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Rimini, Quinc: al via la sperimentazione delle Transazioni Non Monetarie fra imprese

da Redazione

Sono già più di 40 le imprese del territorio della Provincia che hanno già aderito al progetto.

 

RIMINI- Dopo il necessario periodo di analisi, verifiche e messa a punto di tutti i processi previsti, dopo l’informazione, la promozione ed il coinvolgimento delle prime imprese il Progetto Quinc, che intende generare transazioni non monetarie fra Organizzazioni, è oggi pronto per debuttare nella realtà dell’economia riminese.

Le prime 40 adesioni da parte di realtà di vari settori (dalla manifattura ai servizi, dal mondo cooperativo alle imprese del comparto turistico) hanno permesso di dare ufficialmente avvio alla sperimentazione del Progetto che, nella sua fase iniziale, consiste nell’attivazione di un circuito di scambio attraverso il meccanismo del buono sconto riutilizzabile e, quindi, circolante sul territorio Provinciale.

Le prime attività consulenziali sono focalizzate sull’analisi delle singole aziende partecipanti al fine di individuare il mercato reale e potenziale di interesse e quali i possibili fornitori e clienti, sia quelli già in essere sia nuovi. Immediatamente a seguire si procederà all’affiancamento ad ogni azienda da parte dei consulenti e dei tecnici responsabili di Rete Quinc per verificare e sfruttare al meglio tutte le potenzialità che il territorio propone: il tutto favorito sia da strumenti tecnologicamente avanzati (vedi il Portale che fungerà da vetrina virtuale) sia da metodologie già ampiamente sperimentate quali le transazioni non monetarie.

Ogni organizzazione potrà dunque vendere i propri prodotti o servizi alle altre aziende aderenti al circuito applicando uno sconto volontario: tale sconto non corrisponderà però a una perdita di valore ma sarà quantificato in unità di conto virtuali (Quinc) utilizzabili all’interno del circuito stesso per l’acquisto di beni o servizi riducendo, in questo modo, la necessità di utilizzare Euro.

Per comprendere meglio tale meccanismo ipotizziamo una possibile transazione: un’azienda di software vende un’applicazione a una tipografia che effettuerà il pagamento in parte in euro e in parte in unità di conto: successivamente la stessa azienda di software potrà utilizzare tali unità di conto ricevute nelle successive operazioni di acquisto, ad esempio per comprare carta, un servizio di consulenza o qualsiasi altro prodotto disponibile all’interno del circuito.

Terminata la fase di sperimentazione (e, come auspicato, ampliato il numero delle realtà economiche aderenti) si lavorerà all’estensione dell’utilizzo del buono sconto circolante al mercato Consumer (B2C) e, soprattutto, ad avviare il vero e proprio circuito di baratto, ovvero di scambio tra imprese utilizzando il meccanismo della compensazione multilaterale di crediti e debiti, modalità che verrà peraltro già presentata alle aziende negli stessi incontri che si svolgeranno durante la sperimentale. Il concetto di multilateralità dello scambio permette di elevare e rendere performante, con i moderni mezzi informatici, una pratica consolidata, il baratto: il Corporate Barter diviene così uno strumento semplice ed efficace per aiutare le imprese ad affrontare con più dinamismo la riduzione degli scambi commerciali e la difficoltà di accesso al credito.

La fase di sperimentazione, a cui è ancora possibile iscriversi (www.retequinc.it) durerà da febbraio 2014 a giugno 2014.

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