al cosiddetto reperimento di cose ritrovate.

 

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni: “C’è gruppo di lavoro specifico costituito da esponenti delle segreterie di Stato, dell’Avvocatura di Stato e delle forze di polizia. La proposta è già pronta, si verifica se è possibile un regolamento congressuale, oppure una norma. Gli elaborati son pronti, sciolto il nodo, porteremo in Aula la legge. Se invece si opterà per altre forme l’iter sarà ancora più rapido”.

 

Comma 10.

 

Istanza d’Arengo n.20 del 7 aprile 2013 – Cittadini Sammarinesi per un riordino sistematico delle fonti del diritto sammarinese anche tramite il coordinamento di un servizio telematico ufficiale dedicato sul sito web del Consiglio Grande e Generale e l’implementazione di un meccanismo per la stesura di testi normativi consolidati a seguito di modifiche e integrazione dei testi originari.

 

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni: “E’ utile per tutti, consiglieri e cittadini, avere testi consolidati quando si procede alla modifica dei testi esistenti. Nella risposta all’istanza avevo precisato a verbale che si individueranno uffici e siti più idonei per dare corso a quanto previsto, alcune competenze sono già possibili. Sottolineo un altro aspetto, il mio direttore di dipartimento lo scorso gennaio ha proposta ad Abs e alle banche sammarinesi di finanziare alcune borse di studio per finanziare alcune collaborazioni presso l’istituto giuridico per giovani laureati, perché siano impiegati in questo lavoro. All’iniziativa ha già aderito un istituto bancario, attendo ulteriori adesioni”.

 

Franco Santi, C10: “Suggerisco che si possa prevedere anche la traduzione degli atti normativi in inglese all’interno di questa iniziativa”.

 

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni: “Concordo con Santi, è auspicabile avere, in particolare per le normative economiche, una versione in inglese e già Esteri, Industria e Finanze si stanno adoperando in questa direzione” .

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