Home FixingFixing San Marino, Arca International: “Rovereta shopping? Una vera opportunità”

San Marino, Arca International: “Rovereta shopping? Una vera opportunità”

da Redazione

Le riflessioni di Alessandro Calzolari: “La SMaC Card? Se potessimo vendere al dettaglio, diremmo di sì”.

 

di Alessandro Carli

 

Il messaggio – nella fattispecie il piano di fattibilità dell’area di Rovereta voluto dalle segreteria al territorio e all’industria – è arrivato. Iniziamo così, da questo numero di San Marino Fixing, un viaggio tra le aziende che, in un modo o nell’altro, sono (e saranno) coinvolte nel progetto. Il piano, come avete letto la scorsa settimana su San Marino Fixing, al momento è in una fase di “studio di sistema”: l’analisi ha fatto emergere punti di forza e criticità della zona, che vanno dall’atavico problema dei parcheggi alla viabilità.

Prima tappa, Arca International, grande azienda di commercio all’ingrosso che si occupa di abbigliamento griffato: Dior, Emporio Armani, Dolce & Gabbana, Kenzo, solo per citarne alcuni.

Con Alessandro Calzolari, figlio dell’amministratore, parliamo del “vestito nuovo” che si intende cucina sulla zona, ma anche dell’evoluzione della SMaC Card.

Ma andiamo con ordine.

 

Il piano di fattibilità per uno “shopping village” a Rovereta inizia a prendere forma. Dopo anni di parole, si sta passando ai fatti.


“Ad oggi solamente il Big & Chic: San Marino factory outlet ha la licenza per vendere al pubblico. Arca International si occupa di commercio all’ingrosso. Quando qualche anno fa abbiamo dovuto decidere se essere un’azienda di commercio o di produzione, abbiamo scelto la prima definizione. Tra noi e il Big & Chic non c’è mai stata concorrenza: la clientela è diversa. Complessivamente credo che nel progetto di fattibilità e nella riconversione di Rovereta in un villaggio per lo shopping vadano comunque interpellate tutte le realtà presenti: occorre approfondire la possibilità della vendita al pubblico. Non nascondo comunque un certo interesse per questo progetto. Poter vendere al pubblico significa anche poter fare pubblicità, anche sui giornali. Ad oggi lavoriamo solo con le agenzie. Potessimo vendere al dettaglio e non all’ingrosso comporterebbe anche allargare il bacino d’utenza. Uno ‘shopping village’ però potrebbe penalizzare i commercianti del centro storico di San Marino”.

 

Il governo sta lavorando sull’allargamento della Smac Card per portare ad un incremento dei consumi interni.


“La SMaC Card non è del tutto chiara: se ne parla tanto e noto una certa incertezza, che comunque credo si possa superare. La fidelity card la vedrei abbastanza bene, se devo essere sincero. Al momento Arca International non la può utilizzare: siamo un punto che vende all’ingrosso con prezzi all’ingrosso. Lavoriamo soprattutto con clienti esteri che, in quanto tali, non sono in possesso della SMaC Card. Se ci danno la possibilità di vendere al dettaglio, la accettiamo molto volentieri: per noi significherebbe aprirci anche a una clientela sammarinese, o delle zone limitrofe. Credo che la SMaC possa incentivare i consumi: in tempo di crisi, può rappresentare un volano”.  

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