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Prelievo sui flussi finanziari di provenienza estera, esclusi redditi e pensioni dei frontalieri

da Redazione

Tiziano Arlotti: “Sta destando qualche incertezza la circolare n. 38-E emanata il 23 dicembre 2013 dall’Agenzia delle Entrate sui flussi finanziari di provenienza estera, che pur non essendo rivolta direttamente ai lavoratori frontalieri rischia di avere riflessi anche su chi presta la propria opera oltreconfine”.

 

Sta destando qualche incertezza la circolare n. 38-E emanata il 23 dicembre 2013 dall’Agenzia delle Entrate sui flussi finanziari di provenienza estera, che pur non essendo rivolta direttamente ai lavoratori frontalieri rischia di avere riflessi anche su chi presta la propria opera oltreconfine.

“La circolare – spiega il deputato Pd Tiziano Arlotti – dispone nello specifico che da questo mese le banche italiane trattengano un acconto del 20% sui bonifici bancari effettuati dall’estero verso i conti italiani. Ho verificato personalmente con il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, che sono esclusi dalla trattenuta i normali salari e le rendite pensionistiche. Pertanto i lavoratori frontalieri non sono interessati dall’acconto del 20% per quel che riguarda i loro redditi da lavoro o da pensione. La trattenuta verrà applicata esclusivamente sui capitali maturati all’estero da investimenti finanziari (azioni, obbligazioni e simili). Sempre in base alla circolare, gli istituti bancari italiani (che non hanno ancora comunicato una linea univoca per l’applicazione del provvedimento) potrebbero richiedere ai lavoratori frontalieri un’autocertificazione che dichiari che i capitali maturati all’estero sono frutto di una normale attività di lavoro”.

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