Dopo mesi di chiusura, uno spiraglio: il governo indiano ha scelto di abbandonare il “Sua Act”, la legge antipirateria che prevede anche la pena di morte contro i due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
Per il procuratore generale G Vahanvati però i capi d’accusa dovranno essere formulati dalla Nia, la polizia antiterrorismo.
Il giudice poi ha fissato una nuova udienza tra due settimane.