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San Marino, un patto “green” tra Leon Engineering e Zonzini

da Redazione

Sul Fiat Interauto un rivoluzionario impianto fotovoltaico. “Entrambi valorizziamo imprese al 100% sammarinesi”.

 

È sempre un piacere quando possiamo parlare – e scrivere – di green economy. Quando possiamo raccontare di un progetto che si è concretizzato, peraltro in tempi piuttosto brevi. Quando poi il valore aggiunto dell’operazione è dato dalla “sammarinesità” al cento per cento, dei soggetti coinvolti. La notizia riguarda la realizzazione di un doppio impianto fotovoltaico innovativo che servirà per garantire circa 37 kilowatt di energia elettrica al gruppo Zonzini Srl, azienda che con due diverse autoconcessionarie sul territorio, da anni è attiva sul mercato multimarca. Si tratta del primo impianto realizzato sul Titano dalla Leon Engineering Spa di Dogana, società ormai consolidata nell’ambito “green” con impianti realizzati prevalentemente all’estero.


Come è nato il progetto


“Il nostro è un settore”, racconta Luciano Zonzini, Amministratore Unico di Zonzini Srl, che ha lanciato e portato avanti questo progetto assieme al fratello Flavio, Amministratore di Fiat Interauto, “quello dell’automobile, dove negli ultimi anni è stato preferito un approccio particolarmente sensibile alle tematiche del rispetto ambientale e del risparmio energetico. Al di là degli aspetti meramente economici di questa scelta, c’è un ambito ecologico di cui si è deciso di tenere conto, con la ricerca di tecnologie mirate a un minor consumo di carburanti e a un sempre maggiore utilizzo di energie rinnovabili. Ecco, quando noi abbiamo deciso di realizzare un impianto fotovoltaico sul tetto del nostro stabilimento Fiat Interauto Spa, a Fiorentino, abbiamo tratto ispirazione proprio da questo approccio”. L’impianto è composto da circa 150 pannelli; è diviso in due tranche per poter usufruire appieno degli incentivi previsti dallo Stato (ai contributi si può accedere solo con impianti inferiori ai 20 Kw) e fornirà complessivamente circa 37 Kw di picco. Con un contratto in regime speciale di scambio sul posto, fornirà energia alle due concessionarie “targate” Zonzini: Fiat Interauto Spa, dove è collocato l’impianto, e Zonzini Srl, a Borgo Maggiore. “Con Davide Natalini di Leon Engineering” prosegue Luciano Zonzini “ci conosciamo da anni, è un nostro cliente. Una sera abbiamo parlato della nostra idea, lui ci ha raccontato quello che possono fare come Leon ed è nato l’accordo. Cosa ci ha colpito? Il fatto che ci è stato proposto qualcosa di completamente diverso da ciò che cu era stato prospettato prima. E poi c’è da dire che come Gruppo Zonzini abbiamo sempre privilegiato aziende e professionalità sammarinesi, e anche Leon persegue questa filosofia. Siamo molto soddisfatti, ritiriamo un impianto bellissimo ‘chiavi in mano’ e aspettiamo di vederlo nella sua massima produttività con la bella stagione”.

 

C’è sempre una prima volta


Leon Engineering si occupa di energie rinnovabili prevalentemente all’estero: attualmente è al lavoro su impianti a terra, che, solamente per il settore fotovoltaico, la vede impegnata nella realizzazione di campi per almeno 25 Megawatt (Mw, non Kilowatt…), tra Romania, Malta e Dubai, oltre a quelli già consegnati in territorio italiano lo scorso anno. Ma a San Marino questa è la prima volta. “Leon Engineering realizza qualunque tipo di impianto che produce energia elettrica o termica utilizzando risorse rinnovabili”, illustra il Presidente Davide Natalini “Parliamo di eolico, fotovoltaico, geotermico e biomasse, soprattutto in ambito industriale. A San Marino abbiamo la nostra testa e il nostro cuore, dunque se per crescere non possiamo fare altro che guardare ad altri mercati, ci interessa comunque essere presenti anche in Repubblica. Così con Zonzini è nata una bella collaborazione e abbiamo deciso di mettere in atto un progetto altamente innovativo, che per noi rappresenti una sorta di ‘vetrina’, su San Marino, di quello che in Leon Engineering sappiamo fare e possiamo fare. A parità di prezzo concordato abbiamo messo a disposizione il miglior prodotto possibile, utilizzando materiali, tecnologie e soluzioni innovative e di eccellenza. Di impianti come questo in giro se ne vedono davvero molto pochi…”. Sempre parlando di Leon Engineering, evidenziamo che conta personale esclusivamente sammarinese, altamente qualificato e con un’età media decisamente bassa (27 anni appena).

 

Cosa c’è di innovativo


Per intendersi, tutto il materiale tecnico impiegato per l’impianto sul tetto di Fiat Interauto è di tecnologia tedesca: i pannelli (Q Cells), l’inverter (Kaco), la struttura a reticolato brevettato su cui sono appoggiati i pannelli (Hilti), tecnologia, quest’ultima, al primo posto nel guinness dei primati per il supporto più resistente con minor peso: solo 7 Kg/mq (pannello + struttura). In compenso la zavorra – che tiene ancorato l’impianto, che non fora il tetto ma è saldamente appoggiato sopra – è in autentica pietra di San Marino. Ulteriore dettaglio assolutamente non trascurabile: di San Marino sono anche le maestranze che hanno operato per realizzare l’impianto e le ditte sammarinesi, che sotto la direzione lavori della Leon, si sono occupate del montaggio: GMax, Energreen e Top Two. “Il 13 gennaio sono iniziati i lavori”, spiega l’ing. Fabio Tini, che ne ha curato la realizzazione assieme agli altri componenti del settore tecnico di Leon. “Il cantiere è durato appena una decina di giorni e l’impianto è stato consegnato a tempo di record. Le peculiarità di questo tipo di progettazione sono diverse. Innanzitutto il posizionamento dei pannelli, che non poggia a sud, come quelli tradizionali, bensì sopra un asse est-ovest, in grado di garantire lo sfruttamento totale del sole senza che la resa sia mai diminuita dall’ombra”. E come è possibile? “Gli impianti tradizionali su superfici piane sono orientati, dove possibile, solo a sud e sono disposti a ‘vela’, ovvero su una serie di file inclinate tra loro con un corridoio che le separa, sacrificando il numero massimo dei moduli installabili in proporzione all’area usufruibile. Per quanto riguarda l’impianto del Gruppo Zonzini, al contrario, i pannelli sono disposti a modulo continuo su un doppio spiovente inclinato”. Così è possibile disporre circa il 35% di pannelli in più, aumentando quindi il numero degli stessi e, soprattutto, la resa dell’impianto e la conseguente produzione energetica. “L’impianto è inoltre dotato di un sistema di controllo digitale, ‘Solar Log’, che permette di verificarne il rendimento in tempo reale, in remoto, su Pc, tablet o telefonino, in modo di monitorare e segnalare eventuali cali di tensione o semplici anomalie dovute a fattori esterni e, quindi, poter intervenire su essi con tempestività”.

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