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San Marino, riforma tributaria. Frontalieri: ecco cosa conviene

da Redazione

Anche per i lavoratori dipendenti frontalieri con la L. 166/2013 è prevista la possibilità di accedere alle spese deducibili con la SMaC; peraltro, aderendo (anche in questo caso entro il 30 aprile) alle deduzioni SMaC è possibile addirittura che recuperino qualche euro.

 

di Loris Pironi

 

Sembra quasi un paradosso, ma i lavoratori frontalieri sono gli unici che in linea di massima non subiranno “dimagrimenti” in busta paga a seguito della riforma tributaria. Questo naturalmente perché con il decreto tranchant che dal 2011 ha introdotto quella che impropriamente è stata definita la “tassa etnica”, ovvero l’eliminazione dalle buste paga della voce Spese Produzione Reddito già avevano fatto la propria parte, subendo una sensibile riduzione dello stipendio netto (anche 2-300 euro mensili).

Oggi la riforma ha il merito di parificare la situazione tra i lavoratori dipendenti, cancellando dunque la “tassa etnica” e tutti gli squilibri che aveva portato con sé.

Anche per i lavoratori dipendenti frontalieri con la L. 166/2013 è prevista la possibilità di accedere alle spese deducibili con la SMaC; peraltro, aderendo (anche in questo caso entro il 30 aprile) alle deduzioni SMaC è possibile addirittura che recuperino qualche euro.

Il fatto di avere una retribuzione più alta tuttavia per il frontaliere non cambia di molto la situazione generale: oggi si è tornati di fatto alla situazione ante-2011, con il lavoratore che ha minori trattenute sul Titano ma poi, in fase di dichiarazione dei redditi in Italia, avrà un conguaglio più alto. Qui diciamo una indispensabile ovvietà: meno tasse si pagano sul Titano, più tasse finiscono all’erario italiano.

Allora ai frontalieri conviene accedere alle deduzioni SMaC? Intanto giova ricordare che a prescindere da tutto fare acquisti con la San Marino Card conviene. Un esempio su tutti, chiaramente, l’acquisto di carburante, ma non solo.

Per concludere, in linea di massima dedurre le spese effettuate a San Marino è comunque conveniente: è stato fatta la simulazione di uno stipendio di 25 mila euro e il risparmio, in sede di dichiarazione dei redditi, è di un centinaio di euro.

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