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San Marino, Commissione finanze: assunzione in apprendistato

da Redazione

All’articolo 12, “Stage aziendali”, viene parzialmente accolto un emendamento di Rete che fissa in due e non più tre il numero delle aziende dove è possibile svolgere lo stage. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

SAN MARINO – In seduta l’esame da parte della commissione Finanze del progetto di legge “Modifica del sistema di erogazione degli incentivi per l’occupazione e la formazione e delle tipologie contrattuali a contenuto formativo” riprende dall’articolo 6, “Norme comuni per l’assunzione in apprendistato”.

Tutti respinti gli emendamenti presentati dai partiti di opposizione, C10, Rete e Su, fino all’articolo 11, “Assunzione in addestramento”, dove viene invece accolto un suggerimento avanzato da Roberto Ciavatta di Rete affinché questo tipo di assunzione sia alternativo a quello in apprendistato.

All’articolo 12, “Stage aziendali”, viene parzialmente accolto un emendamento di Rete che fissa in due e non più tre il numero delle aziende dove è possibile svolgere lo stage. Inoltre in seguito al dibattito vengono inserite due modifiche tecniche. Al successivo, “Disposizioni comuni”, il tentativo da parte della maggioranza di portare alcune modifiche crea polemica in Aula, per cui si stabilisce che verranno presi in considerazione solo gli emendamenti presentati.

All’articolo 23, “Certificazione della regolare posizione contributiva” viene accolto parzialmente un emendamento di Sinistra Unita presentato da Tony Margiotta e rielaborato dalla Segreteria di Stato in base al quale il mancato pagamento di almeno due mensilità di stipendio ai lavoratori comporta la revoca dei benefici (incentivi/sgravi) previsti dalla seguente Legge al datore di lavoro e la restituzione di quanto percepito.

All’articolo 24 “Abrogazioni” con due correzioni: viene abrogata l’espressione “espressamente” e aggiunto al termine dell’articolo la dicitura “fatto salvo quanto previsto all’articolo 22 della presente Legge”.

 

Dichiarazioni di voto.

 

Roberto Ciavatta (Rete): “Questa norma mette i lavoratori in condizione di non certezza di poter lavorare in tempi medio-lunghi con la sicurezza di percepire lo stipendio pieno. Si stabilisce che l’unico modo per accedere al mondo del lavoro è quello di accettare forme contrattuali che sono peggiorative rispetto a quanto previsto dal contratto di lavoro. Andiamo a introdurre modalità ancora più favorevoli per coloro che devono assumere ma che tutelano meno il lavoratore. Creiamo una categoria di lavoratori che con quegli stipendi non possono garantire a sé stessi sussistenza e dunque saranno costretti a vivere in casa, così che poi qualcuno magari li definirà “bamboccioni”, come nella vicina Italia. Dare più potere contrattuale al lavoratore significherebbe dare al lavoratore un sostentamento anche quando non lavora e permetterebbe di potersi esporre e mettersi in proprio. Mi sto riferendo al reddito minimo garantito. Auspico la creazione di un Gruppo di Lavoro per capire quanto lo Stato spende in sgravi fiscali, ammortizzatori. Al posto di queste misure si potrebbe adottare il reddito minimo garantito”.

 

Tony Margiotta (Sinistra Unita): “Con questo progetto di legge sono stati fatti passi in avanti. Anche se alcuni passaggi nella Legge che introduce la fattispecie contrattuale dell’apprendistato, che a mio avviso può dare risposte alle problematiche occupazionali dei giovani, non sono del tutto condivisibili. L’atteggiamento del Segretario è propositivo e disponibile anche se sono dispiaciuto per la mancata accettazione del nostro emendamento sugli incentivi speciali di settore. Mi asterrò”.

 

Andrea Belluzzi (Psd): “Confronto positivo e non sterile sui contenuti di questa Legge. Un passo avanti che stiamo facendo all’interno di questa commissione. Con questa Legge contemperiamo due esigenze: da una parte rendiamo sistema economico e produttivo più attrattivo mentre dall’altra rispondiamo a esigenze lavorative di molti nostri giovani. Lancio però una proposta, cogliendo suggerimento del consigliere Ciavatta, per il futuro: valutiamo quanto spendiamo per incentivare l’occupazione così magari sorgono considerazioni diverse su come utilizzare le risorse”.

 

Andrea Zafferani (Civico10): “Continuiamo a non prendere atto di quanto successo in questi anni nel mercato del lavoro. Ci si muove verso un modello in cui i lavoratori devono accettare lunghi periodi di lavoro sottopagato. Si continua a tenere in piedi un sistema duale del mercato del lavoro: chi non ha fortuna di godere di ammortizzatori sociali dovrà accettare di venire sottopagato per lungo periodo. Scelta che non favorisce le categorie più deboli e i giovani in cerca di prima occupazione. Contestiamo la filosofia del Governo secondo cui l’importante è lavorare a prescindere dalle retribuzioni date ai lavoratori. Voto contrario”.

 

Paolo Crescentini (Partito socialista): “Contrari perché nostra filosofia è completamente diversa dall’impostazione di questa legge fermo restando l’apprezzamento per la disponibilità al confronto del Segretario di Stato”.

 

Giovanni Ugolini (Pdcs Ns): Parere favorevole ad una legge molto importante. Il Segretario è stato costruttivo nel portare avanti questo progetto di legge perché ha incontrato le forze d’opposizione prima di arrivare in Aula. Clima positivo”.

 

La Legge nel suo complesso comprensiva dell’allegato A viene approvata con 8 voti favorevoli 3 contrari e 1 astenuto.

 

Segretario di Stato al Lavoro Iro Belluzzi: “Spero che si comprenda quale è l’elemento che ha animato il progetto di legge. Nell’arco della discussione consiliare spero si possa comprendere ancora meglio qual è l’elemento essenziale: cercare di dare possibilità agli inoccupati di trovare lavoro e contestualizzarlo nel difficile momento che stiamo attraversando sperando che siamo davvero al giro di boa”.

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